Zaro, lettera del Vas al Ministro dell’Ambiente con invito

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Foto Qui Ischia

Riflettori accesi su Zaro, con le sue tante bellezze a far da contraltare al grave degrado a cui la stanno condannando, da anni, l’indifferenza (nel migliore dei casi) e le scelte improvvide di istituzioni e amministrazioni pubbliche. A sollevare la questione, come già altre volte, è stato il rappresentante isolano del Vas Campania, Nicola Lamonica, che proprio oggi ha inviato una nota al ministro dell’Ambiente Costa, come accompagnamento ad “un vecchio scritto ( in allegato ) che Le inviai sui fattacci ambientali che accadono a Zaro, promontorio del Comune di Forio ( isola d’Ischia ) in prosieguo di una politica degradante, se non distruttiva, dimostrata dalla Pubblica Amm.ne di Forio dagli anni ’70 ad oggi in uno con tutti gli Enti superiori, compresa la Soprintendenza di Napoli”. Con il contestuale invito a Ischia “per una “ passeggiata ecologica” che possa far sentire la presenza dello Stato a sostegno di una politica di indirizzo alternativo che dia garanzie di recupero e valorizzazione del Sito dal punto di vista culturale e scientifico e come area di svago e di salute che una destinazione a Parco offre, anche per l’affermazione di una rinnovata economia turistica che sia di guida per il Comune e per l’isola tutta”.

Di seguito lo scritto inviato in allegato al Ministro riguardo alla situazione di Zaro:

Egr. Sig. Ministro Costa,

anzitutto il cordiale saluto  dell’Associazione VAS Campania che qui rappresento e mio personale per quanto sta facendo nel rispetto e nel rigore del mandato assegnatoLe e per quanto vorrà e potrà fare a favore del meraviglioso sito di Zaro nel Comune di Forio (isola d’Ischia) “espressione alta di biodiversità e di cultura”, oggi oggetto di ulteriori devastanti interventi ambientali:

a)        per l’ubicazione dell’Ecocentro dei rifiuti urbani differenziati che l’Amm.ne Comunale di Forio si ostina a voler realizzare in contrasto con il parere vincolante e contrario della Soprintendenza a Beni Ambientalie Culturali di Napoli.

Una scelta, quella dell’ubicazione dell’ecocentro, che risulta in contrasto con le prescrizioni del vigente Piano Paesaggistico, con l’art. 167 del Codice dei beni culturali e del paesaggio (di cui al D,Legs. 22 /01/2004, n. 42)   e col contesto culturale ed ambientale che l’area di Zaro esprime come patrimonio dell’Isola e della Regione Campania.

Altre “forzature“ sono riscontrabili nelle delibere 156/ 2010, 140/ 2012 relative alla realizzazione del   “centro di raccolta rifiuti in area comunale di Punta Caruso” , sostenuto e reso operativo da un infelice parere favorevole della Soprintendenza napoletana del 2/02/2012 e successiva autorizzazione di proroga del 9/11/2012 fino al 30/06/ 2013. Successivamente, il “ ripensamento “ tardivo ed il NO della Soprintendenza espresso con nota 22563 del 7/ 8/ 2013 per qualsiasi intervento nella zona in contrasto col Piano Paesaggistico, certamente non accantonabile e/o superabile con successivo parere comunale di compatibilità di discutibile validità;

b)        per il degrado che l’area boschiva subisce per abbandono di materiale di risulta e per effetto di estese ed inconcepibili devastanti “ potature” , a dir poco azzardate ed incontrollate.

Le chiediamo, pertanto, un auspicabile Suo impegno diretto con sopralluogo affinché possa meglio valutare i fatti su denunziati in atto ed intervenire per porvi un freno sia in termini di prevenzione che di proposizione istituzionale, non escludendo procedure di bonifica e di conservazione di un’area che va recuperata alla sua naturalità ( Punta Caruso ), parte della più ampia area di Zaro che per le peculiarità che presenta è fonte di valori, di economia e di benessere per Forio e l’isola d’Ischia e che va, pertanto, difesa e valorizzata come bene comune: “Un’area di biodiversità, di macchia mediterranea e di bosco che in uno ai suoi sassi emergenti, alla conformazione e caratterizzazione geomorfologica ed alla cultura che anima ed ospita, è unica al Mondo. Un pezzo di Forio e dell’isola di una ricchezza incommensurabile che merita una scelta diversa da quella del degrado e dell’immondizia: un progetto di grande respiro … Zaro sito dell’Unesco?“.

 

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