Il Cudas su De Luca: registriamo che le nostre istanze hanno avuto risposta

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Foto Qui Ischia

(c.s.) Una delegazione del CUDAS ha presenziato questa mattina a Lacco Ameno alla presentazione dei progetti di ampliamento degli ospedali di Ischia e Procida da parte del governatore Vincenzo De Luca e del direttore generale dell’Asl Na2 Nord Antonio D’Amore. E abbiamo registrato con soddisfazione che hanno trovato risposte e soluzioni concrete diverse delle questioni che quattro anni fa, in questo periodo, avevano sollecitato e motivato la prima grande manifestazione popolare organizzata dal Cudas, da poco costituitosi, per salvare l’Utic a rischio e per garantire anche agli abitanti dell’isola i livelli essenziali di assistenza riconosciuti agli altri cittadini della Repubblica. Poi, nel settembre di quell’anno 2016, il 13 settembre, consegnammo un elenco di proposte all’appena nominato commissario dell’Asl Na2 Nord, Antonio D’Amore. Tra le necessità imprescindibili vi era proprio il potenziamento e ampliamento dell’ospedale Rizzoli e altre richieste correlate. In seguito, la nostra voce si è alzata con forza a salvaguardia del Punto Nascita ischitano e, con migliaia di firme a corredo, per ottenere il riconoscimento di incentivi a chi accetta il disagio di venire a lavorare sull’isola. Altro tema oggetto di un importante annuncio nella giornata di oggi.

L’AMPLIAMENTO DELL’OSPEDALE

All’uscita dalla fase di emergenza/isolamento Covid, avevamo chiesto a che punto fosse la pratica per l’ampliamento dell’ospedale “Rizzoli”. Temevamo che in questi mesi tutto si fosse fermato e che potessimo perdere di nuovo l’opportunità che era già sfumata uns decina di anni fa. Abbiamo saputo oggi che il progetto per costruire la nuova ala del presidio isolano è stato approvato, che è stato acquistato il terreno per costruire dalla Diocesi, che in settembre sarà approvato anche il progetto esecutivo, al quale seguirà la gara d’appalto per l’assegnazione dei lavori, il cui avvio è in programma per il 2021 e dovrebbe durare un anno e mezzo. Al termine, Ischia avrà quasi un raddoppio dei posti letto, una struttura di 2800 metri quadri, con un incremento del 52 per cento di quella attuale. L’Oncologia sarà potenziata e trasferita al Rizzoli, si disporrà di nuovi posti letto anche per la lungodegenza e la riabilitazione, saranno garantiti spazi e servizi essenziali al personale sanitario, saranno rinnovate la sala d’attesa e l’accettazione con la riapertura della bouvette interna, saranno riorganizzati gli ambulatori e gli spazi per le degenze al primo e al secondo piano del nuovo ospedale. E’ stato sottolineato dallo stesso De Luca che sarà confermato il Punto Nascita di Ischia, seppure in deroga agli standard numerici nazionali, e anzi saranno rafforzati i servizi legati a quel settore. E’ prevista la totale digitalizzazione dei servizi, potenziamento dell’applicazione delle moderne tecnologie.

L’aggiornamento delle strumentazioni, già avviato, vedrà l’arrivo a settembre della nuova Tac a 64 slide e degli ecografi tridimensionali per migliorare la capacità diagnostica.

IL NODO DEL PERSONALE E DELLA ZONA DISAGIATA

Il presidente della Giunta regionale ha sottolineato la scelta di qualificare i servizi sanitari sulle isole per assicurare una maggiore tranquillità di vita ai residenti e anche ai turisti. Anche i presidi sulle isole usufruiranno dell’incremento di personale reso possibile dalla fine del decennale commissariamento, che ha visto una perdita di 13500 operatori sanitari. Sono programmate 7500 assunzioni: “la condizione per il salto di qualità di una sanità che anche nell’emergenza Covid ha evidenziato delle eccellenze nazionali in Campania”. Nel ricordare che la Campania è da anni fortemente penalizzata nella ripartizione delle risorse nazionali per la sanità, tanto da ricevere come contributo pro capite meno di tutte le altre regioni, De Luca ha annunciato l’intenzione di puntare ad un riequilibrio “per non essere rapinati ogni anno di 300 milioni di euro”.

Al termine del suo intervento, il governatore ha toccato la spinosa questione della difficoltà cronica di reclutare personale sanitario per i presidi delle isole, riconoscendo i disagi anche economici che vanificano i tentativi di assunzione. A tale proposito, ha reso noto che la Regione stanzierà risorse ad hoc per garantire un doppio straordinario a chi accetterà di lavorare sulle isole.

LA POSIZIONE DEL CUDAS

Come CUDAS, prendiamo atto che anche questa risposta va nella direzione che avevamo più volte sollecitato e auspicato, confidando che quanto annunciato venga a luce in tempi brevi. In un breve scambio con il governatore, abbiamo ricordato che resta da risolvere la questione SIR, per la quale ci risulta che comunque l’Asl – con la quale il dialogo su questa e le altre problematiche è sempre aperto, franco e “sul pezzo” – stia lavorando concretamente sul territorio. Da parte nostra continueremo a dare il nostro contributo propositivo e attivo, anche nel monitoraggio del corretto funzionamento dei servizi e dei bisogni sanitari della comunità dell’isola d’Ischia e dei suoi ospiti.

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