Vivara, accordo tra Amp e Riserva naturale dello Stato per il controllo via mare

 

IMG_1879Lo straordinario patrimonio di biodiversità dei fondali e delle coste dell’isolotto di Vivara, collegato a Procida con un ponte, sarà da oggi ancor più tutelato. L’area marina protetta Regno di Nettuno ha infatti avviato, nel periodo in cui l’urto dell’impatto antropico può avere maggiori conseguenze sugli ecosistemi, un pattugliamento via mare giornaliero del perimetro dell’isolotto.
Un’attività supplementare di sorveglianza che rientra nell’ambito di un accordo di collaborazione con la Riserva Naturale dello Stato: i due enti, che condividono le finalità istituzionali, rafforzeranno così il pattugliamento della costa di Vivara e del golfo di Genito in raccordo con i competenti  organismi  di vigilanza, rappresentati dalla Guardia Costiera e dall’Arma dei Carabinieri. Grazie a tale servizio di sorveglianza integrato, nei giorni scorsi sono stati già stati segnalati prontamente all’Arma dei Carabinieri alcuni accessi abusivi, oltre il cancello sul ponte che collega Vivara a Santa Margherita, di persone che via mare o addirittura scavalcando il cancello si sono avvicinati alla Casa del Caporale, punto di accesso a Vivara. Azioni, queste, che determinano un grave pericolo in particolare  per l’eventuale innesco di incendi boschivi. Sono prontamente intervenuti sia i Carabinieri della locale stazione di Procida, sia i Carabinieri Forestali, che vigilano sull’area naturale protetta, anche mediante la motovedetta della compagnia di Ischia.
“Nelle settimane scorse il cancello sul ponte era stato vandalizzato, ma la piena collaborazione tra la famiglia Diana, proprietaria dell’Isola e la riserva statale di Vivara ha scongiurato accessi abusivi sul prezioso isolotto”, ha sottolineato Rino Esposito, presidente della Riserva naturale statale di Vivara.
A una puntuale azione di vigilanza e pattugliamento affiancheremo, come al solito, anche una efficace azione di sensibilizzazione e informazione, rivolta in particolare ai diportisti e finalizzata a una piena comprensione della necessità di tutelare ecosistemi così preziosi”, spiega il direttore dell’area marina protetta Regno di Nettuno, Antonino Miccio.

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