Oltre cento sacche di sangue raccolte a Ischia nel mese di marzo, tornano a crescere le donazioni

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Lo staff della Fidas – Foto Qui Ischia

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L’autoemoteca a Ischia – Foto Qui Ischia

Un altro ottimo risultato, una replica di quello già raggiunto due settimane fa. 51 sacche di sangue raccolte oggi, lo stesso numero raccolto allora. La conferma di un trend positivo per la donazione di sangue a Ischia, che in questi mesi ha recuperato progressivamente quanto si era perso durante il prolungato stop a cavallo tra il 2017 e il 218. Merito dello spirito che anima i volontari isolani, che hanno ripreso a donare con la regolarità e l’impegno costante che li contraddistingue. E merito dell’organizzazione della Fidas-Advs, che non ha mai smesso di lavorare per la ripresa delle donazioni sull’isola e che sta collaborando con la consueta efficienza con l’èquipe dell’Avis, incaricata di venire a raccogliere il sangue sulla nostra isola con la sua autoemoteca, parcheggiata per tutta la mattina nel cortile del presidio “San Giovan Giuseppe” di Ischia.

Anche stavolta le prenotazioni erano state numerose e facevano già supporre che sarebbe stata una domenica fruttuosa. Poi, una ventina di persone in lista non si sono presentate e così ha potuto donare qualcun altro che si era presentato senza preavviso. Sempre donatori abituali, che è il punto di forza della donazione sulla nostra isola e anche la condizione che garantisce la maggiore sicurezza ai destinatari del sangue raccolto e degli altri emoderivati che se ne ricavano. E infatti, dopo averci dovuto rinunciare gioco forza nel 2018, il 7  APRILE tornerà il tradizionale appuntamento con la FESTA DEL DONATORE, durante la quale saranno premiati i volontari più assidui, parte integrante della grande famiglia della Fidas ischitana.

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Dopo il digiuno della donazione – Foto Qui Ischia

“Sono soddisfatto per come è andata anche questa donazione – il commento del presidente Fidas LUIGI TRANI – In questo mese di marzo, abbiamo raggiunto quasi le 150 donazioni, nonostante i tre appuntamenti di cui i primi due molto ravvicinati, per recuperare la data di febbraio che avevamo dovuto saltare a causa delle avverse condizioni meteo. I numeri indicano che esistono ancora delle importanti potenzialità di crescita sul territorio e questo ci stimola a cercare di allargare ulteriormente il gruppo già consistente dei donatori, cercando di coinvolgere sempre più giovani”.

Intanto, sebbene l’intervento dell’Avis stia funzionando bene, la Fidas isolana punta a ripristinare un servizio di raccolta autonomo sull’isola, com’era prima della sospensione di attività dall’aprile 2017. “E’ il nostro prossimo obiettivo – spiega Trani – su cui stiamo concentrando gli sforzi per cercare di raggiungerlo il prima possibile. Anche se il servizio con l’autoemoteca è ampiamente collaudato, non è certo una situazione confortevole come quella che potremmo riavere se i prelievi avvenissero dentro questo presidio”. Dove invece, attualmente,  negli spazi del Cup avvengono solo le fasi di accoglienza, di attesa e di registrazione dei donatori.

La prossima donazione si terrà il 7 aprile al mattino, mentre nel pomeriggio si svolgerà a Barano la Festa del donatore, quest’anno alla sua TRENTESIMA EDIZIONE.

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