Domenica 15 donazione di sangue a Ischia per l’enorme carenza in Campania

donaziione2La situazione è grave, anzi gravissima. Lo era già da mesi e la faccenda del coronavirus l’ha inevitabilmente peggiorata. E ora la Campania è in piena emergenza per la carenza di sangue ed emoderivati. Che comporta il rinvio di interventi chirurgici anche di somma urgenza, come ben sei trapianti di midollo su altrettanti bambini al Santobono. E se il governatore in persona, in uno spazio televisivo dedicato al famigerato Covid 19, ha rimarcato il problema, vuol dire che il limite di guardia è stato già superato o è sul punto di esserlo. Cosa ben nota alla Fidas ischitana che costretta, suo malgrado, a cancellare la donazione dell’8 marzo, stava “scienzianno” da allora su come e quando far ripartire la macchina delle donazioni in ossequio alle prescrizioni, alle accortezze e alle precauzioni imposte dal coronavirus. Una riflessione che ha prodotto ora la decisione di fare raccolta ogni domenica almeno per il mese di marzo. E si comincerà domenica prossima, 15 marzo, presso il presidio San Giovan Giuseppe di Ischia Ponte, utilizzando l’autoemoteca dell’Avis che dall’anno scorso presta la sua opera a supporto delle donazioni ischitane.

Stavolta non si potrà arrivare all’ultimo momento, per donare, ma bisognerà prenotarsi sulla pagina Fb Donatori di sangue Ischia, per rendere possibile l’organizzazione accuratissima che pretende il particolare momento attuale. Non ci sarà sala d’aspetto, infatti, ma bisognerà attendere all’aperto, rispettando rigorosamente le distanze, di essere chiamati uno alla volta per la registrazione e le operazioni preliminari e poi per procedere al prelievo, nell’autoemoteca, anche lì uno alla volta. Ovviamente, si sta provvedendo a tutti i presidi necessari per garantire la massima igiene e sicurezza ai donatori e agli operatori, che poi non è una novità per la Fidas di Ischia, anche se ora le attenzioni di sempre dovranno essere moltiplicate.

D’altra parte, la donazione di sangue non solo è consentita anche nelle restrizioni imposte dal decreto “Io resto a casa”, ma è caldeggiata dalle autorità sanitarie per evitare che la sanità campana finisca in ginocchio per il deficit di sangue piuttosto che per il Covid. Peraltro, la donazione non comporta alcun rischio e il sangue non dovrà essere sottoposto a nessuna quarantena nè verifica ulteriore rispetto a quelle accuratissime già in essere, perchè non è attraverso il sangue che si trasmette il virus. 

Dunque, mai come stavolta, chi può, doni. Un gesto di generosità e di alto volontariato ancora più importante, prezioso e encomiabile in piena, doppia emergenza.

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