Tra poco Cristina Gambi e Villa Dohrn a Presa Diretta sul “climate change”

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Gambi al Museo del Mare – Foto Qui Ischia

Non c’è telegiornale ormai che non abbia in scaletta qualche notizia sul cambiamento climatico. Stasera il focus è sugli orsi polari, che vedono ridursi progressivamente i loro territori, a causa dello scioglimento dei ghiacci, e che non riescono più a procacciarsi cibo sufficiente per sopravvivere e soprattutto per far crescere le loro macilente cucciolate, sempre più a rischio. Temi di cui si occupa da qualche tempo la scienza, con una sempre maggiore mobilitazione di cervelli e risorse. Come racconterà tra poco la nuova puntata di Presa Diretta, in onda dalle 21.10 su Raitre. A parlare saranno gli esperti che si occupano dei cambiamenti climatici in ogni parte del pianeta. Compresa la nostra isola, dove presso “Villa Dohrn“, ovvero l’Acquario di Punta San Pietro, si stanno svolgendo studi di primaria importanza sugli effetti del’acidificazione dei mari, conseguenza dell’aumento di CO2 nell’atmosfera, che è strettamente legato alla situazione del clima.

Tra gli intervistati del programma di inchiesta di Raitre, ci sarà anche Maria Cristina Gambi, la nota ricercatrice ormai ischitana d’adozione che dirige “Villa Dohrn” e che, in particolare, segue i progetti scientifici sull’acidificazione che vengono realizzati da università e centri di ricerca internazionali nei laboratori naturali scoperti sotto il Castello Aragonese e davanti alla Spiaggia della Mandra. Proprio Cristina Gambi, approfondendo le indicazioni di pescatori e subacquei, ha identificato e pubblicato su prestigiose riviste scientifiche le emissioni di “bollicine” dal fondo del mare, che creano naturalmente habitat sottomarini simili a quelli che potrebbero diffondersi se la temperatura media di mari e oceani continuasse a salire. Siti resi esemplari dalle manifestazioni di vulcanesimo secondario che si registrano lungo le faglie sommerse intorno alla costa nord-orientale dell’isola, diventata così un punto di riferimento scientifico di valore mondiale. Un primato donato da Madre Natura che possiamo rivendicare con orgoglio, ma sempre sperando che le caratteristiche dei nostri laboratori sommersi restino l’eccezione e non diventino mai la regola…

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