Gran successo nazionale di “#ZeroBarriere” a Ischia e domenica si torna a donare il sangue

ZeroBarriere - NuotataI commenti sono andati avanti per tutta la settimana. E i messaggi affettuosi, di ringraziamento. Da parte dei tanti partecipanti arrivati da ogni parte d’Italia, che hanno voluto continuare a esprimere così la loro soddisfazione per l’esperienza vissuta a Ischia, una settimana fa, con “#ZeroBarriere”. Il successo di un’idea nata dalla difficile situazione che si registra in Campania ormai da molti mesi, da quando si è regrediti in una condizione di carenza di sangue che, nel recente passato,  era sembrata superata per diversi anni. Salvo poi ritrovarcisi brutalmente dentro, con tutte le difficoltà e i disagi collegati. Che l’estate potrebbe aggravare, perchè – si sa – è la stagione nera della raccolta e, dunque, della disponibilità di sangue e emoderivati. Capitava perfino nelle annate in cui la Campania aveva raggiunto l’autosufficienza, figuriamoci adesso. E nell’imminenza dell’estate, quando c’è la necessità di sensibilizzare al massimo sul problema, per avvicinare più persone possibile alla donazione, una manifestazione di richiamo sul mare, ambientata all’ombra del Castello Aragonese, poteva essere un’ottima vetrina per attirare l’attenzione sulla donazione volontaria di sangue. Come effettivamente è stato.

Il nuoto era già stato al servizio della buona causa della donazione di sangue. La FIDAS nazionale, a cui aderisce l’Associazione Domatori Volontari di sangue di Ischia, per diverso tempo aveva organizzato una traversata a nuoto dello Stretto di Messina. E l’iniziativa, opportunamente rilanciata negli anni  aveva funzionato, finchè  si era svolta. Perché allora non riprendere da lì il discorso della sensibilizzazione, spostando nella magica cornice del Castello Aragonese una nuotata pro donazione di sangue? L’intuizione della Fidas ischitana guidata da LUIGI TRANI, che aveva cominciato a lavorare a questo progetto qualche mese fa, si è  rivelata felice. Con il vantaggio aggiuntivo di essere riuscita a creare già sul territorio isolano una rete di collaborazioni preziosa per  l’ottima riuscita di un fine settimana da ricordare. Con l’imprimatur della Fidas nazionale, che ha portato in dote la partecipazione dei tanti donatori giunti a Ischia dal resto della Penisola per l’occasione. Che ha avuto anche il ritorno mediatico su cui si puntava per far viaggiare, con le immagini dei nuotatori intorno al Castello, il messaggio che donare fa bene non solo alla SALUTE degli altri, ma anche alla propria.

Già, perché anche su questo si fonda l’opera di divulgazione della cultura della donazione e di reclutamento dei volontari. Il donatore di sangue abituale è una persona che ha cura della sua salute; che segue stili di vita sani e una corretta alimentazione; che ogni volta che va a donare, si sottopone a tutte le analisi. E, quindi, una giornata di sport, a mare, è una situazione assolutamente appropriata. Ed è indicativo che sia stata vissuta con uno spirito per nulla competitivo, valorizzando la partecipazione corale a un piacevole evento sportivo nella consapevolezza di dare un contributo a far conoscere il bisogno di sangue e a diffondere il valore straordinario della donazione. Ne è stato un esempio il primo nuotatore arrivato, dopo il giro del Castello, al traguardo sul piazzale delle Alghe a Ischia Ponte. Proprio lui, giovanissimo, ha voluto che gli organizzatori passassero il riconoscimento previsto per il primo classificato,al secondo. Un gesto ancora più meritevole di sottolineatura, consolidato il contesto fortemente competitivo in ogni ambito in cui viviamo. E invece tra i donatori valgono realmente altri valori, che l’appuntamento ischitano ha avuto il pregio di far emergere e di valorizzare.

“Sono molto soddisfatto, stiamo ricevendo tantissimi messaggi da tutta l’Italia – ha spiegato il presidente Trani – e diversi partecipanti ci hanno chiesto di replicare. E proprio questa è l’idea,, stiamo già lavorando alla prossima edizione. Perchè l’allarme sangue e l’appello ai cittadini a donare sono vitali per la carenza estiva e questo varrà anche negli anni a venire”.

Intanto, dopo i riscontri verbali si aspetta quello più importante: una maggiore partecipazione alle donazioni programmate durante la stagione estiva appena iniziata e oltre.  Si comincia già domenica prossima, il 23, la seconda data di questo mese di giugno. A Ischia il movimento è in crescita,, anche grazie ai giovani, ma si può fare di più. Ci sono tanti malati che aspettano e che hanno bisogno che altri facciano un piccolo, fondamentale atto d’amore e di civiltà. Vale per Ischia, vale per ogni altro luogo. Ma intanto diamoci da fare qui…

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