Fiumi, laghi e acquitrini per le strade, a Ischia che inverno ci aspetta?

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Foto Qui Ischia

L’aggettivo “eccezionale” non è più appropriato. Ormai è già da un po’ che quelli che potevano essere considerati dei fenomeni meteo rari e particolari, si verificano invece sempre più di frequente e non solo d’inverno, tanto da essere entrati a far parte della normalità, sebbene si manifestino con notevole intensità. Come le piogge sempre molto copiose che è diventato difficile catalogare come “eventi” - benché la parola sia ormai inflazionata - visto che si registrano quasi ad ogni perturbazione. Perciò, se prima la rarità dei violenti acquazzoni e temporali poteva rendere poco pressanti i problemi ad essi connessi, adesso non è più possibile far finta di nulla e restare passivamente in attesa degli effetti della prossima “bomba d’acqua”. E di questo dovrebbero rendersi conto soprattutto amministratori e tecnici comunali, che continuano a sfornare lavori che non risolvono nulla, nonostante il tempo e il denaro spesi.

In questi anni, in qualche caso senza interrompere neppure d’estate, abbiamo assistito ad una fioritura di cantieri stradali dal centro alla periferia, che hanno bloccato le varie zone per mesi, non di rado a più riprese negli anni. Eppure, alla ripresa delle piogge autunnali rieccoci alle prese con fiumi, laghi, acquitrini, che creano disagi a “zeffunn”, ma anche tanti rischi per l’incolumità delle persone.

Aveva fatto sorridere, qualche giorno fa, l’immagine su Fb della canoa usata su strada. Una provocazione, certo, ma neppure tanto, perchè in certe zone, a Ischia, neppure gli stivaloni da pesca sono più sufficienti per guadare fiumi, perfino con le “rapide”, e laghi profondi, che restano per giorni. E le aree “trattate”, dove le opere fatte sarebbero dovute servire anche per evitare questi effetti macroscopici, non sono apparse meno colpite di altre, in cui si sarebbe dovuto intervenire da anni, ma non lo si è fatto. E, forse, visti i risultati nulli registrati altrove, non sarebbe comunque cambiato granché.

Tra le strade oggetto di tante attenzioni per nulla, il caso più eclatante è quello della sempre più disastrata Leonardo Mazzella, simbolo dei lavori col marchio “made in Ischia”, garanzia di inutilità. Ma anche via Michele Mazzella, via Sogliuzzo e via Pontano, via Nuova Cartaromana, la strada di Casalauro, quando piove si trasformano comunque in torrenti limacciosi, difficili da percorrere con qualunque mezzo. Tutti i tubi sotterrati, le griglie installate a che servono, se l’acqua continua a scendere a mare scorrendo in superficie, spesso seguendo una pendenza diversa da griglie e caditoie?

E cosa dire della palude di via Buonocore e vicoli annessi, dove è ritornato ad essere ricorrente il fenomeno dell’acqua alta, che per un breve periodo era sembrato essere stato superato. La pompa che dovrebbe essere sempre in perfetta efficienza, si è dimostrata inutilizzabile all’arrivo dell’autunno. Possibile che, nonostante la prevedibilità delle precipitazioni abbondanti di questa stagione, ci si faccia trovati impreparati, consegnando una parte così centrale e densamente abitata agli allagamenti in serie?

E poi, vogliamo parlare dello scandaloso lago di via delle Ginestre? Anni e anni di segnalazioni, disagi, problemi che non hanno prodotto il resto di niente, trasformando un’arteria fondamentale per la circolazione in territorio ischitano in un inferno ogni volta che fa temporale. Con l’aggravante che in quel luogo c’è il Polifunzionale con il suo contenuto: il liceo, il teatro, la sede di un importante servizio sanitario, tra qualche giorno un centro di aggregazione per i giovani organizzato dalla Diocesi, Tutto questo in una trappola d’acqua che scatta appena piove, con disagi e rischi notevoli per i tanti che in quel luogo affluiscono da ogni parte dell’isola. E in queste condizioni, in Comune pensano di ospitare al Polifunzionale pure un altro istituto scolastico…

Se con le prime piogge d’autunno si sono già evidenziati tanti problemi e punti critici, c’è poco da stare sereni sull’andamento della stagione autunno-inverno che ci aspetta. Viste le premesse, toccherà imparare tutti a pagaiare, munendosi dell’equipaggiamento giusto per non farsi il bagno comunque. Intanto, rallegriamoci anche di condividere queste piacevolezze con i nostri ospiti forestieri. Oltre al mare, Ischia offre acqua in abbondanza anche a terra. E PARLANO PURE DI DESTAGIONALIZZAZIONE, ci vuole un coraggio!

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