L’Asl Na2 Nord ha deciso di pagare di più chi lavora in prima linea

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Foto Qui Ischia

Letta e considerata da Ischia più che una notizia è una notiziona: l’Asl Na2 Nord ha deciso di pagare di più i medici che lavorano di più, producono di più e operano nei reparti considerati di “prima linea”, ovvero pronto soccorso, 118 e reparti ad alta criticità. Frattamaggiore lo ha reso noto oggi con un comunicato in cui si sottolinea che è il primo provvedimento del genere in Campania, forse destinato a fare da apripista a iniziative simili da parte delle altre Aziende sanitarie locali. Anche perchè è frutto di uno specifico accordo con i sindacati a cui è andato il ringraziamento del Direttore generale.

Dal nostro punto di vista isolano, ciò che sembra più interessante di questa vicenda è la constatazione, supportata dalla dichiarazione del manager Antonio D’Amore, che l’Azienda ha l‘autonomia e la discrezionalità per scegliere di riconoscere incentivi e/o gratificazioni economiche ad alcune categorie di dipendenti, in base alla valutazione del loro particolare ruolo e funzione e delle condizioni particolari in cui operano. Tanto è vero che si sottolinea il lavoro in “prima linea” e lo stesso D’Amore ci tiene a evidenziare che il “percorso premiante” tiene conto “del pericolo di aggressioni e dello stress correlato ad alcuni lavori“…

Bene. A proposito di “stress” e di “prima linea”, cosa ci può essere di più “correlato” e calzante del lavoro nell’ospedale di un’isola? Vogliamo ricordare le difficoltà e i disagi dei medici, infermieri e Oss che fanno i pendolari tra la terraferma e le isole e dei loro colleghi isolani che debbono farsi carico ad ogni evento meteo di coprire turni e assenze degli operatori impossibilitati a raggiungere il posto di lavoro?

Sono anni che si invocano incentivi dinnanzi alle enormi, a volte insormontabili difficoltà a reclutare medici e infermieri disposti a venire a lavorare a Ischia, con un conseguente pesantissimo depauperamento dei servizi presso il nostro ospedale “Rizzoli”. Se ne è riparlato solo pochi giorni fa rispetto alle criticità verificatesi nei giorni delle tempeste di vento e di mare. Sembrava che l’Asl non fosse abilitata a risolvere il problema, ma a questo punto ci dobbiamo ricredere. La dirigenza aziendale e i sindacati hanno la possibilità di prevedere incentivi economici e, dunque, è lecito chiedere e aspettarsi che provvedano concordemente al più presto a varare a inizio anno un altro “percorso premianteper chi lavora o verrà a lavorare nell’ospedale isolano. Se non c’è l’ospedale dell’isola “in prima linea”, quale altro? 

 

(c.s.)  Nell’ASL Napoli 2 Nord saranno pagati di più i medici che lavorano di più, fanno cose più difficili, producono di più e sono nei reparti di “prima linea” come per esempio: pronto soccorso, 118, reparti ad elevata criticità. È questo il risultato della nuova deliberazione di revisione della graduazione delle funzioni, adottata questa settimana dall’Azienda Sanitaria e concordata con le organizzazioni sindacali della dirigenza medico-veterinaria.

Il Contratto Collettivo Nazionale della dirigenza medico-veterinaria, infatti, prevede che una quota della retribuzione accessoria possa essere modulata tenendo conto della strategicità del ruolo svolto. In base a questo principio l’ASL Napoli 2 Nord ha scelto di premiare i medici che lavorano in ambiti che si caratterizzano per la complessità tecnica ed organizzativa, la produttività, la maggiore intensità di cure e che, lavorando in “prima linea”, sono maggiormente oggetto di aggressioni; si tratta della prima esperienza di questo tipo in Campania.

Dice Antonio d’Amore, Direttore Generale dell’ASL Napoli 2 Nord “Il Contratto Collettivo Nazionale sia per i dirigenti che per infermieri ed OSS permette di differenziare la retribuzione accessoria, in ragione dell’orientamento strategico dell’Azienda. Sappiamo bene che il pericolo di aggressioni e lo stress correlato ad alcuni lavori è particolarmente elevato in reparti ad elevata criticità. Per questa ragione abbiamo realizzato un percorso insieme ai sindacati – che ringrazio per la fattiva collaborazione – per indicare tra i criteri premianti: il lavorare in aree deputate all’emergenza quali Pronto Soccorso e 118. Ad oggi abbiamo chiuso l’accordo coi sindacati della Dirigenza Medico-Veterinaria mentre stiamo discutendo criteri simili coi rappresentanti sindacali dei lavoratori non dirigenti. Grazie a questo nuovo modello, lavorare al 118 o al Pronto Soccorso diventerà un criterio economicamente premiante.”

Tale iniziativa si aggiunge alle tante azioni che l’ASL Napoli 2 Nord ha messo in campo per supportare gli operatori che sono in “prima linea”. Negli ultimi tre anni, infatti, l’ASL Napoli 2 Nord ha avviato un lavoro articolato per ridurre le violenze sugli operatori: tutte le strutture di Pronto Soccorso sono state dotate di telecamere a circuito chiuso, sono stati realizzati speciali corsi di formazione, è stata introdotta la figura dello psicologo in Pronto Soccorso, è stata realizzata una campagna di informazione circa il ruolo degli operatori in sanità. Grazie a queste iniziative nel 2019 si è assistito ad un decremento del 70% delle aggressioni fisiche sugli operatori rispetto all’anno precedente: nel 2018 erano state oltre 100, nel 2019 sono state complessivamente 32.

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