L’Asl fa chiarezza sul tampone positivo, dopo una giornata di bufale

coronamobileIl Covid ci aveva già dimostrato nei mesi scorsi di prestarsi benissimo alla diffusione di ogni sorta di bufale, illazioni, esagerazioni, amplificazioni e chi più ne ha più ne metta. A quanto pare, l’estate non ha risolto il problema, visto che da ieri sera se ne sono dette e sentite di tutti i colori sul caso di positività identificato ieri, su cui è intervenuta oggi una nota ufficiale dell’Asl che fa chiarezza sulla vicenda specifica e fa piazza pulita delle fake che giravano senza sosta e (ormai) senza controllo. Compresi numeri assurdi e ridicoli che il passaparola aveva moltiplicato e amplificato a dismisura, ovviamente prescindendo dalla realtà.

La nota dell’Asl Na2 Nord: 

«In merito al caso della Signora M.M.P.G. di origine dominicana risultata positiva al Covid19, il tampone del Cotugno ha confermato quanto rilevato dai sanitari del Rizzoli di Ischia.
Al momento, tuttavia, gli esiti dell’indagine epidemiologica portata avanti dall’Asl Napoli 2 Nord risultano tranquillizzanti. La donna, infatti, era rientrata sull’isola il giorno 16 dopo un soggiorno di 14 giorni a Livigno, ospite del figlio e della nuora, individuata come caso indice in quanto positiva.

Il giorno 17, presentando dei sintomi febbrili, MMPG si era recata all’ospedale Rizzoli dove, immediatamente è stata inserita nei percorsi dedicati ai sospetti COVID-19 e sottoposta al tampone rapido.

All’esito positivo del tampone rapido, la paziente – come da protocolli regionali – è stata trasferita al Cotugno con barella di biocontenimento sull’idroambulanza dell’Asl Napoli 2 Nord. Le condizioni della paziente risultano buone.

L’indagine epidemiologica ha evidenziato che la donna attualmente non svolge alcuna attività lavorativa e che gli unici contatti stretti avuti sull’isola nelle 24 ore intercorse dal suo ritorno sono stati la nuora, la nipote e la figlia. Al momento tutti costoro sono in sorveglianza sanitaria e non presentano alcun sintomo riconducibile al Covid19. L’ASL per prudenza ha attivato anche la sorveglianza allargata, mettendo in quarantena i contatti indiretti della paziente».

Visto che l’infezione è ancora presente in Italia e nel mondo, va da se che un MARGINE DI RISCHIO ESISTE ed è per questo che TUTTI DOBBIAMO ESSERE PRUDENTI E ATTENTI NELL’ADOTTARE LE ACCORTEZZE CHE BEN CONOSCIAMO. Invece di farci prendere da reazioni scomposte rispetto a una notizia come quella della signora positiva, salvo poi fregarcene di indossare la mascherina e bene dove è necessario e di evitare assembramenti e eccessive vicinanze fisiche. Non a caso, l’Asl ha fissato protocolli precisi e stringenti a titolo preventivo, anche per quanto concerne i flussi turistici, almeno quelli controllabili.

Rispetto al periodo di quarantena generale, il nostro ospedale non è più un presidio Covid, ma, com’era giusto e ovvio in questa fase, ha ripreso la sua normale attività, assolutamente indispensabile per residenti e forestieri. Il tutto senza abbassare la guardia sul fronte delle attenzioni preventive. E infatti il pronto soccorso del Rizzoli è letteralmente blindato e l’ospedale chiuso a tutti gli estranei, compresi i familiari dei ricoverati.

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