Pinete sempre più abbandonate e la Mirtina resta aperta pure di notte

IMG_0680Che siano ormai lasciate completamente a loro stesse, non è un mistero per nessuno. Nelle pinete ischitane l’abbandono è totale, lì dove un minimo di cura e manutenzione dovrebbe essere  sempre garantito. A conservarle belle e lussureggianti, per fortuna, provvede in proprio Madre Natura, che non ha bisogno di aiuti per fare il suo lavoro. Anzi, considerata la qualità infima degli interventi di presunta “pulizia” e “sistemazione” effettuati negli ultimi anni, compresi quelli distruttivi negli stagni di riproduzione del Rospo smeraldino, è meglio che ci si mettano le mani il meno possibile, per evitare di fare danni ancor più gravi, se non irreparabili. Ma almeno l’apertura e la chiusura dei cancelli andrebbe assicurata con regolarità, cosa che non sempre accade. Alla Pineta Mirtina, per esempio, dove capita che l’ingresso principale su via Antonio Sogliuzzo resta aperto h24.

Stanotte l’accesso alla pineta è rimasto aperto, come se il sole non fosse mai calato. Una dimenticanza occasionale? Mah, tutto può accadere in quella terra di nessuno e si tratterebbe, in fondo, del male minore. A meno che non sia “colpa” del cancello semidistrutto, che per metà già non funziona da oltre un anno, per cui rimane sempre chiuso. E anche l’altra metà si sta progressivamente bloccando. E magari è per questo che ieri sera non è stata accostata alla parte ormai fissa e che non si è provveduto a chiuderla con la solita catena e lucchetto. Ma questo vuol dire, allora, che quell’ingresso supersgarrupato della Mirtina rimarrà adesso sempre aperto, consentendo a chiunque il libero ingresso in pineta anche di notte? E con quali rischi e conseguenze, per il parco stesso, ma anche per gli individui che dovessero approfittare dell’imprevista opportunità? Ci si rende conto, soprattutto andando incontro all’estate, che la chiusura dei cancelli rappresenta un deterrente contro atti vandalici anche potenzialmente molto pericolosi e quindi una garanzia necessaria per la tutela dell’area verde che sorge nel cuore del centro abitato?

E’ auspicabile che l’apertura notturna sia stata solo un fatto episodico, senza repliche. E che vi sia una maggiore attenzione nella gestione dei vari ingressi, anche quelli secondari non utilizzati. E se il problema fosse riconducibile allo stato  penoso in cui si trova il cancello di via Sogliuzzo, si spera che in via Iasolino trovino gli euro necessari a ripristinarne la funzionalità  minima. Altrimenti, dovremmo dedurne che il Comune d’Ischia sta proprio “inguaiato”, tanto da non disporre neanche della modestissima cifra necessaria ad affrontare una spesucola come questa…

A proposito, la tavoletta di legno fradicia sul cancello “sgarrupato”, su cui era affisso l’avvio sugli orari di apertura della Pineta Mirtina, la vogliamo sostituire, provvedendo magari ad un nuovo cartello decoroso, o pure quello è un lavoro al di fuori della portata della Città d’Ischia?

 

 

 

 

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