Più nascite meno cesarei, è iniziato il rilancio del Punto Nascita del Rizzoli

rizCOMUNICATO CUDAS E’ un bel segnale, confortante e incoraggiante. Questo 2019 ha fatto registrare ad oggi un incremento delle nascite al “Rizzoli”, dopo anni di continuo calo, fino a mettere a rischio la conferma del Punto Nascita sulla nostra isola. Una situazione estremamente seria, vera e propria emergenza, che avevamo denunciato fin dall’inizio dell’anno, preoccupati che potesse materializzarsi lo spettro del taglio del Punto Nascita ischitano come paventato dal Ministero, dopo la proroga concessa per l’anno in corso. Prospettiva tanto più inquietante considerato che a determinare il drastico calo non era stato uno choc demografico, bensì l’abitudine sempre più diffusa tra le donne isolane di andare a partorire in cliniche convenzionate napoletane.

Un esodo non motivato da esigenze sanitarie, se non in alcuni casi, e che si accompagna ad una altissima incidenza di parti cesarei, in barba alle raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e dello stesso Ministero della Salute. E un altro dato positivo, in controtendenza, è proprio la RIDUZIONE DEI PARTI CESAREI presso il “Rizzoli”, dove si è passati negli ultimi due anni da una percentuale del 48% ad una del 25%, molto più vicina al limite del 15% indicato dall’OMS, nella massima tutela e garanzia di sicurezza della salute delle madri e dei bambini. Evidentemente, cominciano a produrre frutti le iniziative varate negli ultimi mesi a Lacco Ameno, dove è partito un percorso di PREPARAZIONE AL PARTO in collaborazione tra il reparto di Ostetricia-Ginecologia e quello di Pediatria che sta ottenendo ottimi riscontri, sottolineati dai giudizi delle utenti, largamente positivi, come le recensioni sull’assistenza al parto e ai neonati. Risultati che rendono giustizia sia alla professionalità del personale sanitario sia alla dotazione ospedaliera, a cominciare dalla sala operatoria vicina alla sala parto che rappresenta una condizione di lavoro ideale. Capace di fare del nostro “Rizzoli” un presidio meglio dotato e organizzato di tante delle strutture private che ancora accolgono l’esodo delle partorienti isolane in terraferma.

Nel salutare con compiacimento la novità positiva che arriva dal “Rizzoli”, auspichiamo la conferma e il consolidamento di questa tendenza positiva, con un ulteriore incremento delle donne che sceglieranno di sfruttare le opportunità disponibili sull’isola, invece di trasferirsi a Napoli, con i disagi e le difficoltà pratiche che ciò sempre comporta. Come Cudas, ribadiamo la nostra piena disponibilità a dare il nostro appoggio, supporto e contributo alle iniziative utili che saranno messe in campo per fermare l’esodo delle partorienti e far tornare a nascere i piccoli isolani sulla loro/nostra isola, come è naturale e giusto che sia.

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