Dopo anni di emarginazione, domani i pescatori ischitani incontreranno il Ministro dell’Ambiente e del Mare

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Pescatori e raccoglitori di plastica – Foto Qui Ischia

Sono stati in prima fila nell’operazione “ISCHIA CLEAN BLITZ”, la prima pulizia in grande stile dei fondali marini che circondano la nostra isola. Per giorni, approfittando delle tregue offerte dalle pessime condizioni meteomarine, hanno lavorato insieme a tanti volontari, ai diving, al Nucleo Sommozzatori del Carabinieri, rispondendo all’invito dell’Area Marina Protetta delle Isole Flegree, che ha coordinato l’iniziativa, frutto dell’intesa tra i sei Comuni isolani. Che per la prima volta hanno messo insieme i fondi assegnati loro singolarmente dall’Area Metropolitana per la pulizia dei fondali, in modo da garantire la copertura di tutta la fascia di mare costiera, all’interno del perimetro del “Regno di Nettuno”, che corrisponde anche all’anello formato dalle praterie di Posidonia intorno alla nostra isola. Una iniziativa di rilievo nazionale, che vedrà domani proprio i pescatori isolani protagonisti a NAPOLI di un incontro con il Ministro dell’Ambiente,  SERGIO COSTA, intorno alle 9.30 presso la Sala Congressi dell’Università Federico II in Via Partenope 36, dove si tratterà un tema dai risvolti attualissimi: “Politiche, Ecosistemi e Biodiversità: strategie per la tutela degli ecosistemi acquatici e terrestri dall’inquinamento delle plastiche”.

Dopo aver subito  delusioni, marginalizzazione e progressiva estromissione durante gli anni della debacle dell’AREA MARINA PROTETTA di cui erano stati, responsabilmente, i PRIMI convinti PROMOTORI e SOSTENITORI già alla fine degli anni Novanta, i PESCATORI  ISCHITANI, in questa occasione per la prima volta dopo tanto tempo, si sono visti restituire dall’Area Marina il ruolo centrale che era stato loro riconosciuto con l’istituzione del’AMP stessa e anche, inizialmente, negli organi di gestione del “Regno” di cui avrebbero dovuto essere i primi custodi, oltre che i primi fruitori. Ruolo che è auspicabile torni ora ai pescatori, a maggior ragione dopo questa prima importante esperienza del Blitz, perchè la cura, la tutela e la valorizzazione sostenibile della risorsa mare non può prescindere dal loro coontributo attivo e propositivo. E anche da un RILANCIO DELLA PESCA TRADIZIONALE, rispettosa dei cicli della natura e delle esigenze del mare, che negli anni, invece di essere tutelata anch’essa nell’ambito dell’Area Marina, ha continuato ad essere penalizzata da attività pescherecce vietate (almeno sulla carta) e perfino dal ridimensionamento per via giudiziaria delle specifiche tutele previste dai decreti fondativi dell’AMP. Con il risultato, in preoccupante controtendenza rispetto alle altre AMP italiane, di ridurre al lumicino l’attività della pesca professionale sulla nostra isola, dove non si è riusciti incredibilmente neppure a far attecchire il pescaturismo che altrove sta garantendo opportunità di lavoro interessanti anche ai giovani. Speriamo, dunque, che dall’Ischia Clean Blitz INIZI UNA NUOVA STAGIONE ANCHE PER LA  PESCA TRADIZIONALE NEL “REGNO DI NETTUNO”.

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