Dopo 16 mesi di silenzio, l’Asl è di nuovo alla ricerca di una sede per la Sir e la Salute mentale!

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Foto Qui Ischia

Sedici mesi buttati. Che si aggiungono ai tanti che li avevano preceduti, sempre nell’attesa dell’esito di una gara di cui, allora, non si erano mai aperte le buste. Intanto, gli isolani hanno continuato ad aspettare la SIR sconsideratamente abolita cinque anni fa, durante una fase disastrosa della gestione dell’Asl Na2 Nord. E anche un CENTRO DI SALUTE MENTALE, in grado di tornare a prendersi cura dei numerosi malati psichici che da troppo tempo sono privi sul territorio di un punto di riferimento, lasciati a sopportare il loro malessere da soli o in famiglie, altrettanto sole, che nonostante gli sforzi non sono in grado di dare le risposte giuste ai loro bisogni assistenziali. Una situazione drammatica, gravissima, incivile. E pure fuori da ogni regola, visto che sono disattesi i livelli di assistenza minimi che obbligatoriamente dovrebbero essere garantiti in ogni angolo della Repubblica. Alla fine, se ne sono ricordati pure a Frattamaggiore e due giorni fa hanno dato il via all’ennesimo AVVISO DI RICERCA DI UN IMMOBILE A ISCHIA DA ADIBIRE A SEDE DEL CENTRO DI SALUTE MENTALE!

Dunque, dal 29 marzo 2019 l’Asl è di nuovo, ufficialmente, alla ricerca di un immobile sull’isola da adibire a sede del Centro di Salute Mentale residenziale e semiresidenziale. E nel leggere la relativa delibera aziendale, finalmente si è venuto a sapere ciò che finora la dirigenza di Frattamaggiore non aveva sentito la necessità, tanto meno il dovere, di comunicare alla cittadinanza isolana, ovvero l’esito della precedente gara, del novembre 2017. Pervenute 4 PROPOSTE, si è ritenuto di non potersi procedere all’aggiudicazione ““in quanto NESSUNA delle offerte presentate dai partecipanti SODDISFACEVA I REQUISITI tecnici, amministrativi ed economici”. E detto in modo così generico, non si capisce proprio perchè si sia aspettato tanto per farlo sapere che anche il secondo tentativo di ripristinare la Sir e il Centro diurno era abortito, neanche si trattasse di un affare di stato. Senza considerare che per valutare solo 4 proposte e ripetere la gara, con il copia/incolla dell’avviso precedente, c’è voluto quasi un anno e mezzo, mentre la Salute mentale rimaneva e resta in piena EMERGENZA.

Comunque, ci risiamo. Il nuovo avviso è stato pubblicato il 29 marzo e come il precedente riguarda la ricerca di un immobile destinato ad ospitare 30 pazienti, 10 nella struttura residenziale e 20 in quella semiresidenziale. Dovrà, quindi, avere una superficie di almeno 500 metri quadri, 250 per la Sir e 300 per il Centro di Salute Mentale e il Centro diurno. I requisiti fondamentali richiesti sono: che sia in regola con la normativa urbanistica e antisismica; che sia conforme alla normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro; in regola con la normativa vigente per gli impianti e in materia di prevenzione incendi. E che Dio ce la mandi buona, almeno stavolta!!!

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