La nuova vita dei “Pulcini sperduti”, inaugurato a Ischia il primo appartamento del “Dopo di noi”

appartamento

Foto Comune di Ischia

Stavolta, le promesse non sono rimaste tali. Ci sono voluti dei mesi per centrare l’obiettivo individuato all’inizio dell’anno, ma finalmente stamattina ha trovato concretezza il progetto di una sistemazione stabile (si spera) per alcuni dei “PULCINI SPERDUTI” rimasti con le loro vite in sospeso fin dalla chiusura della Sir isolana. Poche ore fa, è stato ufficialmente inaugurato l’appartamento delle I Traversa Morgioni, a Ischia, dove si sono trasferiti CIRO, MARIO, GIOVAN GIUSEPPE e GIOVANNI, tra gli ospiti originari di Villa Orizzonte, che le vicissitudini della Sir e della Salute mentale isolana avevano condannato negli ultimi anni ad una esistenza nomade, da una struttura temporanea all’altra, scaricati per lungo tempo dall’Asl, dopo la chiusura e l’esodo forzato da “Villa Stefania”. Malati psichiatrici con alle spalle un importante percorso di recupero e riabilitazione quasi ventennale, che si erano visti stravolgere le loro esistenze da scelte burocratico-risparmiose fatte sulla loro pelle, a causa delle quali avevano rischiato solo l’anno scorso di rimanere letteralmente in mezzo a una strada, dalla sera alla mattina. Ciò che non è avvenuto solo grazie al senso di responsabilità della COOPERATIVA ACCAPARLANTE, che anche negli ultimi anni e perfino dopo la fine dell’appalto con l’Asl, con l’accoglienza a “Baia Verde” aveva continuato ad assicurare loro – senza soluzione di continuità – un tetto e l’assistenza amorevole a cui erano abituati fin dagli albori della Sir isolana. E grazie alla forte MOBILITAZIONE DEI CITTADINI, chiamati a raccolta dal CUDAS, promotore anche della campagna “PER TERESA” nell’autunno scorso, quando i “pulcini”, chiamati dalle scelte dell’Asl a pagarsi le rette per l’assistenza ricevuta, avevano seriamente rischiato di non potersi più permettere una casa con un livello di assistenza adeguato alle loro particolari necessità psico-fisiche.

Era stato proprio durante quel periodo di profondissima crisi e davanti ad un futuro estremamente incerto per gli ex ospiti Sir che, anche in virtù dell’attenzione speciale ai loro problemi mostrata dal VESCOVO LAGNESE  (che non aveva esitato a manifestarla di persona pure al direttore generale dell’Asl D’AMORE), l’AMBITO N13 aveva cominciato a lavorare sull’ipotesi di una SISTEMAZIONE attraverso dei GRUPPI APPARTAMENTO da attivarsi sul territorio. Un’idea portata avanti con determinazione dall’Ufficio intercomunale, anche grazie all’input politico dell’allora assessore ai Servizi sociali del Comune capofila di Ischia, AGOSTINO MAZZELLA, a cui va dato atto di aver fortemente voluto trovare una soluzione che fosse una garanzia non effimera o di facciata per i “pulcini”. Soluzione offerta dall’avvio dell’applicazione della recente legge sul “DOPO DI NOI” in Campania, che ha portato ai Comuni delle isole di Ischia e Procida un cospicuo finanziamento per le esigenze delle categorie di cittadini più deboli, compresi i pazienti psichiatrici cronici.

Con i fondi del “Dopo di Noi”, come previsto dalla legge, sono stati affittati, arredati e sistemati DUE APPARTAMENTI, quello a San Ciro appena inaugurato e un altro a Casamicciola. Con l’aggiunta di altri fondi, erogati dal Ministero delle politiche sociali con “Vita Indipendente”, è stata appaltata a due cooperative la gestione delle due nuove unità abitative, a cui sono stati assegnati i “pulcini sperduti” e altri malati psichiatrici cronici che le verifiche sanitarie compiute dall’Asl hanno indicato in grado di affrontare questa particolare esperienza.

L’appartamento appena inaugurato di via Morgioni con quattro residenti sarà gestito dalla  COOPERATIVA SOCIALE BENESSERE e vedrà impegnati presso la casa  quattro operatori socio sanitari, uno psicologo che fungerà da coordinatore e un educatore part – time. Nell’altro appartamento a CASAMICCIOLA, gestito da un’altra cooperativa che erogherà pressappoco gli stessi servizi, troveranno alloggio altri cinque utenti.

Indubbiamente, si tratta di un buon risultato, frutto di una (finalmente) proficua collaborazione tra l’Ambito e il Dipartimento di Salute mentale dell’Asl Na2 Nord, che sta cercando di sanare i disastri provocati dalle improvvide scelte della gestione commissariale Ferraro-Iovino, a cominciare dalla chiusura della Sir isolana. «Per molto tempo – ha dichiarato durante la piccola cerimonia di inaugurazione della casa di San Ciro il sindaco ENZO FERRANDINO – quella della questione dei malati psichiatrici cronici è stata una problematica molto viva nella nostra collettività. La soluzione adottata tende a dare una risposta concreta e pertinente ad una vicenda che era stata attenzionata anche dalla curia locale”.

Certo, si tratta di una soluzione che, sulla base dei fondi disponibili, ha la durata prevista di UN ANNO. E si spera che, al contrario di quanto avvenuto con triste regolarità negli ultimi anni, ci si premuri di dare la DOVEROSA CONTINUITA’ alla presa in carico dei pazienti psichiatrici cronici ancora prima della scadenza annuale. Le persone coinvolte hanno alle spalle una vita dura, di sofferenze inenarrabili, e  dopo aver trascorso diciotto anni di vita serena nella Sir per ritrovarsi poi sballottati per mesi da un posto all’altro prima di approdare a “Baia Verde”, hanno diritto ora ad una nuova stabilità e a una casa che restituisca loro piena sicurezza e serenità. E che il loro nuovo percorso di vita non sia più viziato da una deleteria precarietà e provvisorietà.  Ma, confidando per il meglio, per adesso guardiamo alla novità positiva  e incoraggiante di queste ore. Ce n’era bisogno…

 

 

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