Silenzio, indifferenza, menefreghismo, mentre la Toumeyella distrugge le pinete ischitane

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Foto Qui Ischia

Continuano il silenzio, l’indifferenza, l’assenza. Il menefreghismo impera. Il destino delle pinete storiche dell’Arso, scampate solo di recente alla minaccia della Marchalina e già alle prese con una nuova cocciniglia ancora più devastante  della prima, non interessa. Nel palazzetto di via Iasolino non se ne sono ancora neppure accorti e quindi non se ne fanno un problema. Anche se è un problema, e pure grosso, di cui non possono disinteressarsi, non foss’altro perchè l’infestazione si sta evidenziando soprattutto nei parchi pubblici e spetta al Comune che ne è proprietario intervenire, quanto meno per contenere le conseguenze e limitare l’espansione del contagio. In attesa che dagli esperti arrivi qualche novità utile a contrastare l’avanzata della Toumeyella parvicornis, il minuscolo insettaccio originario dell’America che finora ha fatto terra bruciata ovunque si è insediato.

Ormai è da un po’ che si è palesata la presenza della Toumeyella anche a Ischia, a partire da via Michele Mazzella, in corrispondenza della porzione di pineta che si collega a via Leonardo Mazzella, fino alla pinetina giovane di via Edgardo Cortese e ad ampie aree della Pineta Mirtina. Eppure, l’istituzione locale non ha ancora trovato il modo di comunicare con il SERVIZIO FITOSANITARIO REGIONALE, che fu interlocutore tecnico fondamentale durante l’emergenza Marchalina, per programmare e finanziare gli interventi possibili. E vigilare sull’evoluzione dell’jnfestazione.

Così come il coinvolgimento dell’Università, attraverso la FACOLTA’ DI AGRARIA DI PORTICI, è stato decisivo per identificare gli antagonisti naturali che sono riusciti a neutralizzare la Marchalina. E gli esperti di Portici, che continuano a monitorare ogni primavera il regresso della COCCINIGLIA GRECA, sono gli stessi che hanno scoperto la presenza della Toumeyella nell’area flegrea e nella città di Napoli e che ne stanno seguendo la diffusione. Ma da Ischia non è stato compiuto ancora nessun passo per avviare quanto meno una interlocuzione con gli entomologi che rappresentano l’unica speranza, attraverso al loro attività di ricerca, di mettere a punto una lotta biologica efficace contro la COCCINIGLIA TARTARUGA, come hanno già dimostrato di saper fare con la precedente .

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Foto Qui Ischia

Con i  PINI che CONTINUANO A SECCARE, specie i più giovani, è evidente che la situazione è già molto grave e che si rischia di assistere alla distruzione delle pinete, perchè la TOUMEYELLA E’ MOLTO PIU’ DISTRUTTIVA DELLA MARCHALINA e colpisce anche i pini giovani e in buona salute, portandoli direttamente alla morte, cosa che non faceva la cocciniglia greca. Con l’ulteriore aggravante che la Toumeyella produce conseguenze negative anche sulle piante sottostanti i pini, il che accresce a dismisura la sua forza distruttiva, che non riguarda solo la principale specie ospitante, ma tutte le altre che ne condividono l’ambiente.

Perciò è già iniziata una LOTTA CONTRO IL TEMPO per CONTRASTARE l’avanzata della Toumeyella, quantomeno per cercare di rallentarne l’espansione attraverso misure preventive, tese a CIRCOSCRIVERE la diffusione e a PRESERVARE le aree non ancora coinvolte. Ma il COMUNE D’ISCHIA è ancora all’ANNO ZEROsu questo fronte, non si è attivato e ha lasciato cadere anche tutte le segnalazioni utili. Comprese quelle, reiterate, di allarme circa la necessità di ABBATTERE I PINI GIA’ DISSECCATI, che minacciano l’incolumità pubblica, in particolare nella pinetina che dà sull’ultimo tratto di via Leonardo Mazzella verso Fondobosso.

Ma quando si sveglieranno in Municipio? Cosa aspettano per dare un segnale di consapevolezza delle loro responsabilità, che si arrivi al punto di non ritorno a livello ambientale e/o che qualcuno si faccia male dove vi sono pini secchi pericolosi?

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