Ripulita la Spiaggia del Muro Rotto, ma quanta plastica!

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Foto Qui Ischia

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Foto Qui Ischia

Superata la nebbia che aveva avviluppato l’isola e il mare nella prima parte della mattinata, il sole è tornato a splendere e a regalare a questo 30 dicembre un clima dolce da inizio primavera. Le condizioni migliori per trascorrere un po’ di tempo sulla spiaggia. Non solo a godere dei raggi caldi e del profumo intenso del mare, ma anche a fare pulizia dei rifiuti depositati dalle onde. E se n’è trovata di roba, altrochè! L’invito diffuso qualche giorno fa da GIOVANNI CRICCO su Fb aveva colto perfettamente nel segno: anche la spiaggia del MURO ROTTO aveva bisogno di cura e attenzione. Anche se nessuno si tufferà là il primo dell’anno. E anche se è il lido più negletto del territorio ischitano, trasformato da tempo in sversatoio del buco infernale della Siena, pur vantando una posizione unica, che in qualunque altro posto del mondo gli sarebbe valsa ben altra considerazione e tutela. Ma tant’è. stiamo a Ischia e qui anche il paradiso può subire di tutto e con il beneplacito e il caloroso sostegno delle autorità.

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Foto Qui Ischia

Ricordate i dischetti che a migliaia qualche mese fa furono riversati nel golfo di Napoli da un impianto di depurazione malfunzionante? A quanto pare, nonostante gli sforzi profusi allora per recuperarne il più possibile, ne sono rimasti ancora parecchi nel ventre di Posidone, che ne ha restituiti in buon numero anche con le ultime mareggiate. E poi, potevano mancare i pezzi delle famigerate cassette di polistirolo che si segnalano come uno degli oggetti più invasivi e inquinanti del nostro mare? Per non parlare dei resti di bicchieri e piatti e degli altri oggetti di plastica che continuano ad essere dispersi nell’ambiente e che sono tra i principali nemici delle creature marine. Come i cotton fioc, infizzati a decine nella sabbia, spesso inglobati tra le banquette di posidonia e pronti a ritornare in mare, se a terra non ci si occupa di recuperarli. Ciò che stamattina abbiamo fatto al Muro Rotto. E come altri volontari fanno periodicamente sugli altri lidi, per amore del mare e anche per rendere minimamente presentabili le spiagge ischitane quando ombrelloni e lettini sono in deposito.

E che ci sia bisogno di mantenere pulite e fruibili le spiagge anche d’inverno, quando la normale attività balneare è sospesa, lo dimostrano i turisti che anche d’inverno le frequentano. Specie in giornate come questa. E infatti, mentre stavamo sulla spiaggia, è arrivato un gruppetto di ospiti dall’accento nordico, che non hanno esitato a togliersi scarpe e calze per farsi una passeggiata a piedi nudi sulla battigia. Che per fortuna era già stata liberata dal grosso dei rifiuti. Compreso un enorme sacco di plastica spiaggiato, strapieno di altri oggetti di plastica. Nulla si è  potuto fare, però, per le tante deiezioni di cani sparse ovunque, che i proprietari incivili si guardano bene dal raccogliere.

Comunque, ognuno può fare la sua parte per custodire le meraviglie che la Natura ci ha regalato e affidato. Innanzitutto, evitando di gettare rifiuti a terra e a mare e smaltendoli correttamente facendo la differenziata, in particolare della plastica. E poi, quando possibile, prestandosi da volontari a recuperare quanto più possibile della schifezze che il mare ci restituisce. Per non restare passivi e indifferenti rispetto ad disastro ambientale che si sta consumando intorno a noi e che – quel che è  peggio – stiamo consegnando come eredità ai nostri figli.

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