Ischia Grande Attrattore Culturale, interesse dal Consiglio comunale di Ischia e dal Vescovo

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Foto Qui Ischia

Ieri se n’è parlato in Consiglio comunale a Ischia. Ed è stato il primo dibattito istituzionale sulla proposta di inserire l’isola d’Ischia tra i  GRANDI ATTRATTORI CULTURALI DELLA CAMPANIA avanzata nei giorni scorsi da un apposito Comitato di cittadini, che ha anche elaborato una bozza di delibera inviata all’attenzione di tutti e sei i Consigli comunali isolani. Ad aver risposto per primo è stato proprio il CIVICO CONSESSO ISCHITANO, in seno al quale è emersa la volontà unanime di dare il via libera al provvedimento nella prossima seduta, visto che ieri sono mancati i tempi tecnici per completarne l’iter, ancorchè il presidente del Consiglio avesse prontamente portato la questione all’attenzione dell’organo deliberativo. Dunque, in attesa che si pronuncino anche gli altri cinque Consigli comunali, è probabile che entro il mese di dicembre almeno da piazza Antica Reggia possa arrivare un primo segnale di impegno da parte degli enti locali, che dovrebbero essere in prima linea in questa battaglia fondamentale per impostare finalmente una seria attività di tutela e valorizzazione dei giacimenti culturali ischitani. E sarebbe anche l’occasione, sempre per i Comuni, di colmare una voragine (altro che lacuna!) annosa di cui non si erano mai fatti carico, nonostante l’evidente necessità, spesso l’urgenza, di poter accedere a finanziamenti e progetti per salvaguardare i pezzi pregiati dei loro patrimoni, molti dei quali stanno letteralmente andando in malora.

Altra buona notizia, sul fronte del decollo della proposta di Ischia Grande Attrattore Culturale, è l’adesione, che sarà formalizzata a breve, del vescovo PIETRO LAGNESE, che l’ha annunciata nell’incontro avuto ieri l’altro con i promotori del Comitato. D’altra parte, la dotazione di beni archeologici, storici, architettonici e artistici della Diocesi ischitana è parte importante e qualificante del patrimonio culturale complessivo dell’isola e anche su quel fronte non mancano emergenze da risolvere, a cominciare dagli straordinari SCAVI DI SANTA RESTITUTA, chiusi al pubblico ormai da diversi anni in attesa di interventi di consolidamento e restauro tanto impegnativi quanto urgenti.

Intanto, nel corso della settimana che si è appena conclusa, si è concretamente avviata la campagna di raccolta firme in calce alla petizione per il riconoscimento di Grande Attrattore Culturale lanciata dal Comitato anche sul territorio isolano, dopo che era stata pubblicizzata inizialmente al di fuori di Ischia, per ottenere un primo sostegno dal mondo della cultura nazionale e internazionale. Da cui sono arrivati riscontri significativi, che dovranno essere incrementati nelle prossime settimane, ma soprattutto rafforzati dalla mobilitazione dell’opinione pubblica e della società isolana nelle sue varie articolazioni. Com’era tra gli obiettivi dell’incontro di questa mattina al Calise, dedicato dal Comitato promotore ad un primo contatto con associazioni, categorie e cittadinanza.

E qui cominciano le dolenti note. Perché stamattina, al Calise, considerato il motivo dell’appuntamento, si sono fatte notare più le ASSENZE che le presenze. Assenze pesanti e gravi. Da parte dei settori, anche economici, che invece dovrebbero spingere con grande impegno e determinazione verso l’obiettivo di  recuperare l’isola, culla della Magna Grecia e centro culturale di rilievo mondiale dall’VIII secolo a.C. al secolo scorso, al novero delle località che sono già presenti nella lista dei Grand Attrattori Culturali della Campania. Località che, grazie a questa posizione, riescono ad ottenere le risorse e le condizioni favorevoli per la cura, la qualificazione e la valorizzazione dei loro beni culturali. Ciò che l’esclusione inspiegabile da quell’elenco “magico” preclude attualmente all’isola d’Ischia. E siccome il patrimonio culturale, se adeguatamente valorizzato e fruito, è automaticamente anche un grande ATTRATTORE TURISTICO, una realtà come la nostra che di turismo vive (anzi, ormai vivacchia) dovrebbe essere interessata a RECUPERARE LO SVANTAGGIO CHE L’HA PENALIZZATA FINO AD ORA. E CHE, come ha ben chiarito stamattina Raffaele Di Costanzo per il Comitato, LA PENALIZZERA’ FINO AL 2020.

Già, perchè l’esclusione dalla lista dei Grandi Attrattori Culturali ha tenuto fuori Ischia dalla programmazione dei fondi europei destinata ai beni culturali dal 2014 al 2020. E noi, a Ischia, fino a qualche settimana fa non ce ne eravamo neppure accorti!!!

Merito indiscusso del Comitato è stato, dunque, proprio quello di identificare e di accendere i riflettori su una questione nodale, passata incredibilmente inosservata. E di portarla all’attenzione della cittadinanza e delle istituzioni. E ora è interesse dell’isola cercare di correggere questa “dimenticanza” macroscopica considerate la particolarità della sua storia e le sue evidenze sul territorio. E l’obiettivo comune dovrebbe prevalere su qualunque altra considerazione, riserva, simpatia o antipatia verso i singoli o il gruppo. Tanto più che, come ha sottolineato l’avvocato Gino Di Meglio, non sarebbe il Comitato o chi per esso ad usufruire dei fondi che potrebbero arrivare nel caso del riconoscimento di attrattore culturale, ma gli enti proprietari e custodi dei beni culturali.

Dunque, è auspicabile che l’isola tutta sia in grado di far modificare la famosa lista. Per questo c’è bisogno del contributo di ogni cittadino. Che può partecipare alla petizione inviando una mail a

ischiagac@gmail.com 

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