La Giornata della Memoria e dell’Impegno contro le mafie, non mancherà la presenza di Ischia

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Foto Qui Ischia

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Gli ampi tratti rosa appaiono come un miracolo tra le distese di case brutte e senza storia. La primavera è già esplosa con le sue fioriture sontuose in quel che resta della Campania felix, nei frutteti che si alternano ai campi coltivati ad ortaggi lungo la strada. Al di là della carreggiata, sul limite delle coltivazioni i rifiuti non mancano e ricordano la triste realtà antropica che la natura si affanna a nascondere. Sono terre maltrattate, oltraggiate, violate dalla presenza pervasiva e dalle attività della criminalità organizzata. Ma sono anche le TERRE DI DON PEPPE DIANA, ammazzato il 19 marzo di 23 anni fa, che aveva fatto in tempo a tirar su una generazione di giovani cittadini sani, impegnati e vogliosi di riscatto. E  in questa doppia identità trova una spiegazione la frase che compare in questi giorni in spot televisivi e manifesti: LUOGHI DI SPERANZA, TESTIMONI, DI BELLEZZA. L’ha scelta  LIBERA per la XXII Giornata della Memoria e dell’Impegno dedicata al ricordo delle vittime innocenti delle mafie che sarà celebrata in tutta Italia DOMANI, come al solito in concomitanza con il primo giorno di primavera. Un appuntamento di grande valore e dal forte richiamo, che da quest’anno ha ottenuto anche il riconoscimento ufficiale del Parlamento e che è stato già condiviso dal Presidente della Repubblica con i familiari delle vittime nell’anticipo di ieri, a Locri.

Don Luigi CiottiOltre alla grande manifestazione nazionale, che quest’anno si svolgerà nella città calabrese dove le ‘ndrine e i loro accoliti hanno lanciato oggi la loro sfida minacciando don LUGI CIOTTI, Libera ha chiamato come al solito a raccolta  la società civile dalle Alpi alla Sicilia, per ricordare e tramandare tutti insieme la memoria delle tante vittime delle mafie. E saranno circa mille i nomi che risuoneranno, domani, in contemporanea, in tutte le piazze invase pacificamente da uomini e donne di buona volontà, che vivono la cittadinanza come impegno attivo per il rispetto dei diritti e della legalità. Compresa la piazza di PONTICELLI, a Napoli, dove è fissata la rievocazione di questo 21 marzo in Campania.

CI SARA’ ANCHE UNA FOLTA RAPPRESENTANZA DA ISCHIA, DOMANI A NAPOLI. Il Presidio di Libera “Gaetano Montanino”, per il suo secondo anno di vita e di partecipazione alla Giornata della Memoria, e i ragazzi degli istituti che stanno condividendo attività e progetti con la stessa Libera. A cominciare dall’IPS Telese, che dopo aver tenuto a battesimo il Presidio ischitano, ha ospitato il 16 marzo una mattinata di riflessione e preparazione all’appuntamento di domani, 100 PASSI VERSO IL 21 MARZO.

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E’ stata, quella del 16 marzo, l’occasione per approfondire con i ragazzi i temi legati all’infiltrazione della criminalità organizzata nella società e nell’economia, complice anche la mentalità diffusa del chiamarsi fuori, del farsi gli affari propri che, correlata a comportamenti omissivi e omertosi, finisce con il divenire brodo di coltura dell’illegalità, della corruzione e della compromissione con le mafie. Ma è stata anche l’occasione per evidenziare scelte e situazioni di rottura che, proprio nei luoghi dove l’infestazione criminale è più forte e consolidata, puntano a creare un’alternativa sana, legale, rispettosa della dignità e dei diritti delle persone, economicamente produttiva. Come le attività portate avanti nei beni confiscati, restituiti al godimento della comunità. Un percorso difficile, costellato di ostacoli e anche di minacce, insufficientemente supportato dallo Stato nelle sue varie articolazioni, che tuttavia stanno compiendo con coraggio, determinazione, passione civile e grande senso di responsabilità anche non lontano da noi, dall’altra parte del mare. LUOGHI DI SPERANZA, come la FATTORIA SOCIALE “FUORI DI ZUCCA” AD AVERSA e la NCO NUOVA COOPERAZIONE ORGANIZZATA, presentate dal presidente Giuliano Ciano, che ne ha raccontato l’esperienza e le finalità.

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E poi ci sono state le voci dei TESTIMONI DI BELLEZZA, ovvero coloro che con la loro stessa vita hanno scelto di dare testimonianza di una cittadinanza attiva, libera, impegnata nel sociale, che rifiuta le mafie e ne denuncia la barbarie, la sopraffazione, il degrado morale-civile-economico che generano sul territorio. Di grande impatto emotivo, la denuncia del giovanissimo Nico Sarnataro, presidente della QUARTO SOCIAL VIRTUS, società sportiva che opera nella cittadina flegrea dove svolge un’azione preziosa con i giovani, formandoli e educandoli ai valori sani dello sport e della legalità che sono un antidoto culturale essenziale all’arruolamento tra le fila della criminalità in zone dove è saldamente radicata. Un’opera quotidiana in trincea, proseguita e perseguita in un clima di intimidazione e di violenza pesante, che dimostra l’efficacia del contrasto sociale e culturale, oltre che meramente poliziesco e giudiziario.

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Il senso della memoria lo ha dato Luciana Di Mauro, raccontando la storia dell’ASSASSINIO del marito GAETANO MONTANINO, guardia giurata in servizio, nell’agosto di nove anni fa in piazza Mercato, ad opera di un gruppo di giovani tra cui alcuni minorenni. E lo ha dato Francesco Clemente, figlio di SILVIA RUOTOLO, uccisa per errore con lui, appena cinque anni, nel riportarlo a casa dall’asilo. La testimonianza viva di chi si è visto sottrarre un progetto di vita personale e familiare e, purtuttavia, trova la forza ogni giorno per tener vivo il ricordo delle VITTIME INNOCENTI insieme a Libera. E la forza di Luciana, che ha deciso di iniziare un complesso cammino di recupero ad una vita onesta del più giovane del gruppo responsabile della morte del marito.

E’ l’impatto con la realtà vera, che appartiene a luoghi e comunità relativamente vicini, con cui i ragazzi del “Telese” che partecipano al PROGETTO SCUOLA VIVA con LIBERA si sono confrontati nelle ultime settimane visitando il MAGLIFICIO 100QUINDICI PASSI E LA FATTORIA FUORI DI ZUCCA. Storie di vita vissuta, di scelte coraggiose, di paura e di speranza insieme  raccontate da uomini e donne in carne e ossa, non  personaggi di fiction mitizzati dall’immaginario collettivo con il filtro di uno schermo, spesso mistificante. E a questo serve anche la GIORNATA DELLA MEMORIA che vivremo tra poche ore. A ricordarci che le mafie avvelenano il presente e il futuro del nostro Paese  e di qualunque realtà sia più o meno da esse controllata e condizionata. E che l’impedire che ciò avvenga è RESPONSABILITA’ E IMPEGNO COMUNE. DI TUTTI E DI CIASCUNO.

 

 

 

 

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