Nuovi parcheggi a Ischia, quando a prevalere è lo “stile metropolitano”

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Foto Qui Ischia

Fosse stato a ROMA, lo avrei apprezzato. Per la funzionalità, certo, ma anche sull’estetica non ci sarebbe stato granché da obiettare. In diverse zone, negli ultimi anni e ovviamente al di fuori del centro storico, si è molto puntato sui parcheggi sotterranei al di sotto dei tanti larghi che si aprono tra i grandi palazzi degli isolati che contano migliaia di abitanti. Là c’è bisogno di recuperare spazi sottoterra per collocare almeno le auto dei residenti, che fanno sempre più fatica a trovare parcheggio in superficie. E là un’ampia distesa d’asfalto in più non fa alcuna differenza, rientra nella normalità dell’ambiente urbano con le sue specifiche caratteristiche. che contemplano anche il diffuso odore del bitume (ammesso che lo si possa definire odore) che si sprigiona inconfondibile in questo periodo, con il gran caldo estivo. Peraltro, anche nei nuovi posteggi cittadini si tende a curare l’estetica, senza trascurare l’inserimento per quanto possibile di alberi, che servono a produrre ossigeno e anche a fare e dare ombra, oltre ad “ammorbidire” l’aspetto di certe opere. Che in quel contesto hanno un impatto positivo, di ordine, di sistemazione di spazi non di rado precedentemente degradati o sottoutilizzati e di funzionalità

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appunto. Là…

Tuttavia, ciò che vale per una città, più o meno grande, escluse le aree storiche, non è automaticamente trasferibile in un altro contesto. Come quello di un’ISOLA MEDITERRANEA. Che, perdipiù, vivendo di turismo, ha ancora più bisogno di mostrare coerenza tra le realizzazioni, i cambiamenti, le novità che si verificano nel tempo e la sua identità profonda. Ovvero, il motivo principale (prima ancora delle offerte economiche o unitamente ad esse) per cui viene scelta tra tutte le altre destinazioni possibili di una vacanza. Quell’identità che si manifesta nelle peculiarità che suscitano per prime la curiosità del viaggiatore che si accinge a visitare un posto sconosciuto o a tornare con convinzione in un luogo che ha già visitato e che non ha tradito le sue aspettative.

Ed ecco allora che qua,  a Ischia, quello che avrei apprezzato a Roma, non mi convince. Anzi, per gli stessi motivi che lo avrebbero reso normale là, qua mi appare fuori posto, fuori luogo, un cazzotto in un occhio.

Adesso che ha raggiunto la sua configurazione finale, striscia più striscia meno, il nuovo parcheggio di via Alfredo De Luca è per Ischia, e nel centro di Ischia, una bruttura. Sarà pure funzionale, ma perchè non cercare di coniugare la funzionalità con un’estetica più consona al contesto in cui è andato a inserirsi?

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La DISTESA nera d’ASFALTO appena fatta scintilla sotto il sole e emana il suo odore inconfondibile, che si rinnoverà ogni anno con questo clima.  Non è il massimo che ci si aspetta di trovare, di vedere e di annusare in centro a Ischia.Una colata d’asfalto para para, “mossa” appena dai cordoli bianchi sormontati da tubi di ferro pitturati gialli. Tutto in perfetto “STILE CITTADINO”. Sottolineato dalle rampe di accesso al ventre del nuovo parcheggio, la sua parte sotterranea ancora più cittadina. Un trionfo di cemento, che neppure si è pensato di addolcire con l’uso di tappezzanti per attutire l’impatto visivo potente di quegli “inghiottitoi”, ideali per i parcheggi dei grandi centri commerciali di periferia, meno per il centro di passeggio, oltre che di passaggio, di una “ridente cittadina” turistica, a due passi dal mare e da uno dei più belli e caratteristici porti del Mediterraneo.

La colata di cemento e poi d’asfalto NON ha lasciato spazio ad ALBERATURE che le facessero un po’ da schermo, rendendola meno sfacciata di come invece appare. Quando le auto saranno sistemate, sarà tutta una distesa di lamiere in pieno sole (o in piena pioggia…), senza ombra e senza quel quel verde che aiuta a ridurre l’impatto inquinante di tanti veicoli, oltre a migliorare l’estetica di una infrastruttura così visivamente pesante. Qualche stretta striscia verde sul davanti e ai lati della preesistente aiola della FONTANA con fioriture basse, un ulivo e un paio di carrubi rappresentano davvero un BILANCIO DELUDENTE, il minimo del minimo che si potesse progettare per armonizzare la colata con il contorno che, seppure molto antropizzato, è comunque quello di una zona turistica, tra l’altro vicino a strutture ricettive che debbono corrispondere a certi criteri estetici di armonia e piacevolezza, giardini e spazi verdi compresi.

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E, come i cavoli a merenda, dei GIOCHI PER I BAMBINI per i quali non potrebbe esservi collocazione più IMPROPRIA. Tanto più in assenza di quinte verdi per separare e schermare l’area giochi dal parcheggio con il suo viavai di auto, i fumi degli scarichi e il rumore che vi sono naturalmente collegati. Neppure in città si portano i bambini a giocare tra le auto. E a Ischia, con tanti posti più ameni e salubri a disposizione, è quello il luogo dove invitare i bambini a intrattenersi? Per respirare e per ammirare cosa? Questa sì che è una particolarità ischitana, tutta da capire.

Speriamo che almeno sul fronte della FUNZIONALITA’ non deluda, il nuovo parcheggio cosiddetto del Jolly. Per il resto, si poteva fare in modo diverso. Di parcheggi che riescono ad unire all’utilità una decorosa resa estetica ce ne sono sull’isola. Purtroppo, tutti privati, il che non impedirebbe e non avrebbe impedito di prenderli ad ESEMPIO. Ma per i lavori pubblici stranamente attrae di più il “MODELLO CENTRO COMMERCIALE”. Il modo peggiore di spendere i soldi dei cittadini, con opere che negano e snaturano l’identità dei luoghi.

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