La corsa Caremar annullata a Natale è nell’esposto dell’Autmare alla Procura della Repubblica

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Foto Qui ischia

Non è rimasto relegato alle lamentazioni da social il caso della corsa Caremar cancellata la mattina di Natale per avverse condizioni meteo-marine, mentre partivano regolarmente gli aliscafi, con grossi disagi per i pendolari e gli isolani che dovevano raggiungere la terraferma. L’Autmare, che si è incontrata stamattina con la stampa al Calise di Ischia, ha citato l’episodio come esemplare dei disservizi della Caremar privatizzata in un ESPOSTO alla Procura della Repubblica sui temi caldissimi della mobilità marittima, anche alla luce delle indicazioni/raccomandazioni del Garante, a proposito della separazione tra i servizi OSP, che devono essere assicurati dalla Regione, e servizi aggiuntivi, che deve invece fornire il libero mercato, liberalizzando coerentemente e concretamente infrastrutture e collegamenti.

Questo di seguito il testo dell’esposto presentato stamattina alla Guardia di Finanza e indirizzato al Procuratore della Repubblica di Napoli e, per conoscenza, a Michele Panariello, Segretario Regionale dell’ORSA Campania, a Gennaro Bottiglieri, Segretario Nazionale dell’Orsa marittimi e a Franco Specchio, Dirigente Sindacalista SGB.

Egr. Sig. Procuratore,

 in riferimento al procedimento 307444/16 della Procura della Repubblica di Napoli, di cui si resta in attesa di conoscerne gli esiti, ed a sostegno e ad integrazione di quanto già depositato, la scrivente Ass. Autmare, pone alla Sua attenzione la segnalazione, in oggetto, del Garante della Concorrenza e del Mercato alla Regione Campania circa gli atti e la gestione del settore trasporti marittimi in Campania dal 2016 ad oggi , ritenuti in difformità alle finalità ed alle prescrizioni del Regolamento CEE n. 3577/92. Detta nota scaturisce dalla decisione presa dall’Autorità il 29 novembre 2018 che richiama la DGR della Regione Campania 1/2016  (schema di Linee di regolazione del trasporto pubblico locale marittimo e… ) ed i successivi atti che, per quanto si legge, hanno leso diritti, distorto il Mercato e alterato il quadro dei sevizi, creando una strana commistione tra servizi minimi essenziali assoggettati a Obblighi di Servizio Pubblico e quelli che possono essere offerti a mercato, con ripercussioni sulla mobilità marittima degli isolani e lavoratori pendolari e sulle politiche tariffarie. Non mancano, in detta segnalazione significative riflessioni sugli approdi chiedendo che essi siano disponibili non solo per “ gli operatori incumbent, ma anche per eventuali nuovi entranti ” .

Nascono spontanee le seguenti domanda: si volle favorire qualcuno? Una promessa elettorale?

O una semplice “distrazione” rispetto al rigore richiesto dalla normativa europea?

Da quanto sommariamente descritto è del tutto evidente che gli esposti della scrivente Autmare, richiamati nella comunicazione/esposto del 29 giugno 2018 al PM Giuliana Giuliano, assumano una rinnovata forza e siano degni di un’approfondita lettura e/o rilettura da parte di Codesta Procura!

Le questioni sul tappeto sono : a) la gara per la privatizzazione di Caremar ed il suo iter amministrativo, con un esito che ha valorizzato gli armatori già operanti, consolidando così il monopolio nei trasporti marittimi nel Golfo di Napoli, con conseguenze sulla continuità territoriale degli isolani (oggi, il diritto alla mobilità marittima degli isolani e dei lavoratori pendolari e la qualità dell’offerta sono legate al profitto dei privati; da qui le soppressioni di corse, la riduzione delle tabelle di armamento e la pianificazione di forzati orari lavorativi che incidono anche sulla sicurezza della navigazione !);

b)  un regime autorizzatorio che ha negato e nega le gare per gli affidamenti al di fuori dei beneficiati (leggasi la dichiarata nota del Garante, con conseguenze sul piano tariffario e commerciale ! ) ;

c) la lottizzazione/ spartizione delle aree portuali ( Alilauro a Forio e Ischia, la Snav a Casamicciola e Capri, ..); nessuna corsa aliscafi sulla linea Ischia, Procida, Pozzuoli e viceversa, fortemente proposta da Autmare e tanto necessaria sia per la mobilità marittima di necessità interflegrea (per lavoro, per motivi di salute), sia per tempo libero e culturale e ai fini turistici (un’ulteriore conferma di una lottizzazione commerciale che non lascia spazio all’interno delle società beneficiate e non consente l’ingresso di altri vettori!);

d)  le questioni legate alla sicurezza della navigazione e la certezza delle partenze messe in forse da una gestione al risparmio da parte di Caremar che gode della sovvenzione regionale, anche se ridotta di circa il 44% rispetto alla base d’asta per una”strana scelta“ da parte della Commissione di gara, che ha premiato il massimo ribasso delle società incumbent Snav-Rifim/Medmar e non quello dell’entrante RTI, che ha come mandataria la TTL con un’offerta in riduzione pari al 21% che sicuramente offriva maggiori certezze per il buon esito dell’affidamento anche dal punto di vista economico.

Circa la GESTIONE DELLA CAREMAR DEI PRIVATI, la cronaca di questi anni registra inadempienze contrattuali, un’azione di riduzione delle tabelle di armamento con ingiustificate estromissioni dal lavoro di tanti marittimi di vecchia anzianità lavorativa che lottano da anni ed ancora per il reintegro e/o per il risarcimento di diritto  ed un contratto di II livello che non garantisce i tempi minimi di riposo richiesti dalle leggi dello Stato (un accordo fortemente contestato fin dalla nascita dalla totalità dei lavoratori e bocciato da uno specifico Referendum di due giorni nella Stazione Marittima di Porta di Massa di Napoli:

1-  per l’UTENZA: significativa è la recente interruzione di pubblico servizio del 25 DICEMBRE scorso della Caremar con conseguenze sulla mobilità turistica e relativa inter-modalità e quella dei lavoratori pendolari (la cronaca di quel giorno, tra l’altro, registra una turnazione lavorativa all’Ospedale Rizzoli di Lacco Ameno in alcuni settori allungata oltre ogni ragionevole misura per chi avrebbe dovuto smontare ed avere la sostituzione con i provenienti dalla “terraferma “ !).

2-     per i LAVORATORI MARITTIMI vale l’impegno e la politica del Sindacato marittimi ORSA (unico sindacato non firmatario del detto accordo “ capestro”) sia per una rivisitazione del citato Contratto di II livello e l’occupazione, sia per dare dignità al lavoro marittimo assicurando turnazioni e tempi di riposo compatibili (oggi in deroga alle normative vigenti), anche al fine di garantire salute per il marittimo e sicurezza per tutti (in questo senso è la denuncia che viene dai marittimi e dall’esposto del marittimo Michele Panariello/ Segretario Regionale dell’Orsa marittimi depositato in Procura in data 14 nov. 2018 ).

In attesa di conoscere Sue determinazioni, Voglia accettare gli Auguri di Buon Anno”.

 

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