Di certo, non è la “piscina mirabilis” di Miseno. Né una di quelle cisterne che venivano sempre costruite sotto le case di una volta. E non è neppure la mega vasca idromassaggio o la piscina coperta di una struttura ricettiva. E’, semplicemente, un deposito di roba vecchia invaso dall’acqua, che lo occupa costantemente, innalzandosi per almeno un paio di metri rispetto al pavimento. Un ricettacolo di “monnezza” allagato, insomma, che data la stagione non mancherà di fungere da “nursery” per zanzare e insetti vari. Uno spettacolo che farebbe inorridire qualunque fosse il palazzo sotto il quale lo si trovasse. Ma che fa ancora più indignare perchè quell’enorme acquario senza pesci si trova SOTTO IL MUNICIPIO DI FORIO. Nelle fondamenta del palazzo comunale, che a quanto pare sono direttamente collegate al mare al di là della strada, che continua ad alimentare quell’invaso.
Il locale perennemente allagato da acqua che dovrebbe essere proprio di mare, si osserva al di là del finestrone – ovviamente aperto – del sotterraneo del Municipio. La visione è sconcertante. Per la massa d’acqua, che a diretto contatto con i pilastri che sorreggono la struttura, suggerisce qualche preoccupazione circa gli effetti sull’edificio. E per gli oggetti che ingombravano quello spazio e che ora sono sommersi completamente dall’acqua. Ma possibile che nessuno, nelle stanze ai piani superiori, si ponga il problema, che nessuno si occupi di una situazione tanto seria e potenzialmente grave?
Dall’altra parte del viale d’ingresso, sotto l’altra ala dell’edificio comunale, il sotterraneo è tenuto libero dall’acqua da una pompa, che lavora a tutta forza per evitare un allagamento gemello a quello sopportato dai locali attigui. E viene da chiedersi come mai ci si sia preoccupati di salvaguardare dall’acqua quegli spazi e non anche gli altri. Mah, misteri foriani!
Se il sotterraneo allagato è il più spiazzante e incredibile della serie, il municipio di Forio non risparmia altri sconci a quanti lo visitano ogni giorno. Tra cui anche “forestieri” che hanno necessità di rivolgersi agli uffici comunali. Ci sono le poltrone rosse da ufficio, sfasciate a dovere, collocate in bella mostra fuori all’edificio, sul viale pieno di erbacce, pessimamente tenuto. E che dire della robaccia buttata al di là del muretto che delimita quello stesso viale, negli spazi che circondano lo stabile? Dalle finestre sovrastanti deve essere assicurato uno spettacolo davvero edificante, proprio degno dell’edificio pubblico più importante del paese!
Davanti allo “sperpetuo” municipale vengono meno tutte le considerazioni sullo stato di abbandono di tanta parte del territorio. Se gli amministratori non si avvedono della “fetenzia” e delle situazioni incredibili che hanno sotto le finestre, nel viale che percorrono ogni giorno, come si può pensare che si rendano conto di ciò che va sanato altrove e che vi intervengano di conseguenza? E se non si riesce a garantire un minimo di pulizia e decoro in Municipio, come si può pretendere che lo si faccia nelle strade e nelle piazze del paese?
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