Proprio l’altro ieri non avevo potuto fare a meno di notare in quali pessime condizioni fosse il verde del largo antistante la Chiesa di Sant’Antonio alla Mandra e l’ingresso dell’attigua Biblioteca. L’aiola piena di erbacce, trascurata, con la pianta centrale – una palmetta – non proprio rigogliosa. Per non parlare degli aranci amari nei quattro vasi di plastica, ancorati a terra: rachitici e pieni di rami secchi, sul punto di seccare completamente. Altrettanto malconci mi erano parsi i platani, ben più datati, che non erano mai stati così malridotti negli anni precedenti.
Ed ecco che poco fa mi è arrivata questa informativa dal Centro Studi Isola d’Ischia, che spiega l’origine del malessere almeno dei platani, che, tra l’altro, è specie protetta nel Comune d’Ischia. E si tratta di una spiegazione tanto inaspettata quanto preoccupante. Quale animale bipede può aver fatto una cosa del genere? A chi davano e danno fastidio quegli alberi che abbellivano il largo in modo discreto, offrendo ombra durante l’estate al termine dell’assolatissima salita dal mare? Speriamo che qualcuno, in Comune, si occupi dell’appropriata e tempestiva segnalazione del Centro Studi sui platani. E che, al contempo, anche per lanciare un segnale chiaro agli incivili, si provveda ad una sistemazione decorosa dell’aiola centrale e a curare o sostituire gli aranci rinsecchiti. Quello è un bell’angolo di Ischia, che non merita di essere trascurato com’è adesso. E nemmeno la gratuita distruttività di certi esemplari umani che non hanno rispetto per nulla.
QUESTO IL TESTO DELLA NOTA TRASMESSA ALL”UFFICIO TECNICO DEL COMUNE DI ISCHIA DAL CENTRO STUDI SULL’ISOLA D’ISCHIA:
“Per i provvedimenti che riterrete opportuno adottare segnaliamo quanto segue:
Avendo i due platani radicati nello spiazzo antistante la biblioteca Antoniana mostrato, già dal mese di agosto scorso, segni di sofferenza, abbiamo chiesto all’agronomo Francesco Mattera, componente del Comitato Scientifico di questo C.S.I.I. ed esperto di fitopatologia, di accertare la causa del fenomeno.
La visita accurata del professionista ha dato come responso l’AVVELENAMENTO dei due alberi con una sostanza chimica sistemica dal forte potere fitotossico, somministrata per irrorazione delle parti verdi dei due alberi . Probabilmente si tratta di Gliphosate, ma il responso ultimativo si potrebbe avere con un’analisi spettrofotometrica da eseguire in un laboratorio specializzato. Trattasi quindi di un gravissimo atto doloso compiuto da ignoti, a carico del verde pubblico del Comune di Ischia.
Dott. Antonino Italiano, Presidente del Centro Studi Isola d’Ischia”.
Chiunque avesse informazioni utili riguardante il gravissimo atto è invitato a collaborare per colpire i responsabili.