In una strana estate in cui l’isola, peraltro affollata, ha rinunciato ad una programmazione minima di manifestazioni e di appuntamenti anche di natura culturale, ha fatto eccezione la terza edizione del Blueblitz, la full immersion fotografica di due giorni – mercoledì 19 e giovedì 20 – nel Regno di Nettuno per catturare panorami, abitanti e storie del mondo sottomarino. Una iniziativa realizzata dall’Area Marina Protetta delle Isole Flegree, in collaborazione con il Circomare di Ischia e Procida, che si è conclusa sul Castello Aragonese con una interessante serata, articolata in vari momenti e con diversi ospiti, ricca in ogni segmento di spunti di riflessione, di contributi e di testimonianze. A cominciare da quelle fotografiche, frutto della due giorni che ha visto dedicarsi alla ricerca delle particolarità del mare ischitano i componenti dei nuclei subacquei della Capitaneria di Porto di Napoli e dei Carabinieri insieme a numerosi appassionati guidati dai diving.
A sottolineare l’importanza dell’appuntamento annuale del Blueblitz e l’attenzione che si è conquistato finora anche oltre l’isola, è stata la presenza alla conferenza stampa finale, moderata dal giornalista Pasquale Raicaldo, del comandante generale del Corpo delle Capitanerie di Porto Giovanni Pettorino. Nel saluto istituzionale portato anche a nome degli altri colleghi isolani, il sindaco di Forio, Francesco Del Deo, ha evidenziato la necessità di affrontare e risolvere al più presto la questione della depurazione sull’isola, su cui sembra si stiano facendo progressi, sollecitando al contempo risposte sulla depurazione del Garigliano e del Volturno, il cui inquinamento finisce nel golfo di Napoli, con effetti negativi anche per la nostra isola in certe condizioni meteomarine.
Per fortuna, nonostante la mancanza di depurazione e i problemi legati agli scarichi dalla terraferma, fiumi compresi, il mare ischitano, per la conformazione geologica dei fondali e per la presenza delle grandi praterie di Posidonia, si distingue per la straordinaria biodiversità delle specie animali e vegetali che lo popolano. Biodiversità che è dall’origine l’ispiratrice del Blueblitz, finalizzato a raccontarla ai fruitori del mare, anche per indurli a comportamenti responsabili e virtuosi, come ha sottolineato il direttore dell’Area Marina Protetta Antonino Miccio. Che ha messo l’accento sul valore assoluto dei posidonieti che circondano Ischia e Procida, polmoni di ossigeno e “catturatori” di anidride carbonica equiparabili alle foreste a terra, di cui va garantita la tutela, in particolare dai danni degli ancoraggi indiscriminati.
Particolarmente godibile è stata la selezione fotografica che ha sintetizzato il Blueblitz 2020. Commentata brillantemente dal professor Villani, che era stato anche autore delle belle immagini raccolte nel Regno di Nettuno e diffuse via web durante il lockdown, su un progetto di divulgazione dell’Area Marina. La scelta di due dei siti più pregevoli e amati dai subacquei, le Formiche e Sant’Angelo ha regalato suggestioni a profusione, mostrando una ricchezza di vita, di colori e di forme del nostro mare, anche grazie alla varietà dei fondali, che non ha nulla da invidiare agli ambienti marini tropicali, da cui peraltro provengono alcune specie ormai stanziate da tanto lungo tempo nel golfo da non poter essere più considerate “aliene”.
IL SACRIFICIO DI NATALE DE GRAZIA
La serata dedicata al mare è stata l’occasione per presentare “Navi mute” un libro inchiesta sul traffico di rifiuti tossici e radioattivi su navi mercantili fantasma e sul sacrificio del comandante Natale De Grazia, capitano di fregata, una brillante carriera nel Corpo delle Capitanerie di Porto, membro del pool istituito presso la Procura della Repubblica di Reggio Calabria proprio per indagare sulle navi dei veleni. E con il veleno lo assassinarono venticinque anni fa, per fermare lui e l’inchiesta, che stava finalmente imboccando la strada giusta. Una storia che si intreccia con le morti ancora senza giustizia di Ilaria Alpi, Miran Hrovatin e Mauro Rostagno; uno dei più fitti e – purtroppo – misconosciuti “misteri” italiani, oggetto finanche di una Commissione d’inchiesta parlamentare, oltre che di inchieste giudiziarie che tuttavia non hanno ancora prodotto risultati, tanto meno portato all’accertamento di responsabilità e all’individuazione dei colpevoli. Un’opera coraggiosa, firmata da Gianpiero Cazzato e Marco Di Milla, anch’egli uomo della Guardia Costiera, con la partecipazione e il supporto attivo del Corpo delle Capitanerie di Porto a questo primo progetto editoriale, a cui altri seguiranno con la casa editrice All Around.
E l’ammiraglio Pettorino ha scelto la serata sul Castello per rendere ancora omaggio a Natale De Grazia, medaglia d’oro per merito alla Marina, a cui ha annunciato che sarà intitolata la prima motovedetta di una nuova serie che sta per prendere il mare. Un fedele servitore dello Stato che attende ancora che sia fatta verità e giustizia sul suo assassinio e che, soprattutto, sia fatta luce sul traffico di scorie nucleari gestito dalle ecomafie di cui l’Italia è stata per decenni snodo fondamentale.