Gli incontri in mare con i cetacei: emozione e senso di responsabilità

delfini

delfini – ph. OMD

Ce ne sorprendiamo ancora. E questa in sé è una buona cosa, che dà il giusto valore a un’esperienza forte e sempre emozionante: incontrare in mare dei cetacei che danno spettacolo con la loro bellezza e le loro evoluzioni. Ma dobbiamo anche essere consapevoli di avere, da ischitani, un privilegio per nulla scontato, anzi decisamente raro. Nel nostro mare di “casa” c’è un Santuario dei Cetacei, uno dei più importanti – e riconosciuto come tale – del Mediterraneo.  Dove vivono stabilmente varie specie, addirittura sette, più che nel famoso santuario internazionale del Mar Ligure. Oltre a delfini (stenelle, tursiopi e rarissimi esemplari di delfino comune), grampi, globicefali, capodogli e balenottere comuni. Il loro “campo base” corrisponde notoriamente al canyon sommerso di Cuma, tutelato dalla Zona D della nostra Area Marina Protetta. Ma è chiaro che si possono fare begli incontri anche ben oltre quell’area. A me è capitato la settimana scorsa con un piccolo branco di delfini che saltavano sull’acqua passata Procida verso Capri e ieri sono state avvistate due balenottere tra Ischia e Procida, che sono state inevitabilmente immortalate in un video.

Guardandolo si notano comportamenti comprensibili suggeriti dalla curiosità e dalla voglia di godere di uno spettacolo naturale speciale. Il fatto è che esistono delle regole, stabilite da un accordo internazionale che si chiama ACCOBAMS, che sono finalizzate a tutelare gli animali da disturbi che a noi possono sembrare minimi o neppure tali, mentre invece rappresentano un grosso rischio per gli animali e i loro delicatissimi sistemi di comunicazione. Proprio per avere la sicurezza di poter godere ancora noi e chi verrà dopo dell’emozione di questi straordinari incontri marini, dobbiamo tutti agire responsabilmente nel rispetto delle esigenze di quelle stupefacenti creature. 

Avvistando dei cetacei, le imbarcazioni in transito sono tenute a seguire le regole prescritte dal codice internazionale Accobams. In particolare va lasciata ai cetacei la scelta di avvicinarsi all’imbarcazione. Bisognerà aver cura di seguire una rotta sempre parallela a quella del branco ed evitare di tagliargli la strada o di dirigersi direttamente verso di esso. E’ prescritto, inoltre, di ridurre la velocità ai tre nodi e sono sconsigliati bruschi cambiamenti di rotta e accelerazioni improvvise. 

 

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