Cambia senza preavviso il pagamento dei ticket, al “Rizzoli” mattinata di disagi e proteste

rizAl “Rizzoli” hanno festeggiato l’arrivo della primavera con un grande flop. Quello del nuovo sistema di pagamento ticket completamente informatizzato, che stamattina ha messo a dura prova la “nervatura” delle tante persone che dovevano sottoporsi a prelievi per le analisi o a accertamenti radiografici. Un fulmine a ciel sereno, introdotto senza farlo sapere in giro (sic!!!) che ha creato disagi enormi all’utenza, con lamentele e proteste protrattesi per tutta la mattinata e tanta confusione, dagli inevitabili riflessi sulle attività dei reparti di diagnostica. Finchè, alla fine, non è stato necessario fare un passo indietro, riattivando lo sportello per il pagamento diretto dei ticket! Una situazione incredibile sulla quale è intervenuto il CUDAS ISCHIA, che ha appena diramato il seguente comunicato stampa, stigmatizzando quanto accaduto in via Fundera.

“Quella di oggi è stata una mattinata da dimenticare per quanti si sono recati al “Rizzoli” per usufruire dei servizi dell’ambulatorio di analisi e della radiologia. Con minimo preavviso e minima informazione, infatti, hanno trovato la sorpresa di nuove modalità per il pagamento ticket, tutte esterne all’ospedale, dove era previsto che non si potesse più contare su personale dedicato. E così, spariti gli addetti da un giorno all’altro, i numerosi utenti hanno appreso che avrebbero dovuto provvedere a pagare il ticket presso farmacie e tabaccherie o con una (per i più) farraginosa procedura via internet. Una novità che ha suscitato vibrate proteste da parte dei malcapitati, alle prese con notevoli disagi, per non parlare della perdita di tempo per correre dietro alla nuova procedura, che ha mandato in tilt l’accesso alle prestazioni. Come si sarebbe potuto e dovuto prevedere nel dare l’avvio ad un cambiamento così impegnativo a metà mese, nel bel mezzo della settimana e in un periodo di forte affluenza dell’utenza esterna.

Un pasticciaccio aggravato dalla inadeguatezza dell’informazione sulle nuove modalità di accesso alle prestazioni. E l’ennesima dimostrazione di una inaccettabile sottovalutazione dell’impatto di certe misure sull’utenza, a cui, invece di facilitare procedure e percorsi, si continua a complicare la vita.

Per fortuna, preso atto del flop, verso la fine della mattinata si è deciso di ripristinare il pagamento diretto, almeno per evitare che la situazione si complicasse ulteriormente. Si è fatto, insomma, ciò che si sarebbe dovuto fin dall’inizio della giornata e nei giorni precedenti. preoccupandosi, prima di procedere a qualunque cambiamento, di prepararlo al meglio. Che bisogno c’era di partire il 21 marzo, in gran fretta e senza una capillare informazione preventiva della popolazione? Caso mai, dal 21 marzo, si sarebbe dovuto cominciare a preparare l’applicazione delle nuove regole dall’inizio del mese di aprile. Con la necessaria GRADUALITA’. Come è auspicabile che si faccia ora, dopo questo pessimo esperimento primaverile.

Il Cudas, nel sottolineare la DISORGANIZZAZIONE con cui si è proceduto ad applicare il nuovo sistema di pagamento ticket, invita la Direzione sanitaria del “Rizzoli” e i responsabili aziendali dell’innovazione a CORREGERE LE DECISIONI assunte, al fine di non esporre l’utenza ad ulteriori disagi e disservizi e a preoccuparsi di FACILITARE anche l’accesso alle prenotazioni presso le farmacie e il Cup isolano, dove ci risulta che l’effettuazione di alcune prenotazioni sia particolarmente difficile se non, a tratti, impossibile. E’ intollerabile che chi ha già un problema di salute, debba perdersi dietro complicazioni burocratiche, telematiche e amministrative, perdipiù pagando il (dis)servizio!”.

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