L’aiola ad abbellimento del largo di Sant’Antonio a Ischia, in perenne abbandono…

IMG_7458

A parte qualche rosa, l’erbaccia è sempre attuale – Foto Qui Ischia

Ormai le erbacce sono dominanti. E assediano le piante di rose che faticosamente resistono all’incuria permanente. Interrotta, dopo un altro lungo periodo di abbandono, solo in occasione di una manifestazione “di rappresentanza” per il Comune, ormai molti mesi fa. Dopo quella “lavata di faccia” all’ultimo momento, l’aiola nel largo antistante la chiesa di Sant’Antonio alla Mandra è tornata alla sua triste normalità, ovvero alla consueta trascuratezza. Che ne fa un elemento di “scuorno”, piuttosto che di abbellimento in un luogo sempre molto frequentato, anche dai turisti. Ciò che avverrà sempre più spesso nei prossimi giorni e settimane, data la stagione.

Eppure, quell’angolo di Ischia tutto è meno che fuori mano e tanto meno privo di interesse. A parte la vicinanza alla spiaggia dei Pescatori, l’aiola abbandonata si trova proprio davanti all’ingresso della Biblioteca Comunale Antoniana, che è uno dei principali punti di riferimento culturali dell’isola, oltre ad essere un edificio di valore storico, con l’aggiunta di un patrimonio librario e documentario importantissimo. E poi c’è la chiesa che, nonostante gli sfregi subiti con l’ultimo e recente restyling, è anch’essa, con l’annesso convento, uno scrigno prezioso per la sua storia e per le pregevoli opere d’arte che custodisce, a cominciare dai dipinti di Di Spigna. Senza dimenticare, ovviamente, la presenza dell’urna con il corpo di San Giovan Giuseppe e la piccola ma significativa esposizione di oggetti legati alla vita del più bel figlio di Aenaria.

Per tutti questi motivi e anche per la sua caratteristica conformazione e esposizione, quel largo meriterebbe ben altra cura e ben altro rispetto. Non molti anni fa, il Comune volle realizzare la grande aiola circolare, che sarebbe potuta diventare un valore aggiunto per quello spazio. In teoria, perchè in pratica, con l’andazzo del “made in Ischia”, non ci voleva molto a immaginare che sarebbe diventata, invece, un altro pezzo di verde pubblico lasciato alle “rustinie”. E infatti, la previsione è stata puntualmente rispettata. Me che tristezza, che non si riesca a tenere sistemato neanche un morso di terra! E che vergogna pensare all’impressione che ne traggono i forestieri…

What Next?

Recent Articles