Cambio alla direzione sanitaria del Rizzoli, Capuano torna a lavorare in terraferma

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Foto Qui Ischia

Cambiamento al vertice dell’ospedale Rizzoli da questo sabato d’inizio giugno. Con una delibera dell’altro ieri, immediatamente esecutiva, la triade aziendale ha dato il via libera alla RICOLLOCAZIONE del dottor LUIGI CAPUANO, che fino a ieri ha ricoperto l’incarico di direttore sanitario facente funzione del presidio isolano. Per la serie  “pronoveatur ut amoveatur”, Capuano, che era al Rizzoli dalla fine di febbraio 2017, è stato destinato in base al suo curriculum e alla sua formazione e esperienza in ambito igienistico, ad un nuovo incarico di alta specializzazione presso il Dipartimento di Prevenzione aziendale.

Dopo due anni e tre mesi, dunque,  giunge a conclusione la parentesi dell’incarico di direttore sanitario di Luigi Capuano, giunto a Lacco Ameno dopo aver diretto per un altro paio d’anni la RSA Villa Mercede, protagonista (o piuttosto vittima) in questi giorni della gravissima emergenza che sta mettendo a dura prova il personale e a serio rischio i servizi rimasti, dopo il taglio già effettuato del Centro diurno. Peraltro, la cronologia evidenzia come il periodo di minima occupazione dei posti letto della RSA, che oggi l’Asl utilizza come giustificazione alla previsione di un drastico taglio proprio dei posti letto (dal 29 attuali a 20), risale a quel periodo.

Per quanto riguarda l’ospedale, di sicuro i due anni appena trascorsi non si sono segnalati per la soluzione di nessuno dei tanti problemi, criticità e carenze che affliggevano il nosocomio lacchese in precedenza. E che oltre a trascinarsi ancora, sono in gran parte anche peggiorati. Una gestione quanto meno incolore, quella dell’ormai ex direttore sanitario, che non ha mai mostrato particolare preoccupazione né mobilitazione operativa rispetto alle tante emergenze della struttura affidatagli. Gestione perfettamente in linea con gli input della dirigenza di Frattamaggiore, sempre più distaccata e indifferente verso le problematiche isolane e l’esigenza imprescindibile e improcrastinabile di RESTITUIRE agli isolani LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA  equiparabili a quelli che le norme vigenti riconoscono a tutti i cittadini della Repubblica.

NUOVA DIRIGENZA AD INTERIM PER  L’ORTOPEDIA

Sempre a decorrere da oggi e per una durata di SEI MESI, l’Asl ha deciso di affidare la  direzione ad interim dell’Unità Operativo Complessa di ORTOPEDIA  del Rizzoli all’attuale responsabile dell’UOC di Ortopedia e Traumatologia dell’ospedale di Pozzuoli, PASQUALE ANTONIO D’AMATO. Una soluzione temporanea, anche perchè la delibera di nomina pubblicata ieri anticipa che, in attuazione di quanto stabilisce il Piano Ospedaliero rispetto ad una “profonda ristrutturazione della rete”, si dovrà procedere “alle dovute misure attuative e di riorganizzazione”.  Vale la pena ricordare che la riorganizzazione contenuta nel Piano ospedaliero impone che le Unità Operative Complesse guidate da un primario non possano disporre di meno di 20 POSTI LETTO.  Il che, soprattutto per il nostro ospedale isolano, potrebbe comportare una vera e propria rivoluzione dei reparti, compresa l’Ortopedia, con conseguenze che nella nostra particolare realtà isolana sono tutte da valutare e da meditare.

Preso atto di quest’altra novità, è giusto sottolineare l’ottimo lavoro svolto per anni, tra enormi difficoltà e in costante carenza di personale medico, da parte del primario di Ortopedia DARIO SORBO. Sotto la sua direzione, l’Unità Operativa che per il mancato ampliamento non ha mai potuto contare neppure su un reparto di degenza autonomo, ha raggiunto alti livelli di produttività e ha trasformato in routinari degli interventi di chirurgia ortopedica che in precedenza a Ischia non si praticavano.

Nonostante tutto questo impegno e la riconosciuta qualità delle prestazioni erogate, l’Ortopedia isolana negli anni non è stata messa nelle condizioni di garantire assistenza specialistica agli isolani e ai turisti di notte, nei festivi e, per lunghi periodi, neppure dopo le 16 del pomeriggio. E stiamo ancora sopportando, come comunità, di dover viaggiare oltre il mare perché le visite specialistiche, perchè a Ischia l’AMBULATORIO di Ortopedia funziona solo per le emergenze da Pronto soccorso e il post operatorio. Un reparto fondamentale per la popolazione residente e per i forestieri, che numerosi lo utilizzano ogni anno, trattato come la cenerentola della situazione. Invece di potenziarlo per farlo funzionare meglio e abbattere l’alta percentuale di trasferimenti al nord, con costi aggiuntivi altissimi per l’Asl Na2 Nord.

 

 

 

 

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