Il cantiere affogato

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Il buco della Siena poche ore fa – Foto Qui Ischia

Votta a mare. A tutta forza dal buco nel Muro Rotto. E votta pure a terra. A tutta forza nel grande buco dello scavo, ancora pieno d’acqua. Dove si nota ormai da un po’ un vero e proprio ruscelletto, che alimenta la piscina fangosa da cui emergono delle colonne tronche, di diversa altezza, sormontate dai ferri del cemento armato, contorti e arrugginiti, dalla discutibile funzionalità. E così è passato un altro mese alla Siena. Senza che si sia cominciato a  vedere nessun segnale circa un’imminente svolta nella realizzazione dell’opera in prolungato stand by. Mentre l’acqua del pantano è tanto fangosa da non riflettere più nemmeno il cielo. Che azzurro e scintillante, insieme al mare e al Castello sullo sfondo, regala un minimo di normalità ad una scena da troppo tempo anomala.  E la ginestra ostinatamente fiorita all’ingresso del borgo ricorda l’ennesima primavera con il cantiere ancora aperto e la fine  dei lavori proiettata in un futuro indefinito.

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