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Sanità I numeri parlano chiaro: a Ischia la carenza di personale sanitario è enorme!!!
I numeri parlano chiaro: a Ischia la carenza di personale sanitario è enorme!!!
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8 anni ago |

Foto Qui Ischia
Nel corso dei mesi, per limitarsi al periodo più recente, si è cercato in ogni modo di minimizzare le carenze, di farle passare come la percezione di una situazione più grave di quanto non sia. Si è arrivati a immaginare che con le poche unità concesse negli ultimi mesi ormai la dotazione di personale fosse quasi sufficiente e, con l’aggiunta di pochi ulteriori innesti, in linea con linea con i parametri di riferimento. Al massimo – venne fuori in occasione dell’assemblea convocata dai sindacati un paio di mesi fa – arriveranno cinque infermieri e non oltre, per l’Asl Ischia così è sistemata, altri rinforzi non sono previsti. E infatti non ce ne sono stati. Come, del resto, non si sono visti neppure i cinque annunciati, sebbene servissero per il triage, che infatti è partito solo sulla carta. E men che meno sono mai arrivati i plotoni di infermieri che trionfalmente erano stati annunciati in pubblico da qualche esponente politico regionale, giusto per tentare di smontare la mobilitazione organizzata sui temi della sanità dal Cudas fin dalle partecipatissime manifestazioni dell’anno passato.
Ma il tempo, si sa, è galantuomo e ha sgombrato il campo da favole “politiche” e valutazioni ottimistiche dei vertici aziendali, riportando tutto alla SOSTANZA DEI NUMERI, che quantificano la carenza reale con riferimento alle normative regionali vigenti. Secondo i dati Asl, comunicati in risposta alle richieste dei sindacati, sull’isola mancano 16 INFERMIERI, 3 OSTETRICHE E BEN 9 OPERATORI SOCIO-SANITARI. Per limitarsi alle altre professioni sanitarie senza contare i medici, la cui INSUFFICIENZA NON E’ DA MENO ED E’ DESTINATA NELLE PROSSIME SETTIMANE A PEGGIORARE.
Altro che buchi negli organici: qua siamo alle prese con una vera e propria VORAGINE. “Noi avevamo sempre sostenuto una carenza di personale sanitario”, sottolinea il responsabile Uil Ciro Chietti.
I numeri, dunque, dimostrano l’esistenza, anzi la PERSISTENZA DI UNA CARENZA DI PERSONALE ENORME E PESANTISSIMA. Rispetto alla quale il funzionamento dell’ospedale è un miracolo. Tutto ascrivibile all’impegno e alla professionalità del personale in servizio, a cui ne va dato merito a maggior ragione a poche ore dalla Festa del Lavoro. Lavoro che in via Fundera e sul territorio isolano, nel settore della sanità, si svolge in condizioni difficili, a tratti finanche proibitive. Che erano abbondantemente emerse in occasione di quell’assemblea, comprese le difficoltà legate ad una pianta organica formata in maggioranza da pendolari dalla terraferma, lasciati soli ad affrontare i notevolissimi disagi connessi, più volte inutilmente segnalati.
LA LETTERA AI VERTICI DELL’ASL
Disagi che sono stati messi nero su bianco in un NOTA che sarà trasmessa oggi stesso al DIRETTORE GENERALE E AL DIRETTORE SANITARIO, sottolineando ancora una volta le CONDIZIONI DI LAVORO OLTREMODO PENALIZZANTI a cui sono sottoposti i lavoratori del “Rizzoli” e dei servizi sul territorio che provengono dalla terraferma: dai COSTI aggiuntivi per i trasporti, il parcheggio a Pozzuoli etc.; al TEMPO sacrificato alle lunghe percorrenze andata e ritorno dall’isola e agli orari dei traghetti incompatibili con quelli dei turni; alla MANCANZA DI UNA FORESTERIA o finanche di una poltrona per appoggiarsi in caso di impossibilità di ritorno a casa per le avverse condizioni meteo-marine, per non parlare della cancellazione della MENSA per il personale del “Rizzoli”. Una lunga lista che fa sentire i pendolari della sanità come lavoratori di serie B e anche peggio, rispetto ai colleghi che operano nelle strutture continentali dell’Asl Na2 Nord, che non sono neanch’esse dei modelli di funzionamento e di organizzazione, ma risultano comunque di gran lunga sedi meno disagevoli di quello isolana.
A firmare la lettera saranno i pendolari, ma anche i LAVORATORI ISCHITANI, perchè le difficoltà dei colleghi della terraferma, si trasformano in un ulteriore aggravio per i residenti, che devono tamponare tutte le situazioni di emergenza, gli smonti che non arrivano o arrivano in ritardo e via elencando. I DISAGI, INSOMMA, SONO ENORMI E GENERALIZZATI.
Una situazione insostenibile per tutti, tanto più con l’approssimarsi dell’estate con il grande incremento di lavoro a cui va incontro come sempre l’ospedale isolano. Come vi si farà fronte con una dipsonibilità di pensonale ridotta ancora più al lumicino degli ultimi anni? Come pensano di affrontare questa EMERGENZA CONCLAMATA a Frattamaggiore, con le solite promesse prenditempo e il consueto scaricabarile?