Torna il Servizio Interpreti al “Rizzoli” fino a ottobre, commento soddisfatto del Cudas Ischia

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Foto Qui Ischia

Se ne sono ricordati quasi in zona Cesarini a Frattamaggiore. E dire che si tratta di una necessità conclamata, che si ripresenta ogni anno precisa e puntuale con l’arrivo dei turisti stranieri sulla nostra isola e che, non a caso, era stata riconosciuta come valida dallo stesso direttore generale del’Asl, D’Amore, fin da quando, poco dopo il suo insediamento come commissario, aveva ricevuto a Monteruscello (allora ancora sede aziendale) la delegazione del Cudas, che gliel’aveva evidenziata tra le priorità da affrontare. Come il Comitato isolano per il Diritto alla Salute ha fatto di nuovo quasi un mese fa, il 19 luglio, con una lettera in cui illustrava a D’Amore le difficoltà quotidiane provocate al “Rizzoli” dalla mancata attivazione del Servizio Interpreti, nonostante i numerosi accessi di stranieri, impossibilitati a comunicare correttamente con i sanitari, a parte il ricorso forzato ad un improvvisato linguaggio dei segni. “Gutta cavat lapidem” e così, alla fine, l’Azienda sanitaria ha recepito quella necessità particolare dell’ospedale di Ischia, dal quale, nel frattempo (e senza fretta eh…)  anche il direttore sanitario Capuano si era deciso a inoltrare formale richiesta di interpreti il primo agosto scorso, cioè almeno  con quattro mesi di ritardo. Ma tant’è, alla fine a Frattamaggiore hanno dato il VIA LIBERA con una DELIBERA, che riattiva il ” SERVIZIO DI ACCOGLIENZA PER I TURISTI STRANIERI presso il presidio A. Rizzoli”.

Affidato alla cooperativa sociale KAIROS, che lo cura con alterne vicende (ovvero a seconda delle scelte dei vari dirigenti Asl) dal 2006, il servizio sarà ripreso a giorni e andrà avanti per 2 mesi, dunque fino a metà ottobre giorno più giorno meno, per  6 giorni a settimana, 9 ore al giorno. pari a 54 ore settimanali.

Intanto, dopo aver registrato la novità ormai ufficiale, il Cudas Ischia ha così commentato sulla sua pagina ufficiale:

“Finalmente possiamo essere certi che sarà presto ripristinato al “Rizzoli” il servizio di interpretariato la cui mancanza, fin dall’inizio della stagione turistica in corso, ha prodotto non pochi disagi agli utenti stranieri e agli operatori dell’ospedale isolano, per le serie difficoltà di comunicazione provocate dalla diversità degli idiomi. Una situazione pesante e imbarazzante, che il 19 luglio scorso aveva spinto il Cudas Ischia a sollecitare l’immediato ritorno di interpreti presso il presidio lacchese attraverso una lettera indirizzata al direttore generale dell’Asl N2 Nord, Antonio D’Amore e, per conoscenza, al direttore sanitario del “Rizzoli”, Luigi Capuano. Dopo una ventina di giorni, è stata pubblicata all’Albo pretorio dell’Asl la delibera che consentirà di superare le differenze linguistiche per i prossimi due mesi, con la presenza in ospedale dell’interprete per 9 ore al giorno per 6 giorni alla settimana. Una buona notizia, molto attesa, che consentirà ora agli operatori di lavorare con maggiore tranquillità e ai numerosi pazienti stranieri di essere informati in modo più chiaro e puntuale sulla loro situazione e di riuscire ad interloquire proficuamente con medici e infermieri. Peccato per tutto il tempo in cui si è dovuto fare a meno degli interpreti e per la non ideale accoglienza riservata ai turisti che hanno avuto bisogno di cure al “Rizzoli”. Ma meglio tardi che mai, guardiamo con soddisfazione al bicchiere mezzo pieno. Con l’impegno, l’anno prossimo, di cominciare la campagna per il servizio interpreti a marzo-aprile, tanto per poterne ottenere l’attivazione in tempo utile per l’inizio della stagione turistica, invece che quasi alla fine…”.

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