Da cascata a scolo di sentina, di nuovo a mare il liquido della Siena

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6/9/18 – Foto Qui Ischia

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6/9/18 – Foto Qui Ischia

Da troppo tempo stava a imputridire sotto il cocente sole d’estate. Così, appena finite le ferie agostane, si è trovato il modo di riprendere lo scarico diretto a mare della “roba” liquida raccolta nel cantiere della Siena. Non più la cascata, andata avanti per due anni: troppo evidente e sfacciata, tano più con la spiaggia ancora piena e soprattutto di bambini, intenti, ignari, a fare castelli sulla sabbia a pochi passi dallo scarico. Stavolta, la soluzione è meno “scenografica”, ma altrettanto efficace. Anzi, forse lo è ancora più di prima. E’ bastato praticare un buco, pare ieri, nella parte bassa del muro da cui, prima, scendeva la lava. Adesso l’indefinibile liquido della Siena esce da là, a tutta forza, a pochi

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Il nuovo buco di uscita – Foto Qui Ischia

centimetri si altezza sul livello dell’onda.

A occhio, guardando il livello già basso raggiunto dalla massa liquida fetida nell’invaso a monte, è già da tempo che è stato avviato lo sversamento in mare. Probabilmente, secondo lo schema consolidato in questi mesi, che ha fatto sempre iniziare le operazioni sul far del tramonto o al calar delle tenebre. Che poi, se è tutto normale, tutto autorizzato, tutto perfetto per la salute dei cittadini, che bisogno c’è di aspettare l’ora canonica? Un altro pensierino in libertà di questa lunga storia…

Comunque, poco fa, probabilmente chiamati da qualche bagnante, visto che c’è notevole malumore verso questa situazione che perdura nel tempo, sono giunti sul posto Carabinieri a terra e Capitaneria di Porto da mare, constatando evidentemente quanto sta avvenendo.

Torniamo, comunque, alle domande di sempre, finora inevase dalle autorità competenti.

E’ tutto autorizzato? Da chi e sulla base di quali dati relativi alle caratteristiche fisico-chimiche dei liquidi scaricati in mare, davanti ad un spiaggia in pieno periodo di balneazione?

Chi si sia assunto la responsabilità di autorizzare lo scarico, ha il DOVERE di INFORMARE LA CITTADINANZA CON DATI E ANALISI PUNTUALI E INOPPUGNABILI. Si deve prendere la responsabilità giuridica, politica, amministrativa e pure etica di fornire piene e esaustive garanzie circa la piena tutela della salute pubblica e del mare che fa da ricevitore di quella roba.

OGNUNO, degli enti e dei soggetti pubblici competenti SI ASSUMA PUBBLICAMENTE APPIENO LE SUE RESPONSABILITA’. Non è più tempo di silenzi più o meno assensi, di distrazioni, di grigiume, di posizioni in mezzo al guado. Dopo oltre due anni di scarichi in mare, un po’ di limpidezza è IMPRESCINDIBILE.

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