(c.s.) Donne, terme e bellezza a Ischia nel Rinascimento. L’isola torna indietro nel tempo con un convegno internazionale che dal 2 al 6 maggio racconterà pagine inedite e suggestive della sua storia, seguendo un filo conduttore nuovo ed originale.
L’evento, organizzato dall’assessorato alla cultura del Comune di Ischia e dall’Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento Meridionale con il coordinamento e la supervisione del dottor Raffaele Mirelli e il coordinamento scientifico della dottoressa Carmen Reale, gode dei patrocini di Università di Bologna, Università di Firenze, Università degli Studi di Napoli “Federico II” e “L’Orientale”, Università degli Studi di Salerno, Paris Sorbonne Université, Università di Sgezed e Società Napoletana di Storia Patria.
Attorno al culto dell’estetica, l’attenzione al proprio corpo e al benessere, l’efficacia dei fanghi e dei trattamenti termali nel Cinquecento si svilupperanno, nell’isola della bellezza per antonomasia, percorsi letterari, storici e artistici che condurranno il pubblico fino ai giorni nostri, offrendo finestre internazionali, per esempio sulla cultura termale in Ungheria in età moderna (con l’intervento delle professoressa Éva Vigh dell’università di Sgezed) e sulla tradizione termale in Giappone, su cui sarà incentrato l’intervento di Giorgio Amitrano dell’Università Napoli “L’Orientale”. Così, Ischia – da sempre laboratorio di bellezza e salute, in particolare per le donne – sarà ancora una volta un efficace osservatorio sul passato e sul presente.
I lavori saranno introdotti da una conferenza in programma martedì 2 maggio nella Sala dei Baroni di Castel Nuovo, a Napoli, a partire dalle 11. Tra gli altri, sono previsti gli interventi di Carmela Reale, presidente ISNRM dell’Università della Calabria, Cettina Lenza (Università della Campania “Luigi Vanvitelli”), Guido D’Agostino (Università di Napoli “Federico II”), Leonardo Di Mauro (Università di Napoli “Federico II”) e Carlo Vecce (Università di Napoli “L’Orientale”).
Poi, a partire da mercoledì 3, la carovana di esperti e docenti universitari si trasferirà a Ischia, dove – nella Biblioteca Antoniana – si approfondiranno figure di spessore del Rinascimento sull’isola, a cominciare da quella della poetessa Vittoria Colonna, verrà proposto un excursus sulla storia del termalismo a Ischia e non mancheranno parentesi su personalità del calibro di Giulio Iasolino, lo scienziato autore del testo «De’ rimedi naturali che si trovano nell’isola di Pithecusa», considerato il primo trattato di idrologia medica, incentrato in particolare proprio sulla storia dei bagni termali ischitani.
Del castello aragonese (“Identità di una corte rinascimentale”) tratterà la relazione di Concetta Ranieri dell’Università di Roma Tre, mentre Stefano Grazzini dell’Università di Salerno svelerà l’immagine di Ischia nella tradizione classica.
Tra gli interventi più attesi, quello Hélène Casanova-Robin (Université Paris-Sorbonne) dal titolo “Pontano. Baiae: volupté et sagesse”. Ma il convegno sarà anche l’occasione per tratteggiare la storia della villeggiatura termale, che ancora oggi costituisce una voce importante nell’incoming turistico dell’isola d’Ischia: Leonardo Quaquarelli dell’Università di Bologna “Alma Mater Studiorum” terrà un intervento dal titolo “Narrare la villeggiatura termale e la bellezza delle donne: il caso delle ‘Porretane’ di Sabadino degli Arienti”.
“Sarà un convegno di alto profilo accademico – commenta l’assessore alla Cultura del Comune di Ischia, Carmen Criscuolo – che dedichiamo alla memoria di Marco Santoro, bibliografo, critico letterario e accademico italiano, con il quale sono state gettate nei mesi scorsi le basi dell’evento. Santoro, purtroppo, ci ha lasciati lo scorso gennaio”.