Il Cudas: “Ottima idea il corso pre parto al “Rizzoli”, lo sosterremo a difesa del Punto Nascita”

rizCOMUNICATO CUDAS ISCHIA

Per questa giornata dell’8 Marzo, il Cudas Ischia aveva pensato di organizzare un momento pubblico di informazione e riflessione sulla Salute delle Donne, con un focus sulla questione del Punto Nascita e del futuro dell’Ostetricia Ginecologia dell’ospedale “Rizzoli”, che è seriamente a rischio se, come si prospetta, con il nuovo anno il Punto Nascita isolano – attualmente attivo in deroga – dovesse essere chiuso. Eventualità, questa, che, fin da quando è stata ventilata, ci ha fortemente preoccupati e stimolati ad avviare specifiche iniziative sul territorio per contrastarla attivamente, cercando di convincere le donne isolane a non emigrare in massa per mettere al mondo i loro figli, ma di tornare a farlo a Lacco Ameno, com’era normale fino a pochi anni fa.

Purtroppo, quell’appuntamento a cui tenevamo e nel quale contavamo di lasciare microfoni e visibilità agli operatori del “Rizzoli”, per valorizzare il loro lavoro e le opportunità che vi sono sull’isola, non abbiamo potuto concretizzarlo perché i vertici dell’ospedale hanno ritenuto di non doverci dare neppure una risposta di cortesia alla richiesta di collaborazione che avevamo avanzato.

Ieri, però, abbiamo appreso da un’intervista a Teleischia che i primari dell’Ostetricai-Ginecologia e della Pediatria hanno deciso di promuovere insieme un corso di preparazione al parto e alla cura dei neonati rivolto alle isolane in dolce attesa. Ottima idea e ottima iniziativa, che ci trova pienamente convinti non solo della sua appropriatezza, ma soprattutto della sua opportunità in una fase decisiva per creare le condizioni per la salvaguardia del Punto Nascita in pericolo.

Per quanto ci riguarda, confermiamo pubblicamente la nostra piena disponibilità a sostenere questo progetto e a dare il nostro contributo per la sua condivisione e divulgazione tra la popolazione isolana. Ovviamente, non appena saranno disponibili indicazioni precise sulle modalità di partecipazione come sull’inizio, la durata e gli orari del corso, che evidentemente non è stato ancora definito in tutti i suoi aspetti.

Come Cudas, comunque, contiamo di promuovere e attivare nei prossimi nove mesi anche altre iniziative e occasioni di scambio e di confronto sulla salute delle donne e sul Punto Nascita isolano. Perché, per raggiungere l’obiettivo (difficile) della sua conferma, sono necessari l’impegno, la volontà e la mobilitazione di tutti gli isolani da qui alla fine dell’anno. Quando dovremo scongiurare con la massima determinazione la sciagurata ipotesi di perdita del Punto Nascita e gli effetti devastanti che questo avrebbe a cascata sul funzionamento dell’Ostetricia Ginecologia, sul Nido e dunque la Pediatria e, più in generale, sull’intero nosocomio isolano.

 

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