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Mare Dopo anni di coma, l’Area Marina Protetta riparte dall’entusiasmo dei giovani isolani
Dopo anni di coma, l’Area Marina Protetta riparte dall’entusiasmo dei giovani isolani
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7 anni ago |
Foto Qui Ischia
Ce n’eravamo dimenticati. Di come fosse possibile parlarne in modo sereno e costruttivo, senza doversi soffermare al solito su criticità, fallimenti, errori e omissioni. Di come si potessero coinvolgere bambini e ragazzi facendola conoscere loro in un’ottica di opportunità per il loro futuro. Di come potesse essere riattivata una proficua collaborazione tra operatori del settore, associazioni, esperti e appassionati, provando a creare una rete per perseguire obiettivi comuni riconosciuti e condivisi. Di come si potesse trarre profitto a livello collettivo dall’impegno continuo di ricercatori e studiosi. Di come, insomma, potesse essere vissuta e (ri)scoperta in positivo l’esistenza di un’Area Marina Protetta nel nostro mare. E l’occasione l’ha offerta un appuntamento che è stato il momento finale di un percorso didattico portato a buon fine in quattro istituti isolani nel corso dell’anno scolastico vicino alla conclusione, oltre a chiudere una manifestazione inedita per Ischia, il “Blueblitz 2017″, che ha visto la partecipazione di diving e fotografi subacquei. Tutto promosso dall’AMP, che ha così finalmente ripreso l’iniziativa sul territorio, dopo anni di coma profondo da cui sembrava non riuscisse più ad uscire.
Era piena di giovani, venerdì pomeriggio, la sala convegni dell’Episcopio, a Ischia Ponte. Bambini delle elementari e delle medie di Ischia e i ragazzi più grandi del “Mattei” e del “Mennella”. Una settantina di studenti, a cui è stato dedicato dallo scorso mese di marzo il progetto pilota “NETTUNO VA A SCUOLA”, orientato all’educazione ambientale ed elaborato dall’AMP e da LEGAMBIENTE. Il modo migliore per ripartire, quello di appassionare i ragazzi all’ambiente in cui vivono e di responsabilizzarli su quanto possono incidere anche i loro comportamenti, in positivo e in negativo, nella gestione del territorio, a terra e a mare. Trascurata per anni, la DIVULGAZIONE, come ha sottolineato il direttore dell’AMP delle Isole Flegree, TONINO MICCIO, è un aspetto fondamentale della “missione” di un”Area Marina. E finalmente ha cominciato ad essere presa in considerazione anche a Ischia. L’aver scelto, poi, di partire dai giovanissimi, anche ragionando in prospettiva, è un valore aggiunto al cammino appena iniziato, certamente non facile, ma assolutamente irrinunciabile per dare ancora un senso al “Regno di Nettuno”.
Foto Qui Ischia
E ha certamente senso l’aver messo a disposizione delle scolaresche coinvolte gli esperti di Legambiente, che le hanno guidate alla conoscenza dell’ambiente marino e costiero attraverso esperienze di gioco, ricerca, approfondimento e riflessione sul campo, in grado di avvicinare i ragazzi a contesti frequentati solo superficialmente, facendoli appassionare a quanto vedevano, toccavano, scoprivano sulle spiagge, lungo la battigia e nelle pinete prossime al mare. Tutto condensato nei power point conclusivi preparati dai ragazzi e presentati da LILLY CACACE, coordinatrice del settore scuola dell’Area Marina e di Legambiente, codocente e coautrice del progetto insieme a CATERINA IACONO. Immagini che resteranno, insieme alle emozioni coltivate in questi mesi dagli studenti. Emozioni che i più piccoli hanno messo per iscritto, componendo tutti insieme due LETTERE D’AMORE, AL MARE E AGLI ALBERI.
“Se ci sarà un futuro per l’ambiente, starà a voi”, il messaggio lasciato ai ragazzi da GIANCARLO CARRADA, ordinario di Biologia marina dell’Università Federico II di Napoli. Che ha raccontato come si offra da qualche anno alle nuove generazioni la possibilità di studiare l’ambiente nella sua realtà, che comprende come soggetto attivo anche l’uomo, che è presente e ha un ruolo anche negli equilibri delle aree protette. Mentre nei decenni precedenti, si tendeva a descrivere la natura come un organismo a sé stante, da cui l’essere umano era escluso. Una visione alla Disney, fantasiosa e irreale, perché se l’ambiente è come è, dipende dalla presenza dell’uomo e dal suo modo, più o meno corretto, di gestirlo. Dunque, il problema è di imparare a gestire correttamente l’ambiente e le sue risorse, anche nelle aree protette. E per questo c’è bisogno di avere consapevolezza dei problemi e delle dinamiche ambientali.
Tema su cui si è soffermato nel suo intervento anche il direttore della Stazione Zoologica di Napoli, VINCENZO SAGGIOMO, che ha spiegato come anche il suo istituto stia investendo molto nella divulgazione e diffusione delle sue attività scientifiche e di tutela. In quest’ottica, la Stazione ha provveduto nell’autunno scorso la liberazione a Lacco Ameno di alcune tartarughe marine curate nel suo centro di recupero, coinvolgendo anche in quell’occasione diverse scuole isolane. “Dobbiamo diventare tutti ospiti educati dell’ambiente e gestirlo di conseguenza”. Tutto l’ambiente, non solo le Aree Marine, che debbono essere degli esempi virtuosi di conservazione senza ammazzare l’economia, ma anzi dimostrando in concreto la valenza economica di una corretta gestione delle risorse ambientali.
Foto Qui Ischia
Un impegno che riguarda tutti e che parte da un approccio educato e rispettoso al mare, come ha ricordato il comandante dell’ Ufficio Circondariale Marittimo di Ischia DE ANGELIS, che ha il compito di gestire l’Area Marina di Ischia, Procida e Vivara in questa fase di commissariamento e affidamento alla Capitaneria di Porto di Napoli. Il comandante si è soffermato sul problema della plastica e dei rifiuti che finiscono in mare con le gravi conseguenze collegate, esortando i ragazzi “ad essere gelosi della vostra terra e del vostro mare, che è anche la nostra ricchezza”. E ha assicurato, tanto più in vista dell’estate, il massimo impegno per la tutela dell’Area Marina.
Le motivazioni che portarono tanti anni fa alla scelta del nostro mare come area da salvaguardare sono state ricordate da MARIA CRISTINA GAMBI, responsabile della “costola” ischitana della Stazione Zoologica, la “Villa Dohrn” Proprio l’équipe del prestigioso centro di ricerca sulla collina di San Pietro predispose nel 2000 lo STUDIO DI FATTIBILITA’ DELL’AMP REGNO DI NETTUNO, evidenziandovi la straordinaria biodiversità esistente nei tratti di mare interessati per le loro peculiari caratteristiche geomorfologiche. Un “unicum” ambientale rispetto al quale hanno una funzione preziosa anche gli organismi più semplici. Alcuni dei quali sono stati osservati dai ragazzi nelle loro escursioni sulle spiagge. Peraltro, la presenza a Ischia di una eccellenza scientifica come Villa Dohrn, per gli studi di caratura mondiale che sta conducendo nel nostro mare, è un vantaggio di cui la gestione dell’AMP dovrebbe giovarsi, come purtroppo non ha mai inspiegabilmente fatto finora.
Dalle parole alle immagini: quelle, bellissime, scattate durante il “Blueblitz”, 24 ore di immersioni nei punti più interessanti del Regno in cui esperti fotografi subacquei hanno colto le meraviglie dei fondali isolani. L’esperto GUIDO VILLANI ha illustrato le fotografie più significative proposte da ANS DIVING e DAVIDE TAVANI, DIVING AGENCY, ISCHIA DIVING e ORIZZONTI BLU, MARINA DI SANT’ANNA, NEMO, SUBAIA DIVING, VILLA DOHRN.
Alcune di quelle foto sono state utilizzate per decorare i gadget donati agli studenti del “Nettuno va a scuola”, con l’attestato di partecipazione. Un passo importante per far ripartire sul territorio il progetto dell’Area Marina. E non è che l’inizio. Finalmente, la luce in fondo al tunnel.