De Luca e D’Amore oggi a Ischia, ma le emergenze della sanità pubblica ancora li aspettano…

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Foto Qui Ischia

Stavolta non c’è stato bisogno di pulizie straordinarie. E si è pure potuto evitare di spendere qualche migliaio di euro in piante e fioriture nuove, tutte destinate a fare una brutta fine, in poco tempo, per mancanza di cure. Al “Rizzoli” nessuna mobilitazione, nessuna frenesia, com’è accaduto sempre alla vigilia delle visite importanti. Che ci saranno tra poco a Ischia, almeno secondo quanto è stato annunciato da qualche giorno. Praticamente, una presenza in massa di esponenti istituzionali e dirigenti sanitari come se n’erano viste poche. E non c’entra l’ospedale, appunto, né alcuno dei presidi sanitari pubblici sul territorio. La nutrita trasferta sull’isola del governatore DE LUCA, del suo consigliere personale per la sanità COSCIONI, della dirigenza dell’Asl Na2 Nord, con il manager D’AMORE, è prevista per l’inaugurazione del nuovo Centro di Medicina Cardiovascolare che si apre in mattinata a Ischia.

Un’occasione interessante per parlare, anche con un convegno previsto in mattinata al Continental, delle malattie cardiovascolari, alla cui amplissima diffusione neppure l’isola fa eccezione. E anche un passo avanti importante, la presenza di questa nuova struttura, per dare risposte sempre più appropriate ad un bacino d’utenza significativo, che finora per tante esigenze legate proprio a quelle patologie è stato costretto a viaggiare oltre il mare. Bene. Quando aumenta l’offerta di servizi sanitari in un territorio, specialmente se particolare come il nostro, è sempre un fatto positivo.

Piuttosto, sono  le presenze “titolate” all’appuntamento a suggerire qualche riflessione ulteriore. Intanto, va sottolineata e salutata con favore l’inversione di marcia del consigliere speciale rispetto alle affermazioni pronunciate un paio di anni fa, in un momento molto “caldo” per la sanità sulle isole, quando fu a Ischia per un altro convegno di esperti, allora sul Palazza Reale. In quell’occasione, mentre Procida lottava per l’ospedale e a Ischia si paventava la CHIUSURA dell’UTIC, l’ospite regionale affermò che dell’Utic si poteva fare a meno, perchè gli isolani devono essere garantiti dai reparti ad alta specializzazione in terraferma, tanto li possono raggiungere con l’elicottero (sic!!!). Un atteggiamento e una presa di posizione spiazzanti, tanto più perchè espressi da un medico, perdipiù chiamato ad un incarico tanto rilevante per la sanità regionale. A quanto pare, il tempo non è trascorso invano, se oggi ci troviamo il consigliere a Ischia per una iniziativa che non sembra molto in linea con il suo pensiero di allora. E certe “conversioni” non possono che far piacere. Almeno tanto  quanto risultò indigeribile quella battuta (infelice e assurda) sugli elicotteri.

Quanto agli altri illustri ospiti, dal governatore al direttore generale dell’Asl, al di là delle passeggiate per speciali occasioni e per occasioni di rappresentanza che assicurano grande visibilità, sarebbe utile e importante – e dati i loro ruoli anche doveroso – che fossero più presenti e attivi nello sciogliere i nodi annosi della SANITA’ PUBBLICA SULLE ISOLE, segnando un deciso e necessario CAMBIO DI PASSO rispetto al progressivo depauperamento dei servizi offerti sulle isole sempre più marginali cenerentole nel territorio aziendale e, più in generale, nel contesto regionale. Anche se D’Amore, bontà sua, è convinto che con l’attivazione degli interventi di cataratta al “Rizzoli” si siano risolti con la bacchetta magica tutti i problemi in ospedale e sul territorio, sanate tutte le deficienze e inefficienze, superate le tante criticità con cui ogni giorno fanno i conti gli operatori sanitari con le loro magre forze e i cittadini/utenti/pazienti. Molto pazienti…

Considerata la preoccupante stasi che si registra a livello regionale nell’approccio al tema fondamentale e dirimente del RICONOSCIMENTO DELL’INSULARITA’ e delle esigenze particolari che da essa discendono, non sarebbe male che De Luca, Coscioni, D’Amore e gli altri che hanno voce in capitolo e ruoli di governo e gestione della sanità pubblica venissero a Ischia pure per dibattere di quello e per spiegare se e cosa pensano di fare in quel campo. Avrebbero dovuto e potuto già farlo, questo passaggio informativo e di approfondimento, ma sono (sarebbero) sempre in tempo. Come dimostra la visita odierna, le diciannove miglia di mare per venire da questa parte del golfo si possono coprire.

In attesa che gli illustri ospiti comincino a fari carico concretamente ed efficacemente dei problemi irrisolti della sanità pubblica che è loro affidata, c’è da augurarsi che l’appoggio ad una iniziativa come quella protagonista oggi non esaurisca il loro interesse e soprattutto il loro impegno verso l’isola e il DIRITTO ALLA SALUTE DEGLI ISCHITANI. C’è bisogno del loro lavoro per l’ospedale e i servizi sul territorio, alcuni dei quali ridotti al lumicino nell’ultimo decennio. E’ sui fondamentali che si gioca la partita decisiva per  la sanità sull’isola. E di quella partita stiamo aspettando ancora il calcio d’inizio. Ancora…

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