Un miliardo per l’edilizia sanitaria in Campania, zero euro per il “Rizzoli”

rizE I TRE MILIONI ANNUNCIATI SONO DESAPARECIDOS…

E’ schiarato nat’anno. Con un giorno di ritardo, la Befana ci ha portato un altro regalo. E che regalo! E che sorpresa! Come non avremmo mai potuto prevederne, neppure animanti dal pessimismo più cupo. Merito della prima uscita del BURC Campania del 2019, proprio ieri, 7 gennaio. Un’altra data da tenere a mente e da associare all’ennesima fregatura che ci è stata rifilata. Come isola e come comunità. Già, ve la ricordate la storia dei TRE MILIONI DI EURO PRONTI PER L’AMPLIAMENTO DEL RIZZOLI? Ecco, da quanto uscito oggi sul Burc si è dissolto ogni dubbio: NON era una storia seria, NON era una notizia affidabile, NON era un annuncio fondato. Nel PROGRAMMA DI EDILIZIA SANITARIA pubblicato oggi NON C’E’ UN EURO PER ISCHIA. Nemmeno le briciole del MILIARDO che verrà speso per rinnovare e riqualificare il patrimonio edilizio ospedaliero esistente, di cui vengono riconosciute e messe nero su bianco vetustà e perfino obsolescenza. E a rendere ancora più grave la beffa è che si tratta della SECONDA VOLTA che i fondi per il nostro ospedale SPARISCONO, dopo essere stati dati per certi. Una replica che accentua il senso di frustrazione prodotto dalla lettura delle 71 pagine del documento  del COMMISSARIO AD ACTA per l’attuazione del piano di rientro dai disavanzi del SSR campano (Deliberazione del Consiglio dei Ministri 10/07/2017). Per l’esattezza, il DECRETO N. 100 DEL 20.12.2018. Insomma, un super regalo di Natale, consegnato dalla Befana…

Ci hanno lavorato per mesi per redigere questo Programma di Edilizia sanitaria, la Regione, le Aziende Ospedaliere e le Aziende Sanitarie Locali. Si è partiti da un’analisi approfondita delle varie realtà territoriali, sono stati sciorinati tutti i dati e le statistiche possibili sulle caratteristiche dell’utenza zona per zona e sulla domanda di servizi sanitari territorio per territorio, a fronte della disponibilità già esistente. E sono state individuate le finalità da perseguire: ridurre ricoveri e accessi al Pronto soccorso impropri; garantire l’appropriatezza delle cure; implementare i percorsi diagnostico-terapeutico-assistenziali; potenziare l’umanizzazione dell’assistenza; contrastare la migrazione sanitaria e incrementare l’efficienza e l’efficacia delle cure. In quest’ottica, si è deciso di investire per “la realizzazione di OSPEDALI DI NUOVA CONCEZIONE in sostituzione degli ospedali esistenti, inefficienti, in cattivo stato di manutenzione e di NUOVE SALE OPERATORIE; 2. il POTENZIAMENTO dell’OFFERTA TERRITORIALE, attraverso la realizzazione di nuove strutture in accordo con il nuovo Piano Territoriale; 3. l’acquisto di ATTREZZATURE BIOMEDICALI. Tra gli obiettivi, anche quello  di INCREMENTARE il NUMERO DEI POSTI LETTO, visto che il  PIANO OSPEDALIERO, appena approvato anch’esso dal Commissario, prevede una nuova dotazione di  19.841 posti letto (pari a 3,55 PL per 1.000 abitanti.).

 

I PROGETTI APPROVATI PER L’ASL NA2 NORD

L’aumento riguarderà anche la nostra Asl: 228 posti letto in più,  da 1.119  a 1.347 per oltre un milione di abitanti. Con un patrimonio di edilizia sanitaria che viene descritto come “insufficiente, frammentato e vetusto”. E si evidenzia la mancanza di strutture rilevanti, classificabili come DEA di II livello, tanto che si deve supplire con i presidi di Napoli.

Nella descrizione dei nosocomi esistenti, quello ischitano viene così presentato: ” Il PRESIDIO OSPEDALIERO RIZZOLI, situato nell’isola di Ischia dove risiede una popolazione di circa 60.000 abitanti. Il Presidio viene configurato dunque come PRONTO SOCCORSO IN DEROGA rispetto al bacino di utenza”. DUE RIGHE DUE, che rappresentano l’unico riferimento alla nostra isola. Fatte salve le citazioni nelle schede che inquadrano la dotazione di apparecchiature dell’ospedale e di una struttura convenzionata per la diagnostica.

Il Programma prevede per la nostra Asl le seguenti opere: la costruzione di un OSPEDALE NUOVO a GIUGLIANO, perchè la messa a norma dell’attuale sarebbe ancora più onerosa (64 milioni di euro) ; l’AMMODERNAMENTO della CHIRURGIA e dell’ORTOPEDIA dell’ospedale “Santa Maria delle Grazie” di POZZUOLI (4,5 milioni di euro), unitamente all’ADEGUAMENTO ANTINCENDIO (8 milioni di euro); la realizzazione di una STRUTTURA POLIVALENTE di screening nel Comune di QUARTO (4 milioni di euro) e una a FRATTAMINORE, a supporto e integrazione dell’ospedale “San Giovanni di Dio” di FRATTAMAGGIORE (4 milioni di euro). Infine, la RISTRUTTURAZIONE dell’ospedale religioso ”SANTA MARIA DELLA PIETA’”, con ammodernamento tecnologico del parco di apparecchiature elettromedicali.

Insomma, dopo tante promesse e rassicurazioni circa il finanziamento già deciso per l’OSPEDALE DI ISCHIA, ora abbiamo la prova chiara e inconfutabile che si trattava di una FAKE NEWS. Rilanciata per anni nelle più diverse occasioni da quasi tutti i dirigenti e responsabili della sanità campana e della nostra Asl, come se fosse una cosa certa e già decisa, finanziamento pronto per l’uso!

Eravamo arrivati al punto che ogni volta che si sollevava la questione delle carenze del “Rizzoli”, puntualmente venivano sbandierati i fondi per l’ampliamento del “Rizzoli” come esempio del grande impegno e interessamento per l’isola da parte delle autorità preposte. Della serie: vi abbiamo apparecchiato un’opera di tre milioni di euro, che andate cercando di più?

Invece, era fuffa. Null’altro che una inconsistente illusione. Una promessa infondata. Una clamorosa PRESA PER I FONDELLI, riservata all’intera comunità isolana.

Con l’AGGRAVANTE CHE E’ LA SECONDA VOLTA CHE CI SFILANO I FONDI PER L’AMPLIAMENTO/ADEGUAMENTO DEL “RIZZOLI”. Già una decina di anni fa, i tre milioni assegnati dal CIPE, che dovevano essere solo versati, presero un’altra via, tenendoci peraltro in attesa per anni prima di riuscire ad appurare che ci erano stati sfilati con disinvolta destrezza. E ora ci risiamo. La stessa cifra, la stessa opera annullata, lo stesso impegno disatteso. Infine, LA STESSA BEFFA.

UNA VERGOGNA!!!

E ogni altra parola rispetto a questo schiaffo, l’ennesimo, è superflua.

 

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