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Cultura L’omaggio di Ischia a Gerardo Marotta, fondatore dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici
L’omaggio di Ischia a Gerardo Marotta, fondatore dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici
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9 anni ago |
Il Centro di Ricerche Storiche d’Ambra ha esposto la bandiera a mezz’asta alla notizia della scomparsa dell’Avv. Gerardo Marotta, fondatore e presidente dell’Istituto italiano per gli studi filosofici.
In ogni istante della sua vita ha indicato con tenacia che le vere radici nobili di Napoli erano da ricercarsi nella scelta di Libertà dei Martiri della Repubblica Napoletana del 1799.
IN MEMORIA DI GERARDO MAROTTA
Nonostante la salute oramai malferma e l’età da “senatore” (termine che ci sembra nel suo caso particolarmente appropriato) aveva ancora il candore di un bambino. Sentirlo parlare non ingenerava malinconia o semplice tenerezza, come spesso succede davanti ai discorsi dei “vecchi”, ma riempiva di energia e di entusiasmo.
Gerardo Marotta è stato un grande uomo di cultura: giurista, storico, letterato, filosofo. Ma anche un uomo impegnato nelle battaglie civili, sociali e politiche. In primo luogo nella sua e nostra città, Napoli. E però sempre con il respiro e lo sguardo rivolto all’Italia, all’Europa, al mondo.
Resta vivo e indelebile in noi il suo magistero morale a favore degli ideali e dei valori antichi della Repubblica Partenopea, di cui egli faceva continua e fiera memoria storica, e di quelli più recenti della Repubblica democratica nata dalla Resistenza, di cui la Costituzione del 1948 era ed è il migliore portato e deposito.
L’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, di cui è stato fondatore nel 1975 e autorevolissimo Presidente fino alla sua morte avvenuta stanotte, è stato per molti di noi luogo e occasione di incontro e di formazione continui, a contatto privilegiato con il meglio della intellettualità nazionale e internazionale.
All’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici Gerardo Marotta aveva donato la propria biblioteca personale, con una dotazione di oltre 300.000 volumi. Per l’Istituto ha speso fino all’ultimo, in maniera generosa e disinteressata, molti dei suoi averi. Spesso, soprattutto negli ultimi anni, in assenza di un adeguato riconoscimento e sostegno pubblico.
A lui va il nostro ricordo commosso e grato, accompagnato dall’impegno forte a seguirne l’esempio e a fare in modo, per quanto è nelle nostre possibilità, che l’opera da lui iniziata resti in vita e continui a dare gli stessi frutti che ha dato in tutti questi anni, grazie alla sua guida, alla sua intelligenza e alla sua abnegazione.
26 gennaio 2017 Il Coordinamento napoletano per la Democrazia Costituzionale