Home
News Dopo anni di nomine provvisorie, Maria Valentina Grossi lascia la direzione del “Rizzoli”
Dopo anni di nomine provvisorie, Maria Valentina Grossi lascia la direzione del “Rizzoli”
Posted about
8 anni ago |
foto Qui Ischia
La prima impressione è che si tratti di un’altra dimostrazione di quanto la nostra isola sia considerata a livello di Asl. Ovvero, quanto il due di coppe. Si fa fatica a spiegare altrimenti la “ratio” di una nomina di cui peraltro, fino a due minuti fa, non ho trovato ancora l’atto ufficiale sull’albo pretorio aziendale. Ma comunque è confermato che a Frattamaggiore per la direzione sanitaria del “Rizzoli” hanno partorito una nomina di un mese. Un vero record anche per un incarico che è provvisorio da tempo, con il ricorso per anni a nomine semestrali che hanno tenuto sempre con un piede a Lacco e un altro in terraferma la dottoressa MARIA VALENTINA GROSSI, che ora lascia ufficialmente Ischia dopo un prolungato viavai da pendolare, dapprima come direttore sanitario del Distretto, poi in contemporanea (seppur solo per qualche mese) alla guida del Distretto e dell’ospedale e, nell’ultima fase, soltanto al “Rizzoli”, come direttore sanitario facente funzione al posto della titolare. Che è sempre la dottoressa ANNA MARIA MINICUCCI, da parecchi anni direttore generale dell’importante Azienda ospedaliera Santobono-Pausilipon.
Si sapeva da parecchi mesi ormai che la Grossi era prossima a lasciare Ischia, perchè sarebbe andata in pensione. E qualche “rumor” segnalava anche un’intesa non proprio idilliaca con l’attuale dirigenza dell’Asl. Anche se proprio D’AMORE, all’atto del suo insediamento come commissario, tra i primi provvedimenti riorganizzativi dell’Azienda scompaginata dalla precedente gestione aveva proprio regolarizzato la posizione della Grossi, sanando una carenza di Ferraro-Iovino, che da un paio d’anni avevano trascurato finanche di rinnovare l’incarico al vertice del presidio di via Fundera. Con D’Amore, dunque, si è ritornati alla normalità (si fa per dire) delle NOMINE PROVVISORIE, rinnovate DI SEI MESI IN SEI MESI, che certo non sono la soluzione ottimale né per chi ne è destinatario né, tanto meno, per la struttura che deve dirigere sempre a tempo.
E infatti non si può dire che sia stato un periodo da ricordare, per il presidio isolano, sempre alle prese con i suoi problemi “storici” che non hanno trovato soluzione da parte dei vertici di Monteruscello, ora trasferiti a Frattamaggiore. E il 2016 ha rappresentato il compendio di tutti i punti oscuri di una fase critica che non si è ancora chiusa e che non ha conosciuto soluzione di continuità con la fine del commissariamento dell’Asl e il ritorno – auspicato, ma finora inconcludente – di un direttore generale.
In questo contesto già difficile e complesso, con carenze pesanti e tante questioni ancora aperte, l’ospedale isolano avrebbe avuto – e avrebbe - bisogno di una guida stabile, nel pieno delle sue funzioni, con un potere decisionale non condizionato all’origine dalla provvisorietà della nomina. Senza aprire neppure il discorso sulla necessità che il dirigente dell’ospedale debba avere la residenza sull’isola, che è un altro problema tutt’altro che marginale di cui nessuna dirigenza aziendale si è mai fatta carico. E invece eccoci ancora con una NOMINA breve, anzi stavolta addirittura SUPERBREVE. Che potrebbe essere giustificata solo se precludesse ad una nomina seria, cioè durevole e autorevole, che per tempi tecnici possa essere approntata solo dal prossimo marzo. ALTRIMENTI CI TROVEREMO DI FRONTE ALL’ENNESIMA BATOSTA PER L’OSPEDALE DI ISCHIA, CENERENTOLA DELL’ASL.
In attesa di capire cosa ci riserverà il prossimo futuro e dando per altro tempo perso il mese di febbraio appena iniziato, c’è da prendere atto che il prescelto per questa nomina superbreve è stato il dottor LUIGI CAPUANO, finora direttore sanitario della RSA “Villa Mercede”. Dove, per la verità, non sembra affatto aver brillato in questi mesi, tanto più rispetto all’inevitabile confronto con la lunga direzione del compianto dottor CRESCENZO DI SPIGNO, che aveva aperto la struttura di Fontana, facendone uno dei fiori all’occhiello della sanità isolana e dell’intera Azienda, al pari della SIR distrutta dal duo Ferraro-Iovino. Staremo a vedere…