Che sorpresa sul Ponte Aragonese! Tutta colpa del mare in burrasca…

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Foto Qui Ischia

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Foto Qui Ischia

Due anni e mezzo. Tanto è passato dall’ultimo lavoro di manutenzione sul Ponte Aragonese, giusto un po’ di malta per risistemare i basoli di un breve tratto di parapetto che aveva già ceduto al tempo e alle intemperie. Che si stavano mangiando anche il resto. in modo tanto evidente da aver suscitato spesso preoccupazione, che a sua volta aveva prodotto SEGNALAZIONI e appelli a ripetizione, supportati pure da inequivocabili fotografie. Ultimo richiamo della serie, la lettera inviata nell’agosto scorso alla Capitaneria e al Comune di Ischia del Centro Studi sull’isola d’Ischia. TUTTO INUTILE. Nonostante il pessimo stato in cui versava e malgrado la sua funzione fondamentale e irrinunciabile, nulla è stato fatto per bloccare il degrado del percorso che collega l’Insula Maior alla Minor. E alla fine il mare ha avuto la meglio e ora ha inferto un colpo pesante alla struttura antica. Un colpo che stavolta non è possibile ignorare, se non mettendo a rischio un collegamento vitale tra l’isola e il suo monumento più famoso e rappresentativo.

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Foto Qui Ischia

Anni di INCURIA, di abbandono, con il prevedibile esito finale: un degrado distruttivo. E poi il crollo di oggi, che ha suscitato stupore. Incredibilmente. E sotto accusa è finita la tempesta con mareggiata annessa. E l’evento è stato catalogato tra le conseguenze del MALTEMPO. Ciò che, però, è vero solo in parte, perchè ad essere colpito (e affondato) dalle onde indubbiamente violente dell’ultima sciroccata non è stato un manufatto in buone condizioni, curato e correttamente manutenuto sebbene antico, ma una struttura erosa, piena di buchi, di fratture, povera di cemento, che ben poca resistenza aveva ancora da opporre al mare in burrasca. Che è stato solo il giustiziere finale, l’esecutore di ciò che era già scritto.

Ma perchè bisogna sempre aspettare che il patrimonio pubblico finisca in pezzi prima di intervenire? Perchè si investono tempo e denari (solitamente tanti) in opere non sempre necessarie, talvolta inutili, e ci si fa sistematicamente sorprendere dagli esiti negativi di interventi urgenti trascurati?

Ora che non si tratta più di un problema solo annunciato, adesso  che il guaio c’è, QUANTO TEMPO ci vorrà PER INTERVENIRE in modo appropriato e non con una leccata di cemento simbolica sul ponte Aragonese? C’è davanti la stagione più tranquilla a livello turistico, dunque per certi aspetti la più favorevole per i lavori, a parte che per il meteo che inevitabilmente li condizionerà e ne allungherà i tempi di realizzazione. Un motivo in più per accelerare l’inizio del consolidamento/restauro della struttura. Di cui, tra l’altro, era stata data notizia qualche mese fa come se si fosse prossimi a mettere mano, senza che poi concretamente accadesse nulla. Ma magari er/è già tutto pronto per cominciare i lavori e la tempesta li ha preceduti di poco. Magari….Staremo a vedere se e quando si partirà o se si lascerà che le tempeste invernali completino l’opera.

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