L’incontro del Cudas con D’Amore, in attesa di riscontri agli impegni resta la mobilitazione

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Foto Qui Ischia

Comunicato stampa CUDAS                                                          Ischia 12 settembre 2016

Si è svolto stamattina, presso la sede dell’ ASL NA2 Nord a Monteruscello, l’ incontro tra il direttore generale Antonio D’ Amore e la delegazione del CUDAS Ischia guidata dalla presidente Gianna Napoleone.
Il comitato ha presentato e consegnato i venti punti di un suo programma di interventi da realizzare in tempi ragionevoli, tesi ad un miglior funzionamento dell’ ospedale e dei servizi sanitari territoriali.

Il comitato ha tenuto a puntualizzare che nell’ indire manifestazione del 28 Luglio scorso, a differenza di quanto pareva emergere da voci e articoli di stampa, non aveva paventato una chiusura dell’ ospedale, come testimoniato dai comunicati, dagli inviti  e dai volantini prodotti .

Alle affermazioni di D’ Amore, che si dichiarava stupito che tale manifestazione si fosse tenuta proprio mentre egli si stava attivando per risolvere alcune criticità riconosciute anche attraverso sue visite ispettive improvvise,  la delegazione del CUDAS puntualizzava di non aver mai voluto esprimere alcuna contrarietà al suo operato , bensì che, pur scindendo  le responsabilità dell’ attuale gestione della ASL da quelle del periodo commissariale, intendeva ribadire la gravità delle carenze e delle inadeguatezze  caratterizzanti l’ unico presidio isolano,  menzionando tra l’ altro le infestazioni  manifestatesi recentemente, lo stato del complesso ospedaliero in genere e le carenze di personale.

Si sollecitava, altresì, un intervento di riorganizzazione del CUP (Centro Unico Prenotazioni), che oltre a superare le attuali difficoltà di accesso ed utilizzo,  mirasse a risolvere l’ interferenza con il reparto oncologico, situazione che pone oggettivi problemi  pratici oltre a ledere la privacy e la dignità dei pazienti.

In merito alle infestazioni, il direttore assicurava una verifica dell’ attuale situazione per poi provvedere, ove accertata, ad una rapida soluzione.
Riguardo al CUP, il comitato riceveva sollecitazione a verificare  inadempienze nel funzionamento del servizio di prenotazione telefonica dedicato, da lui indicato come la corretta alternativa disponibile.

Inoltre lo stesso D’ Amore, riguardo alle sue visite al Rizzoli,  conveniva sullo stato “scandaloso” in cui aveva trovato i reparti di Medicina e di Pronto Soccorso, dichiarando di aver nominato un primario temporaneo per la prima e avviato alcuni lavori nel secondo,  anche per attivare l’ OBI.
Nel condividere l’esistenza delle annose criticità rilevate dal comitato in merito alle carenze di personale, egli ha inoltre illustrato le difficoltà nel reclutamento dello stesso, ricordando in proposito la sua proposta di riconoscimento dell’ Isola quale sede disagiata, anche quale fonte di incentivo per il personale di terraferma ad accettare incarichi sul nostro territorio. A tal proposito, citava quale esempio un concorso recentemente indetto per l’ assunzione di uno specialista in cardiologia mai portato a buon fine per mancanza di candidati disponibili.

Tra le questioni direttamente affrontate, vi è stata quella della  SIR e della Salute mentale di cui sono state evidenziate le discutibili scelte della passata gestione.
Riguardo le difficoltà di reperimento di sedi idonee per le strutture sanitarie, come lamentato dal direttore,  il comitato ha reso edotto D’ Amore circa il blocco dell’ avviso pubblico bandito nel 2014  per una nuova sede SIR, trovando riscontro da parte della competente funzionaria all’ uopo interpellata.
Il direttore,  comunque,  vincolava la soluzione dei problemi della salute mentale isolana ad un riordino complessivo dell’ intero dipartimento dedicato in territorio Asl.

Al termine dell’ incontro, il direttore, in pieno spirito collaborativo, invitava il comitato a sollecitare anche ogni altro referente istituzionale e dirigente sanitario sul territorio a cooperare, per quanto di loro competenza, alla risoluzione delle criticità.

Per questo comitato, l’ esito dell’ incontro, pur prendendo atto delle aperture dimostrate dal D’ Amore, conferma il fallimento delle politiche sanitarie regionali campane degli ultimi anni nel loro complesso, in quanto tra sprechi enormi,  vischiosità burocratiche e assurdi meccanismi amministrativi  produce, a fronte di grosse spese, emergenze in serie, la cui soluzione risulta poi di difficilissima gestione e risoluzione.

Il Comitato, in attesa di riscontro in merito alle assicurazioni ricevute dal direttore, svolgerà nei prossimi giorni una puntuale opera di verifica e denuncia delle criticità del settore sanitario, riservandosi di valutare ulteriori azioni di lotta.

Antonello Impagliazzo
Portavoce Cudas.

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