Carissimi …. Sindaco, Presidente del Consiglio e Consiglieri tutti
La discussione sul PUC di Forio, al di là di ogni riferimento legislativo specifico – che comunque non va sottovalutato, violato o raggirato – dà l’occasione al Consiglio Comunale di Forio di definire, dopo anni ed anni di inadempienze, l’indirizzo politico-amministrativo per la gestione del territorio e per la sua riqualificazione, da non sottovalutare in un momento così difficile che viviamo per le incidenze da pandemia e per l’allarme climatico in atto ( ! ).
Il PUC è, dunque, un atto importante che legittimità nel rispetto di regole condivise le aspirazioni di tutti, assicurando diritti soggettivi e collettivi nella conservazione dei beni primari del territorio ( paesaggio, biodiversità, identità ) che costituiscono il patrimonio comune su cui costruire il futuro nella discontinuità per assicurare salute, benessere e sviluppo; una scelta che è oltretutto strategica sotto il profilo socio-economico per una riqualificata offerta turistica che determina. Ma il nostro sogno ben presto svanisce qui!
Infatti, l’aggregazione socio culturale dell’isola d’Ischia che qui rappresento, non ravvisa negli atti definitivi all’odg del Consiglio Comune di oggi nessuna positiva novità, se non in peggio, rispetto al grido d’allarme che essa lanciava al Sindaco ed al Consiglio con lettera del 21 nov. 2019 con prot. 364056; una lettera che associamo alla presente e che ci porta ad una dura e ragionata riflessione su quanto è stato fatto e presentato oggi all’approvazione del Consiglio Comunale. Un’avversione al PUC, convinta nella procedura e nei contenuti:
- circa l’ter procedurale è giusto ricordare che esso parte con DGM del luglio del 2016 con carenze di indirizzi iniziali, prosegue senza una piena trasparenza con consultazioni che escludono l’associazionismo ambientalista e socio-culturale dell’isola ( come WWF, Italia Nostra, Legambiente e VAS, la Stanza, il Germoglio, … ), si prolunga nel tempo e sempre nel ristretto gruppo operativo e con atti di GM e termina in data odierna con una dichiarazione allarmate inserita nei due atti dirigenziali del 16/12/2020 e precedente laddove i Dirigenti comunali di competenza specifica esprimono il loro parere favorevoli “ a condizioni che vengano rispettate le prescrizioni contenute nei pareri acquisiti e che siano ..” per poi affermare che “ la verifica di difformità o dichiarazioni mendaci da parte dei progettisti su tutto quanto esposto e dichiarato negli elaborati tecnici agli atti, inficiano la validità del presente provvedimento” .
Da qui nascono fantasiose considerazioni sulla validità degli atti in relazione alle dichiarazioni di coerenza alle strategie a scala sovracomunale, anche perché nella sezione “Amministrazione Trasparente” del sito istituzionale del Comune di Forio non stati “ ripubblicati” gli elaborati adottati con del. 110/218, mentre restano“ illeggibili” quelli elencati a pag. 8 della Delibera GM 123 del 18/12/2020; sicché allo stato attuale non è verificabile se ed in che misura i progettisti del PUC abbiano recepito le ulteriori prescrizioni di Città metropolitana e Soprintendenza.
- circa il merito, affermiamo che il PUC adottato
a) esprime una sopravvalutazione delle esigenze abitative al 2026
A tal proposito, gli atti depositati al Comune attestano una divergenza numerica sul fabbisogno abitativo desunto dai tecnici progettisti e quello calcolato dalla Città Metropolitana di Napoli di cui al relativo PTC ( Piano Territoriale di Coordinamento Metropolitano). La formula Fp+Fa–Ae = fabbisogno edilizio[1]dà ai progettisti foriani come risultato 1551 alloggi come fabbisogno complessivo al 2026, contro i 574 alloggi ricavati dai tecnici della Città Metropolitana!
Chi ha ragione? Certamente emerge una strana forzatura nel PUC in approvazione che ignora, oltretutto, l’abusivismo edilizio sanabile ( quello dei due condoni nei limiti della legalità ! ): una scelta illogica, oltre che essere in contrasto con le direttive-guida regionali e metropolitane, dal momento che determina un enorme ingiustificato consumo di suolo!
b) favorisce l’incremento volumetrico alle strutture alberghiere ed extra alberghiere
La relazione F6 nelle NTA ( Norme tecniche di Attuazione ) all’art. 50, comma 4 ribadisce la possibilità di incrementi volumetrici fino a 120 posti letto, compatibilmente con la vincolistica vigente; cioè come dire “chi tiene santi realizza”.
A tal proposito è giusto ribadire che la norma in parola resta incompatibile con le prescrizioni di uso e salvaguardia del PTT vigente che sull’isola d’Ischia vieta ogni incremento di volume con la sola eccezione di quelli destinati all’adeguamento igienico-sanitario della case rurali, delle piccole unità abitative.
Dalla lettura delle controdeduzioni alle Osservazioni, approvate dalla GM con del. 72/209, è emersa una stranezza: è stata ritenta accoglibile la proposta di “ Mezzatore Hotel” di modificare il citato art.50 comma 4 sostituendo alla dicitura “ nel limite del 10% della volumetria esistente” la dicitura “ nel limite del 15% della volumetria esistente”; sicché a semplice richiesta di un albergatore i progettisti ( e con essi la Giunta ) hanno ritenuto di dare via libera ad un ulteriore incremento dei volumi esistenti pur confermando che “ alle strutture ricettive non è applicabile il regime derogatorio dell’art. 17 del PTP riservato solo agli adeguamenti tecnologici ed infrastrutturali .. “. Da qui la nostra richiesta di sopprimere il citato art. 50 comma 4 del PUC adottato, per la sua incoerenza con le prescrizioni sovraordinate e per l’ illecito consumo di suolo che determina con un incremento delle superfici della aree urbanizzate. ai danni delle aree naturali;
c) non fornisce l’analisi e non dà alcuna scelta urbanistica agli insediamenti produttivi, artigianali .. esistenti così come indicato nelle direttive relative al dimensionamento indicate nella proposta di PTC; in sostanza non risolve il ”fai da te” di alcuni insediamenti produttivi ( depositi, .. ) messi in evidenza dalle osservazioni della Città metropolitana e della Soprintendenza; per es.
- nessuna soluzione per le attività commerciali all’ingrosso: quindi nessun diritto alla continuità dell’iniziativa imprenditoriale e lasciando al vicino la possibilità di decidere della sorte dei tanti che vi lavorano;
- nessuna soluzione per l’ubicazione del Centro di Raccolta e trattamento dei veicoli fuori uso della Ditta Calise ( un’esigenza primaria socialmente utile per il territorio e l’isola! ), nonostante questa abbia usufruito finora e per circa trent’anni di ogni atto amministrativo per restare aperto;
e pertanto il PUC così come proposto nega una scelta qualificante per la vivibilità del territorio NON eliminando rumori, emissioni di polveri, odori sgradevoli da combustione, .. e nega anche stabilità e diritti ad alcune attività artigianali
a) mancanza di scelte necessarie negli Ambiti di Trasformazione per servizi /di cui alle nostre Osservazioni al PUC depositate al Comune con 12114 del 18 aprile 2020 :
1- nessuna soluzione per l’isola ecologica /
2- nessun accenno al mercato di Forio centro;
3- al parcheggio sotterraneo a S. Vito,
4- …..
Circa l’area di Punta Caruso - Zaro
- plaudiamo all’allargamento dell’ATs1 e diciamo NO ai volumi consentiti nelle schede d’ambito;
- denunciamo l’incoerenza della Soprintendenza che nel 2013 dà un’autorizzazione paesaggistica a danno di un’area vincolata;
- chiediamo la bonifica dell’intera area con rimozione dei materiali delle tre vecchie discariche comunali;
- chiediamo per l’intero promontorio di Zaro una nuova destinazione d’uso “dalla difesa alla gestione” con l’istituzione del Parco Naturale di Zaro; esso darebbe una svolta significativa alla nostra visione culturale del territorio, non più centro di affare individuale ma occasione d’interessi collettivi che parlino di natura, cultura e di rinnovata offerta di vivibilità e di economia.
In sostanza non resta altro che riproporre al Consiglio di restituire il PUC adottato alla Giunta Municipale per le opportune verifiche, correzioni e rielaborazioni , per poi riproporlo al Consiglio, non trascurando momenti di democrazia e di partecipazione
Grazie per l’attenzione, cordiali saluti
Nicola Lamonica