Incontri lungo il mare: “Avete un gioiello, cercate di prendervene più cura!”

IMG_7874

Foto Qui Ischia

Non c’era il sole, ieri. Anzi, il cielo era decisamente di umor grigio. E il mare si presentava nella versione meno tranquilla, multicolore e bizzosa. E molto spumosa, fino a terra. Dove, invece di depositare conchiglie vuote o le più usuali banquette di Posidonia, depone ormai sempre più spesso bottiglie, buste e pezzi di plastica. Nella realtà a noi più vicina proprio come si vede in tivù, nei reportage che lanciano l’allarme sul grave inquinamento di mari ed oceani. Eppure, nonostante questi motivi di tristezza e di riflessione, la passeggiata lungomare tra la Mandra e il Lido è sempre un piacere da godere in ogni sfumatura di mare e di cielo, in ogni sbruffessa salmastra e in ogni riflesso di luce che evidenzia sempre diversi particolari dello scenario aperto sull’orizzonte delle terre del mito. E non c’è condizione meteo che disturbi la magia di un percorso a cui questo periodo regala la suggestione del silenzio, rotto solo dalla voce del mare.  E da qualche incontro con qualcun altro che sceglie quella strada “alternativa” per lo stesso motivo: il fascino del mare d’inverno.

Camminando lungo la stradina che costeggia la Spiaggia dei Pescatori, è difficile non notare qualche cumulo di rifiuti, decisamente stridente con la bellezza del contesto. E i pezzi di plastica arenati che sembrano chiedere di essere raccolti, prima di andare ad insozzare di nuovo il mare. Così la camminata non resta a mani vuote. Qualcosa si riesce a raccattare e, per fortuna, il sacco della signora che abita a Punta Molino è sempre pronto ad accogliere qualche schifezza delle tante che lordano l’arenile mangiato dallo scirocco.

IMG_7875

Foto Qui Ischia

IMG_7873

Foto Qui Ischia

E’ proprio nel vedere quella plastica tra le mani che la sconosciuta mi ferma e con accento del nord mi dice: “Ci vorrebbero dei cestini…anch’io l’altro ieri ho preso qualcosa, ma per buttarla ho dovuto raggiungere la strada principale. E non tutti lo fanno”. Ha ragione, i cestini portarifiuti a Ischia sono ovunque una rarità e anche volendo fare qualcosa di utile, ci si ritrova nell’impossibilità di buttare ciò che si è raccolto. Ha ragione e non posso non riconoscerlo, ma poi, come sempre davanti ai rilievi dei turisti, cerco di minimizzare. Per fortuna, mi sono imbattuta in una signora innamorata di Ischia. Che anche nell’evidenziare qualche elemento negativo, lo fa con il sorriso e con un’espressione che non lascia dubbi circa le sue buone intenzioni. E infatti si guarda intorno e aggiunge: “Questo è un paradiso. Si dovrebbe curare un po’ di più. Un posto così non esiste al mondo”, e con lo sguardo sembra abbracciare tutto il panorama fino al Vesuvio.

Dopo quelle parole, la curiosità per capire chi sia la signora di passaggio cresce. E’ la prima volta a Ischia? “Noo – le viene da ridere – sono tanti anni che vengo per le cure termali, di solito in questo periodo e mi piace perchè è tranquillo e si possono fare belle passeggiate. Vado sempre a piedi, non prendo neppure il bus perchè già lo prendo abbastanza in città”. Una città del nord, dal suo accento: “Verona. Vivo in centro e combatto come tutti con la polvere dello smog, perciò qua voglio passeggiare. E’ talmente bello. Anche la passeggiata sul lungomare di Forio, una meraviglia. Però anche qui vedo troppe automobili, che sembrano molte più delle necessità e producono inquinamento. Bisognerebbe fare qualcosa, di anno in anno ho visto l’isola andare giù”.

Già. Riflessioni che non fanno una piega, come darle torto? Ma a questo punto non è indifferente capire da quanto venga la turista a Ischia, potrebbe fare una bella differenza nell’interpretare quell’”andare giù”… E allora, da quanti anni viene a Ischia? “Tanti, dagli anni Settanta, perciò la conosco bene e l’ho vista cambiare. Anche se è sempre bellissima, ma AVETE UN GIOIELLO, POTRESTE FARE DI PIU’ PER CONSERVARLO”. Eh, siamo arrivati al dunque. C’è poco da aggiungere, l’essenziale lo ha già detto lei. Nel bene e nel male.

IMG_7876

Foto Qui Ischia

Per fortuna, al di là delle critiche fatte con amore, insiste su ciò che le piace. “Le persone sono gentili, ospitali. Anche quando vengo qui a camminare, gli abitanti del posto che incontro, sono sempre molto carini. Anche per questo è una passeggiata magnifica, dopo essere passata per la biblioteca. Questa è la mia tappa preferita, nelle mie uscite della giornata”, e indica il belvedere di Punta Molino. “Vengo qui a respirare aria pulita…Ho ancora una settimana, per fortuna. Tutto questo mi dovrà bastare fino all’anno prossimo”, sorride gentile. L’augurio di un buon prosieguo della vacanza per gente come lei vale doppio e non è una semplice formalità. Dopo esserci salutate, si ferma sul belvedere, dove la lascio in ammirazione del panorama, mentre io proseguo il cammino girando per piazzetta Rittmann. Mi aspetta un altro bel tratto di mare e di terra da godere. E le parole dell’affezionata turista su cui riflettere. Mi viene incontro una grande pianta di aloe già pronta alla fioritura. Nel nostro quasi inverno si affaccia già la primavera.

What Next?

Recent Articles