Punto Nascita del Rizzoli, il 4 ottobre corso simulazione in sala parto per gli addetti

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Foto Qui Ischia

Si svolgerà venerdì 4 ottobre il secondo CORSO DI SIMULAZIONE IN SALA PARTO, destinato agli operatori dell’ospedale “Rizzoli”. Una intera giornata di full immersion promossa dall’Asl per approfondire le tematiche relative al parto, ma soprattutto per effettuare con il personale addetto le simulazioni delle modalità di intervento nei casi più particolari e imprevisti . In sostanza, un’importante occasione di aggiornamento e/o addestramento, per garantire un alto standard qualitativo nell’assistenza alle donne e ai neonati, come è fondamentale che sia nei Punti Nascita. A maggior ragione, in quello di un ospedale isolano che, operando in deroga rispetto al migliaio di parti raccomandato in generale dal Ministero per l’esistenza stessa di un Punto Nascita, deve essere sempre pronto a gestire al meglio le diverse situazioni che possano presentarsi in sala parto.

Articolata in diversi momenti, la giornata vedrà la partecipazione dell’équipe al completo dell’OSTETRICIA-GINECOLOGIA diretta dal dottor DE VITA, sempre in stretta collaborazione con la PEDIATRIA-NIDO diretta dal dottor PARISI e con la partecipazione di relatori esterni, che presenteranno relazioni sui temi a cui è specificamente dedicato questo secondo corso: l’importanza della comunicazione nel Punto Nascita; il rischio clinico, strategie per allontanarlo; sicurezza in sala parto, con l’analisi di casi clinici; strategie per favorire il parto spontaneo; protocolli di stimolazione personalizzati. E poi una SESSIONE PRATICA, con le simulazioni sui manichini, con focus sul parto distocico.

Questo secondo corso sottolinea anche il nuovo corso che è stato avviato nell’ultimo anno al “Rizzoli” sul fronte del rilancio del Punto Nascita isolano, a serio rischio di soppressione da parte del Ministero della Salute per il costante decremento del numero di parti registrato fino a qualche tempo fa. Non perché sia drasticamente diminuito anche a Ischia il numero delle nascite, ma a causa dell’esodo di centinaia di donne verso strutture, quasi sempre private convenzionate (a carissimo prezzo per l’Asl e per il sistema sanitario in generale). Un ESODO INGIUSTIFICATO dal punto di vista sanitario e della qualità dell’assistenza, se non in casi rari e specifici in cui è necessario rivolgersi a strutture specializzate.

Al “Rizzoli”, infatti, ci sono condizioni e strumentazioni più che adeguate a partorire e a seguire al meglio madri e figli dopo il parto. Condizioni, come la dotazione di una sala operatoria dedicata a fianco alla sala parto per ogni emergenza o la presenza di un pediatra h24 che le strutture della terraferma non sempre sono in grado di garantire. A cominciare proprio dalla disponibilità permanente di un pediatra per prendersi cura del neonato dalla nascita nelle prime ore di vita.

Punti di forza che, insieme all’addestramento permanente del personale e al CORSO PRE PARTO che viene effettuato da qualche tempo, hanno consentito di ottenere già una inversione di tendenza con un aumento del 10 per cento dei parti. Con il dato importantissimo di una riduzione dei cesarei al 25 per cento, che è un dato ottimo per la Campania, maglia nera per i cesarei (basti vedere le percentuali delle strutture cittadine) rispetto alle direttive del Ministero e alle indicazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che ha fissato la soglia fisiologica dei cesarei al 15 per cento. Ma L’INCREMENTO DEI PARTI AL “RIZZOLI” VA CONSOLIDATO E RAFFORZATO, CON L’OBIETTIVO DI TORNARE A FAR PARTORIRE LA MAGGIORANZA DELLE ISOLANE SULLA LORO ISOLA, EVITANDO VIAGGI E TRASFERIMENTI DISAGEVOLI E IN GRAN PARTE INUTILI PER LE MADRI E PER I BAMBINI.

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