Siena, il livello del liquido marrone putrescente si abbassa sotto gli sguardi stupiti dei turisti

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Foto Qui Ischia

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Foto Qui Ischia

Se si pensava e soprattutto si sperava che potesse servire a nasconderne la vista ai turisti o almeno a distrarne l’attenzione, lo striscione coprimiserie all’ingresso del borgo non ha colto nel segno. Lo spettacolo indecoroso della Siena, al di là della palizzata che costeggia via Pontano continua a far fermare i forestieri italiani e stranieri che, soltanto spostati di qualche metro più giù, osservano quella strana “piscina” di acqua putrida con espressioni eloquenti anche senza sentire le parole che si scambiano. O senza capirle, nel caso del gruppetto di tedeschi che, tra gli altri, ho visto soffermarsi stamattina abbastanza a lungo, sconcertati, davanti a quella indefinibile “roba” liquida di colore marrone, su cui galleggia una patina di detriti, oltre a diversi rifiuti di plastica, e da cui si alza un fetore di marcio inequivocabile.

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Oggi – Foto Qui Ischia

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Una settimana fa – Foto Qui Ischia

Rimasta stranamente sempre allo stesso livello per quasi tutto il mese di agosto, dopo l’ultimo sversamento totale in mare, la massa liquida da qualche giorno si sta abbassando, come dimostrano i tubi  all’interno dell’invaso che stanno progressivamente riemergendo. E la conferma arriva dal suono inconfondibile del motore che succhia l’acqua proprio attraverso la rete di tubi installati nell’invaso. Anche se dal lato del Muro Rotto, la cascata di fianco alla spiaggia da diverse settimane non si è più vista.  Evidentemente, il liquido marrone sta defluendo in modo meno “scenografico” di prima e sicuramente più lento, ma si tratta di un nuovo svuotamento. Come sempre, quando l’acqua si fa troppo stagnante e puzzolente, secondo la prassi che si è consolidata negli ultimi mesi, da quando la cascata a mare non è più continua rispetto all’anno scorso di questi tempi.

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Foto Qui Ischia

E così  si rinnovano le domande alle autorità preposte:

IL LIQUIDO PUTRIDO DOVE VIENE SMALTITO?

PER CASO, FINISCE ANCORA A MARE?

QUEL COLORE E QUEL FETORE SONO COMPATIBILI CON L’EVENTUALE SMALTIMENTO IN MARE?

CON QUALI GARANZIE PER I BAGNANTI?

QUANDO PENSATE DI RENDERE PUBBLICHE ANALISI FATTE DA SOGGETTI TERZI PER CHIARIRE CHE TIPO DI LIQUIDO SI RACCOGLIE ALL’INGRESSO DEL CENTRO STORICO, PRIMA DI ESSERE DISPERSO PERIODICAMENTE A MARE O DI NUOVO NEL SOTTOSUOLO?

FINO A QUANDO PENSATE DI POTERVELA CAVARE CON IL SILENZIO O CON QUALCHE INDIRETTO ENDORSEMENT, OMETTENDO DOVEROSE SPIEGAZIONI ALLA CITTADINANZA E AI FRUITORI DEL MARE, PERDIPIU’ IN UN’AREA MARINA PROTETTA?

 

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