L’incredibile vicenda della palude della Siena domani sera al TG Campania

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Foto Qui Ischia

La pompa geme in sottofondo mentre, instancabilmente, raccoglie liquido fangoso da gettare a mare. Dalla terra, sul fondo dello scavo, l’acqua continua a zampillare, copiosamente, in diversi punti, fluendo in innumerevoli rivoli verso la parte forse più profonda, dove permane una sorta di “piscina”, nonostante il contemporaneo sversamento a mare. Tutto questo non più solo sotto gli sguardi preoccupati degli ischitani e quelli stupiti dei turisti, ma davanti alla telecamera del TG CAMPANIA, che poco fa è venuto a documentare ciò che da anni avviene all’ingresso di Ischia Ponte. Uno spettacolo indefinibile, alla SIENA, che la bellezza del borgo e del Castello baciati dal sole in lontananza rendono ancora più stridente e oltraggioso rispetto al contorno. Tutto – il brutto e il bello – ripreso dall’operatore RAI, mentre l’inviata intervistava i rappresentanti dell’ASSOCIAZIONE SALVIAMO ISCHIA PONTE. Persone che nel borgo sono nate, che conoscono e vivono i disagi del cantiere infinito ormai dal doppio del tempo che sarebbero dovuti durare i lavori. Persone che ricordano perfettamente com’era verde la vigna/frutteto del Pontano. Persone che sanno, come tutti gli “iscaiuoli”, delle sorgenti sotterranee che accompagnano tutta la costa del borgo, grazie alle quali anticamente crescevano rigogliosi i gelsi nei terreni degli Agostiniani e, più di recente, prima del parcheggio, l’uva pizzutella e le pesche di Nina dell’infanzia dei cinquantenni come me.

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Foto Qui Ischia

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Foto Qui Ischia

E poi, come tanti altri in questi anni, si sono trovati a passare dei turisti. Di Bergamo,  habituèes della nostra isola. E nell’incrociare il crocchio di ischitani intorno alla troupe Rai, hanno esplicitato lo sconcerto che tanti altri, italiani e stranieri, avevano manifestato prima di loro. “Sono tre anni che passiamo qui davanti, quando siamo in vacanza a Ischia – ha dichiarato l’ospite al microfono del Tiggì regionale – e vediamo questo posto sempre nelle stesse condizioni”. Già, lo scempio infinito che sta creando disagi, problemi, preoccupazioni ai residenti e agli operatori commerciali del centro storico. Ma che, soprattutto, sta provocando una ricaduta pesantissima e continuata sull’IMMAGINE TURISTICA del luogo che chiunque viene a Ischia visita, almeno per raggiungere il nostro monumento più famoso.

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Foto Qui Ischia

Dall’acquitrino della Siena al mare davanti alla spiaggia del Muro Rotto. E’ inverno, l’arenile è deserto, il colpo d’occhio del “burgo maris” fino all’Insula Minor dominatrice sull’orizzonte non nasconde l’enorme fiotto d’acqua che, a getto continuo, fuoriesce dall’antico muro di pietra, per essere velocemente inghiottito dalle onde. La telecamera riprende tutto, lo zoom mette a fuoco ciò che da anni avviene anche in estate, nel pieno della stagione balneare, con la spiaggia piena di bagnanti e di bambini che “ciaceano” davanti alla striscia di sabbia alle spalle del cantiere/palude.

Le immagini, le interviste, le testimonianze comporranno un servizio che andrà in onda domani, domenica, nell’edizione serale del TG Campania delle 19.30. Dopo le centinaia di foto scattate dai turisti e rilanciate ovunque di quello sconcio ischitano, adesso tocca alla televisione. E magari qualcuno troverà il modo di svegliarsi e di chiedersi come sia stato e sia possibile su un’isola dove vige il divieto pure di costruire una “parracina”, che gli enti preposti – a cominciare dalla Soprintendenza – abbino potuto AUTORIZZARE quella roba informe e indefinibile in uno dei luoghi più belli del Mediterraneo. Da custodire con cura e preservare per le generazioni future. Quello che non siamo stati capaci di fare. E di cui TUTTI, COME COMUNITA’, “C’AVESSIMO A METTE SCUORNO”. Da domani anche davanti al pubblico televisivo. Amèn.

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