Mercoledì 10 ai Giardini Ravino vernissage della mostra “Percezioni” di Gino Di Meglio

ginodimGino Di Meglio, percezioni di luce

Sabbia. Semplice, umile, anonima materia. Fin quando l’abilità e la forza creativa di un’arte antica che non cessa di sperimentare non le imprimono caratteristiche uniche, speciali, inconfondibili, trasformandola in altro. Oggetti di vetro, forme di cui la luce si fa padrona, illuminandole e definendole, esaltandone e celandone dettagli e particolari. Lo stesso che ha fatto la lente del fotografo nel consegnarle, quelle forme di vetro, ad una nuova vita. Autonoma e diversa rispetto all’uso, al contorno, al senso originari. In ossequio alle “Percezioni” che hanno guidato le scelte tecniche e creative di Gino Di Meglio, autore delle immagini cogeneratrici in mostra negli spazi candidi, esaltatori di luce dei Giardini Ravino.

Quindici fotografie, altrettante atmosfere. Raccontate vestendo variamente di luce vetri che proprio le trasparenze riflettenti rendono protagonisti. Sia che siano inseriti tra architetture rotonde e avvolgenti o che emergano da sfondi indistinti. Sia che abbiano forme essenziali, elementari o più elaborate ed artistiche. Pezzi solitari o dialoganti con altri oggetti, uguali o diversi, e con elementi della natura, frutti e fiori, che diventano parte integrante della narrazione. Compreso quel piccolo fiore rosa di “bella di notte” sfuggito dalla bottiglia in pezzi, divenuti anch’essi irrinunciabili elementi compositivi dell’insieme.

Immagini in bianco e nero o sfumate di colori. Effetti ricercati, opacità degli sfondi che esaltano le trasparenze del vetro, profondità prospettica e suggestioni pittoriche. Nessun particolare, nessun riflesso di luce è lasciato al caso. Non negli scatti originari, in gran parte recenti, appena dell’estate scorsa, pensati e realizzati proprio per questo progetto espositivo d’autunno. E non nella lunga e controllata elaborazione della stampa alla gomma bicromatata. Tecnica antica di oltre un secolo e mezzo. Tecnica delicata, da paziente artigiano, al servizio di intuizioni da artista. Tecnica complessa, esplorata negli anni dall’Autore con sempre maggiore padronanza e costante spirito di ricerca, di cui queste ultime opere sono il nuovo, temporaneo approdo. Trasparenze di vetro, percezioni di luce.

 

 La mostra  s’inaugurerà il 10 ottobre alle 17.30. Sarà parte integrante di “Meristema”, l’annuale manifestazione dei Giardini dedicata in questa edizione ai cinque “Sensi”, a partire dal 12 ottobre. Fino al 15 novembre.

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