Bene i dietologi, ma vanno pure riaperti gli ambulatori di Ortopedia e Cardiologia al “Rizzoli”

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Foto Qui Ischia

Solo ieri “Qui Ischia” ha pubblicato il  comunicato Asl sull’assunzione di giovani dietologi per far partire, nei diversi Distretti aziendali, servizi specialistici riferiti in particolare alla necessità di correggere le percentuali di bambini e adolescenti in sovrappeso o già obesi nel territorio della Na2 Nord. Percentuali nettamente al di sopra della media nazionale che rappresentano, obiettivamente, un campanello d’allarme per la salute presente e soprattutto futura della nuova generazione. Ben venga, dunque, un’azione mirata ad educare i ragazzi ad una sana ed equilibrata alimentazione, a fornire loro diete appropriate e a lavorare in questa direzione anche in collaborazione con gli istituti scolastici e le amministrazioni locali, che spesso sono corresponsabili della situazione per i pasti forniti nelle mense scolastiche. Ma nonostante l’utilità della novità appena annunciata, un lettore del blog ha lasciato un commento eloquente:

Ischia in ospedale chiudiamo l’ ambulatorio di ortopedia, cardiologia e di medicina dell’ ipertensione…. Però possiamo farci fare le diete…. No comment”.

Un “no comment” tutto da commentare, invece, perché preceduto da un’AFFERMAZIONE CHIARA, PRECISA, IMPORTANTE. Una fotografia della realtà che non si può trascurare né sottovalutare. Perché i SERVIZI CHIUSI IN QUESTI MESI sono ulteriori, gravi MENOMAZIONI inferte all’ospedale isolano, che continua a perdere pezzi e a ridurre la qualità delle prestazioni all’utenza. Con conseguenze pesanti sul fronte dell’assistenza post acuzie come della prevenzione di cui sembra che i vertici aziendali siano tanto preoccupati.

Non sono d’accordo con l’autore del commento “no comment” sul ridurre la questione al “possiamo farci fare le diete”, che messo così snatura, perfino ironizzando, un servizio utile, a fronte di problemi anche molto seri e da non sottovalutare. D’altro canto, è gravissima la PERDITA degli AMBULATORI DI ORTOPEDIA, CARDIOLOGIA e MEDICINA DELL’IPERTENSIONE. Servizi di cui non si può fare a meno a Ischia, per l’ampiezza del bacino d’utenza stanziale e turistico, per la condizione penalizzante dell’insultarità, per la notevole attività dell’Ortopedia del “Rizzoli” e per la domanda di prestazioni a cui è ormai impossibilitata a far fronte, per l’alta incidenza di malattie cardiovascolari che non è compatibile con l’alleggerimento del reparto di Cardiologia. che è ormai un inquietante dato di fatto.

E allora, perché mai anche le buone iniziative a Ischia  non suscitano  entusiasmo, anzi sono oggetto di critiche e motivo di recriminazione? Forse perché gli isolani sono criticoni ad oltranza e non sono mai contenti di nulla? Magari i vertici dell’Asl Na2 Nord potrebbero essere tentati di rispondere positivamente a questa seconda domanda. Ma sarebbe un sì che indicherebbe chiaramente, inequivocabilmente che non si è voluta cercare una risposta al primo interrogativo e, dunque, che non ci si è ricordati, a Frattamaggiore, delle situazioni concrete di Ischia - come quelle evidenziate dal commento su FB - che mutuano dubbi e obiezioni rispetto alle scelte aziendali rilanciate e sottolineate con grande enfasi. Una mancata riflessione che corrisponde ad una lettura a metà della realtà, verificata in tante altre occasioni. Lettura parziale a cui gli isolani non possono adeguarsi, perchè vivono sulla loro pelle l’altra faccia della medaglia dell’offerta sanitaria, quella che i vertici aziendali non considerano e che preferiscono nascondere, gridando vittoria sulle ciliegine di una torta sempre più ridotta, insufficiente e indigesta.

Vanno bene i nuovi ambulatori di dietologia e le attività collegate, ma a Ischia dobbiamo riavere gli AMBULATORI OSPEDALIERI oggi chiusi della CARDIOLOGIA e dell’ORTOPEDIA. Non è che creando un nuovo servizio, il direttore generale ANTONIO D’AMORE e i suoi collaboratori possono pensare di compensare o, peggio, di far dimenticare ciò che di essenziale è venuto meno in questi ultimi mesi. Ciò (tanto) che è stato sottratto finora all’offerta sanitaria sulla nostra isola. Le ciliegine non bastano. La distribuzione di qualche zuccherino pure sull’isola non risolve. Vanno garantiti i fondamentali. E su questo la dirigenza dell’Asl continua a non dare risposte sufficienti e adeguate ai dovuti livelli essenziali di assistenza sulla nostra isola.

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