Aspettano una firma dall’inizio del nuovo anno scolastico. Le comunicazioni più recenti la davano per certa una settimana fa, poi è slittato tutto di un’altra settimana, che sarebbe questa appena iniziata. Nella quale dovrebbe diventare finalmente realtà la promessa della Città Metropolitana di dare il via libera all’affitto dell’asilo “Sanseverino” per trovare una soluzione, seppure transitoria, alla fame di aule dell’istituto “Mennella” e restituire un po’ di tranquillità e normalità ai ragazzi del Nautico. Che tuttavia, alla luce dei tanti appuntamenti mancati in questi mesi, hanno perso fiducia nei confronti di chi non ha finora rispettato gli impegni e le scadenze annunciati. Anche per questo, oltre che per richiamare di nuovo l’attenzione sulla loro situazione,ieri gli studenti del “Mennella” sono tornati in strada, a manifestare per il loro diritto allo studio, condizionato finora dalla mancanza di una struttura scolastica adeguata alle loro esigenze. E in strada si sono trovati quasi da soli, vista l’assenza evidente di tanta parte della comunità scolastica e della società isolana, distratta e indifferente rispetto ad un pilastro del vivere civile che è l’istruzione e la formazione dei giovani.
Eppure, a pochi passi dal punto d’incontro e di partenza della manifestazione in via Michele Mazzella, proprio ieri mattina era in corso la riunione tra il Sindaco d’Ischia e alcuni altri primi cittadini isolani, il rappresentante della Città Metropolitana e l’Assoforense per annunciare l’assegnazione dei fondi per riprendere e completare i lavori alla sede del Tribunale. Un progetto che, come ribadito anche stamattina, avrà degli effetti diretti sull’edilizia scolastica, perché l’attuale sede degli uffici giudiziari, già sede del Liceo Classico, una volta liberata con il trasferimento del Tribunale nel vicino edificio ristrutturato, dovrebbe essere assegnata proprio al “Mennella”, che lì troverà tutti gli spazi di cui ha bisogno e che adesso gli mancano. Ma nonostante i ragazzi stessero là fuori numerosi, nessuno dei presenti alla riunione ha pensato di uscire e di informarli direttamente delle novità che li riguardano tanto da vicino. Eppure, sarebbe stata questione di pochi passi, non di chilometri. E sarebbe stato un segno, doveroso, di attenzione nei confronti di uno dei più popolosi istituiti superiori dell’isola. Ma nessuno degli amministratori locali in riunione ha sentito il bisogno di darlo, quel segnale, con tutti i chiarimenti del caso.
Comunque, il corteo dei ragazzi con striscioni e slogan ha attraversato tutto il centro di Ischia, fino al Municipio con una breve fermata, per poi proseguire verso piazzale Trieste, dove si è conclusa la manifestazione. A cui hanno partecipato anche diversi insegnanti con la dirigente scolastica, ma pochissimi genitori. Troppo pochi, considerato che gli studenti coinvolti sono oltre trecento e che i loro disagi quotidiani si ripercuotono inevitabilmente sulla routine quotidiana anche delle loro famiglie.
A solidarizzare con i giovani del “Mennella” e con le loro sacrosante rivendicazioni è stato il Cudas Ischia, che ha partecipato al corteo con una nutrita delegazione guidata dalla presidente Gianna Napoleone.
La manifestazione di ieri mattina chiude sostanzialmente il primo trimestre dell’anno scolastico in corso (la scadenza formalmente sarà il 12 dicembre) al “Mennella”: tre mesi di protesta, sempre civile e pacifica, per cercare di ottenere risposte dagli enti pubblici chiamati a dare una scuola vera agli studenti. E i tanti giorni di lezione saltati gioco forza peseranno su questa annata, come i doppi turni a cui tante scolaresche del Nautico sono costrette per l’insufficienza delle aule nella sede dell’istituto a Forio.
Una situazione che interferisce pesantemente con la vita extrascolastica dei giovani studenti e che necessita di soluzioni urgenti, che non sono ancora venute. Per ottenere le aule in più (nella sede attuale ne mancano 5), l’utilizzo dell’asilo di Casamicciola è indispensabile e imprescindibile per garantire un prosieguo normale dell’anno scolastico. In attesa che – chissà quanti anni ci vorranno – si riesca a portare a compimento il recupero dell’ex edificio del Classico Scotti, per il quale l’Area metropolitana ha stanziato 4 milioni di euro, come è stato comunicato ieri durante l’assemblea in Tribunale. Perciò, poichè li aspettano altri anni di precarietà, i ragazzi del Nautico del “Mennella” dovranno continuare a segnalare il loro disagio e accendere il riflettori sulla loro sacrosanta battaglia con altre iniziative. Con la speranza che diano il loro contributo attivo di sostegno e di presenza anche la massa dei genitori e gli interlocutori istituzionali oggi assenti.