(c.s.) IL 21 novembre si festeggia in Italia la Giornata Nazionale degli Alberi durante la quale, su iniziativa di Legambiente, si piantano alberi in tutta Italia. Il Comune d’Ischia celebra l’albero lanciando un’iniziativa a lungo termine: 1000 alberi piantati entro la fine del 2022.
Parliamo dell’operazione Gussone il noto botanico di corte a cui dobbiamo, già dall’800, la presenza delle pinete a Ischia.
«Come realtà territoriale, – ha dichiarato il Sindaco ENZO FERRANDINO – abbiamo un tesoro rappresentato da pinete e boschi che rendono tipico il paesaggio. Purtroppo, negli anni, il proliferarsi di alcune malattie ha finito per comprimere questa ricchezza che la natura ci ha riservato ed è giusto, quindi, che si fortifichi una coscienza civica per promuovere attività di preservazione. Purtroppo – ha continuato il primo cittadino – le patologie fitosanitarie hanno causato la morte di diversi pini secolari e per questo abbiamo intrapreso azioni di ripiantumazione di un numero cospicuo di alberi».
Gli uffici preposti al verde pubblico si stanno occupando di redigere le linee guida dell’operazione Gussone e, attraverso l’investimento di fondi comunali e Metropolitani, saranno piantati 1000 alberi in due anni.
«Siamo nell’anno dell’ambiente – ha dichiarato l’assessore CAROLINA MONTI– e stiamo lavorando di concerto con le associazioni a cui sta a cuore questo tema per portare avanti tante iniziative in favore del verde». Una su tutte ha visto rimettere in sesto le pinete del territorio comunale dai ragazzi del Reddito d’Inclusione ottimamente coordinati da Lucia Oliva, ora più ordinate e vivibili.
«Il verde – ha concluso il Sindaco Enzo Ferrandino - è uno dei punti all’ordine del giorno di questa amministrazione e altra iniziativa, intrapresa dall’inizio dell’anno 2019, è quella che vede piantato un albero per ogni nato. Ad oggi sono stati piantati circa 50 alberi su 90 nati. Speriamo che nel tempo si possano ripopolare le nostre aree verdi che, con orgoglio, da sempre abbiamo prospettato ai nostri visitatori e migliorare, così, il nostro contesto urbano».